Il Consiglio di Presidenza della Giustizia Tributaria ha approvato una delibera che sollecita il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ad adottare misure per garantire maggiore inclusione e valorizzazione della professionalità dei giudici tributari non appartenenti alle magistrature professionali.
Il provvedimento nasce dalle critiche alla Legge 130/2022, che ha introdotto l‘obbligatorietà del concorso pubblico per l’accesso alla magistratura tributaria, senza riconoscere adeguatamente l’esperienza maturata dai professionisti del settore.
Tra le proposte avanzate, si evidenzia l’introduzione di un meccanismo di transito o di un percorso specifico per l’accesso alla magistratura tributaria, con l’obiettivo di ridurre le disparità e migliorare l’efficienza del sistema.
Secondo Eduardo Maria Piccirilli, dottore commercialista e giudice tributario presso la Corte di Giustizia Tributaria di Salerno, la normativa attuale penalizza il sistema, privandolo di competenze consolidate e allungando i tempi della giustizia tributaria.
La proposta di delibera, avanzata dal Vicepresidente Cosimo Ferri e sostenuta dal consigliere relatore Raffaele Tuccillo, è stata approvata dal Consiglio in risposta alle sollecitazioni del settore, tra cui la richiesta avanzata durante il convegno di Cervinara sulla nuova riforma fiscale, in presenza del viceministro Maurizio Leo.
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