Banche e immobili aziendali: la svalutazione che mette a rischio i finanziamenti


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Oltre il 50% degli immobili usati come garanzia ha perso valore tra il 2019 e il 2023, rendendo più difficile l’accesso al credito per le imprese

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Il crollo delle garanzie immobiliari: un problema per le imprese

Negli ultimi anni, il valore degli immobili non residenziali utilizzati come garanzia per i prestiti bancari ha subito una flessione significativa. Secondo un’analisi del Centro studi di Unimpresa, oltre la metà delle proprietà immobiliari impiegate come collaterale ha visto una svalutazione tra il 2019 e il 2023. Questo fenomeno solleva preoccupazioni per la stabilità finanziaria delle imprese, che rischiano di trovarsi con garanzie meno solide per ottenere nuovi finanziamenti.

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La flessione dei prezzi e il costo del credito

La causa principale di questa svalutazione è il calo moderato dei prezzi degli immobili non residenziali, tra cui uffici, negozi e stabilimenti industriali. A peggiorare la situazione vi sono le incertezze economiche e l’aumento del costo del credito, fattori che hanno reso più difficoltoso l’accesso a nuovi prestiti per molte aziende. Secondo Giuseppe Spadafora, vicepresidente di Unimpresa, il rischio maggiore è che un numero crescente di imprese si trovi con un rapporto prestiti-valore delle garanzie più alto, riducendo ulteriormente la capacità di finanziamento.

La tenuta del sistema bancario e l’impatto sulle PMI

Nonostante la svalutazione, il sistema bancario italiano mantiene una certa resilienza, grazie a politiche prudenziali nella valutazione degli immobili. Tuttavia, il rischio di una contrazione del credito non può essere escluso. Le piccole e medie imprese (PMI), che spesso utilizzano le proprie sedi aziendali come garanzia principale, potrebbero risultare le più penalizzate. Per evitare un effetto domino sull’economia reale, potrebbero essere necessari interventi istituzionali, come strumenti di garanzia pubblica e incentivi alla ristrutturazione del debito.

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Loan-to-Value: un indicatore chiave per il rischio bancario

L’analisi di Unimpresa, basata sui dati della Banca d’Italia, evidenzia che il rapporto Loan-to-Value Corrente (LTV-C), indicatore chiave per misurare il rischio di credito, è rimasto gestibile nonostante la svalutazione. A dicembre 2023, il valore medio dell’LTV-C si attestava al 55%, in calo rispetto al 60% del 2019. Tuttavia, i prestiti con un LTV-C superiore all’80%, considerati ad alto rischio, rappresentano ancora il 13% del totale. Un’eventuale ulteriore riduzione dei prezzi immobiliari potrebbe far salire questa percentuale, ma le perdite attese per le banche rimarrebbero moderate.

Il ruolo delle banche nella rivalutazione delle garanzie

Le banche italiane adottano un approccio prudente nella valutazione dei collaterali, con circa il 70% delle proprietà rivalutate annualmente, una percentuale superiore alla media europea. Questa strategia contribuisce a mantenere sotto controllo il rischio di credito e a garantire una certa stabilità nel settore finanziario. Tuttavia, le imprese con un LTV-C superiore all’80% potrebbero dover affrontare condizioni più restrittive per ottenere nuovi finanziamenti o addirittura essere costrette a ricapitalizzarsi per mantenere un rapporto tra debito e garanzie sostenibile.

Conseguenze per il mercato immobiliare e per le imprese

L’impatto della svalutazione degli immobili non residenziali non riguarda solo le banche, ma anche il mercato immobiliare nel suo complesso. Il minor valore delle garanzie può spingere gli istituti di credito a richiedere coperture aggiuntive o a imporre condizioni più stringenti per i prestiti, specialmente per le aziende più esposte nel settore immobiliare, come le imprese edili e le società di gestione immobiliare. Questo scenario potrebbe portare a un’ulteriore contrazione del credito e a una maggiore selettività nella concessione dei finanziamenti.

Conclusione: un equilibrio fragile tra credito e garanzie

Le imprese italiane si trovano di fronte a una sfida complessa: il calo del valore degli immobili usati come garanzia mette a rischio la loro capacità di accedere al credito bancario. Sebbene il sistema finanziario sembri in grado di assorbire l’impatto senza grossi scossoni, le PMI restano il segmento più vulnerabile. In questo contesto, diventa cruciale un intervento istituzionale per evitare ripercussioni a catena sull’economia reale.

E tu cosa ne pensi? La tua azienda ha riscontrato difficoltà nell’accesso al credito a causa della svalutazione immobiliare? Lascia un commento nel form qui sotto!

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