La legge 21 febbraio 2025 n. 15 che ha convertito, con modificazioni, il decreto-legge 27 dicembre 2024 n. 202 (c.d. Decreto Milleproroghe) tra le altre (su cui, v. news del 25/02/2025), interviene in materia di giustizia, anche al fine di facilitare il conseguimento degli obiettivi e l’applicazione delle misure imposte dal PNRR.
Nello specifico, anzitutto, le nuove norme prorogano fino al 31 dicembre 2025: i) la disciplina transitoria che consente l’iscrizione all’albo per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori per coloro che siano in possesso dei requisiti previsti; ii) le modalità di svolgimento dell’esame di Stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense, che rimangono quelle previste per le sessioni del 2023 e 2024; iii) l’applicazione delle disposizioni in materia di mobilità volontaria per il personale del Ministero della giustizia; iv) l’utilizzo delle c.d. infrastrutture digitali interdistrettuali per compiere le operazioni di intercettazione nei procedimenti penali; v) il divieto di comando, distacco o assegnazione ad altre amministrazioni del personale non dirigenziale dell’amministrazione della giustizia, salvo vi sia il nulla osta dell’amministrazione stessa.
Inoltre, il provvedimento interviene anche con riferimento alla magistratura. In particolare, in relazione ai magistrati ordinari, si riduce, anche per coloro che siano risultati idonei nei concorsi banditi fino al 31 dicembre 2024, la durata del tirocinio da 18 a 12 mesi. Con riferimento, invece, ai magistrati fuori ruolo, si prevede che la riforma in materia di ricollocamento a seguito dell’assunzione di incarichi politico-amministrativi apicali si applica unicamente agli incarichi assunti dopo il 31 agosto 2026.
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