L’81% delle imprese italiane investe solo il 10% del fatturato in digitalizzazione


La trasformazione digitale è una realtà inarrestabile che sta plasmando il tessuto economico italiano, aprendo nuove opportunità e sfide per le aziende. Un’indagine condotta da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Workday ha acceso i riflettori sullo stato di avanzamento di questo processo cruciale, rivelando un quadro dai contorni variegati, con luci e ombre che meritano un’attenta analisi.

L’indagine ha evidenziato come la maggioranza delle imprese italiane abbia intrapreso la strada della digitalizzazione, con investimenti che non superano il 10% del fatturato per l’81% delle aziende. Tuttavia, emergono disparità significative: il 16% investe meno dell’1%, mentre una minoranza (8%) supera il 20%.

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Un dato interessante riguarda il volume degli investimenti: il 59% delle aziende ha investito meno di un milione di euro negli ultimi tre anni, mentre il 41% ha superato questa soglia. Ciò suggerisce una polarizzazione tra aziende con maggiori risorse e capacità di investimento e quelle che arrancano nel processo di digitalizzazione.

CLOUD COMPUTING IN TESTA

La tecnologia cloud si conferma un pilastro della trasformazione digitale, adottata dall’82% delle aziende italiane, soprattutto per soluzioni di human e financial management. Seguono a distanza le business application (62%), la cybersecurity (53%), sempre più cruciale per proteggere i dati aziendali, e l’intelligenza artificiale (46%), che promette di rivoluzionare processi e modelli di business.

L’indagine sottolinea il ruolo cruciale dei CFO nel guidare la trasformazione digitale delle aziende. Questi manager sono chiamati a valutare attentamente gli investimenti in tecnologie digitali, con un occhio di riguardo alla loro capacità di trasformare i modelli di business e innovare i processi aziendali. La collaborazione tra la funzione finance e la funzione IT si rivela fondamentale per superare le sfide legate alla gestione dei dati, dalla loro disponibilità e fruibilità alla sicurezza e alla data governance. Solo attraverso un approccio sinergico sarà possibile sfruttare appieno il potenziale della digitalizzazione.

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La trasformazione digitale rappresenta un insieme di profondi cambiamenti tecnologici, organizzativi, sociali e manageriali che sta pervadendo tutti gli aspetti della vita sociale. Come tale, la digitalizzazione non si limita alla semplice adozione di nuove tecnologie bensì abilita la possibilità per i cittadini, per gli ecosistemi business e per la pubblica amministrazione di fruire di servizi innovativi, di vivere nuove esperienze, di poter accedere a grandi quantità di contenuti creando opportunità di contatto impensabili fino a qualche anno fa – Corrado Panzeri Partner di The European House Ambrosetti e Responsabile dell’Innovation and Technology Hub.

La diffusione della digitalizzazione richiede pertanto un’evoluzione in parallelo delle tecnologie, dei modelli organizzativi e del capitale umano per valorizzare appieno gli investimenti che le aziende stanno facendo e per trasferire i benefici dell’innovazione sia agli utenti finali sia al personale delle imprese.

La trasformazione digitale delle imprese italiane è insomma un processo in divenire, con ampi margini di miglioramento. Se da un lato si registra un aumento degli investimenti e un’adozione diffusa di tecnologie chiave come il cloud computing, dall’altro emergono disparità significative tra aziende e la necessità di affrontare sfide cruciali come la cybersecurity e la gestione dei dati.



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