Tre miliardi di euro in finanziamenti bancari a sostegno dell’agroalimentare made in Italy, da erogare entro il 31 dicembre 2027. A mobilitare il plafond è stato un accordo tra Crédit Agricole Italia e il ministero dell’agricoltura, culminato in un protocollo d’intesa siglato ieri, 21 febbraio 2025, al dicastero di via XX Settembre.
La partnership e le sue ragioni
Definita dal Masaf in una nota come «strategica», l’intesa punta a «facilitare l’accesso al credito delle imprese del comparto». Nei piani del dicastero guidato da Francesco Lollobrigida, costituisce un tassello di un più ampio programma di sostegno che include servizi di consulenza specialistica, iniziative dedicate ai giovani agricoltori e supporto all’utilizzo di canali alternativi di finanziamento, incluso l’impulso all’utilizzo delle garanzie Ismea, da usare come propulsore e asset per elevare il merito creditizio delle imprese agricole.
Gli imprenditori del futuro
Il patto dedica anche attenzione al supporto dei giovani che intendono avviare nuove attività imprenditoriali in agricoltura, ponendo l’accento sulla sostenibilità dei business proposti a finanziamento.
A riguardo, entrando nello specifico, il protocollo punta a realizzare:
- l’istituzione di un plafond creditizio dedicato da parte della Banca;
- la facilitazione dell’accesso al credito e dell’accompagnamento all’utilizzo di canali alternativi di finanziamento;
- lo sviluppo di progettualità e iniziative a favore dell’accesso al credito dei giovani agricoltori;
- nuovi servizi di consulenza specialistica, assistenza e sostegno;
- più comunicazione e divulgazione.
I finanziamenti concessi in via prioritaria
Questi riguarderanno:
- valorizzazione e sviluppo delle filiere,
- ricerca e sperimentazione,
- risparmio energetico ed economia circolare,
- internazionalizzazione,
- ricambio generazionale,
- supporto all’imprenditoria giovanile,
- digitalizzazione,
- finanziamento delle misure a valere su Pnrr e Pnc.
La governance
Come detto, il protocollo prevede l’utilizzo da parte della banca delle garanzie Ismea. E prevede la costituzione al Masaf di un comitato paritetico (due rappresentanti di ogni parte e uno per Ismea) che vada a individuare le filiere che richiederanno più sostegno, valutando eventualmente lo sblocco di risorse aggiuntive da parte dell’istituto di credito.
Le reazioni
Giampiero Maioli, ad Crédit Agricole Italia e senior country officer, ha spiegato cosìle ragioni dell’intesa; «L’agroalimentare è asset strategico per l’economia italiana, con ampio potenziale di crescita sui mercati. Mettiamo a disposizione la nostra rete di professionisti e centri di eccellenza dedicati all’agricoltura sul territorio». Il ministro Lollobrigida, invece, ha rimarcato che: «Fin dall’insediamento, il governo ha potenziato e favorito strumenti per sostenere agricoltori e giovani a investire, difendendo made in Italy e sovranità alimentare». Quindi, ha chiosato: «La fiducia del sistema bancario nel mondo dell’agricoltura, dell’allevamento e della pesca dimostra che la strada è giusta».
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