Bonus assunzioni under 35: il decreto cambia le regole, imprese a rischio esclusione


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Svolta inattesa per le imprese: ristretti i criteri di accesso, mettendo in difficoltà le aziende che avevano già assunto.

Il bonus per le assunzioni degli under 35, introdotto per favorire l’occupazione giovanile con uno sgravio contributivo totale, subisce un’improvvisa modifica normativa. Il decreto attuativo del 27 febbraio ha ristretto i criteri di accesso, mettendo in difficoltà le aziende che avevano già assunto nella previsione dell’incentivo.

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Il nodo della retroattività

La principale novità riguarda il periodo di validità: lo sgravio sarà concesso solo per le assunzioni effettuate dal 1° febbraio 2025 in poi. Inoltre, le aziende dovranno presentare domanda all’Inps prima di procedere con l’assunzione. Questo nuovo vincolo esclude chi ha assunto tra settembre 2024 e gennaio 2025, contando sull’incentivo inizialmente previsto.

Effetti economici sulle imprese

L’impatto della modifica potrebbe essere significativo. Lo sgravio contributivo permetteva di risparmiare fino a 500 euro al mese per ogni lavoratore, cifra che saliva a 650 euro per chi assumeva nel Mezzogiorno. La mancata applicazione retroattiva dell’incentivo rischia di pesare sui bilanci aziendali, specialmente per le imprese che avevano pianificato assunzioni basandosi sul precedente quadro normativo.

Nuovi criteri di accesso

Nonostante le restrizioni, il bonus resta un’opportunità per chi assume giovani under 35 senza esperienze di lavoro a tempo indeterminato. Resta confermato l’esonero contributivo del 100% per 24 mesi, con un tetto di 500 euro mensili (650 euro nel Sud Italia). Tuttavia, restano escluse:

  • Le assunzioni di dirigenti e lavoratori domestici;
  • Le aziende che abbiano effettuato licenziamenti nei sei mesi precedenti;
  • I contratti in apprendistato, salvo interruzione senza stabilizzazione;

Un ulteriore vincolo impone il mantenimento del lavoratore per almeno sei mesi, pena la revoca del beneficio e la restituzione dei contributi risparmiati.

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Attesa per i chiarimenti dell’Inps

Ora l’attenzione si sposta sull’Inps, che dovrà chiarire con una circolare se sarà prevista una deroga per chi ha già assunto. Senza modifiche, molte aziende rischiano di rimanere escluse dallo sgravio, con possibili ripercussioni sulle politiche di assunzione del 2025.



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