La Guardia di Finanza di Latina ha eseguito un sequestro preventivo per 13,4 milioni di euro nei confronti di un’azienda di autotrasporto di Aprilia. Il sequestro è la conseguenza di un’indagine condotta dalla locale Procura, da cui sono emerse diverse irregolarità e reati tributari commessi tra il 2020 e il 2023.
Per la precisione la società non avrebbe versato ritenute per più di 3 milioni di euro prelevate da un migliaio di dipendenti impiegati in varie regioni di Italia. Ma il colpo più grosso sarebbe frutto della creazione di crediti di imposta fittizi, utilizzati in compensazione di debiti fiscali precedenti, per un ammontare superiore a 10 milioni di euro derivanti da corsi di formazione che in realtà non si sono mai svolti oppure non sarebbero attinenti ai settori di attività dell’impresa. Estremamente curiosa la presenza tra la documentazione prodotta per giustificare i corsi di formazione, un parere tecnico prodotto dal ministero dello Sviluppo Economico che ha subito disconosciuto il documento.
I 13,4 milioni di euro di sequestro hanno riguardato oltre a denaro contante e a fondi azionari per 2,7 milioni di euro, anche cinque immobili, quote societarie e veicoli. Peraltro, già lo scorso luglio la Finanza aveva colpito una società di autotrasporto di Aprilia con un altro sequestro, anche superiore – pari a circa 20 milioni di euro – giustificato in quel caso da «omesso versamento di ritenute dovute o certificate» e da «omesso versamento di IVA».
Gli uomini della Fiamme Gialle, però, non hanno confermato che la società sia la stessa, anche se una serie di elementi (dimensioni e settore di attività) appaiono assolutamente coincidenti, anche se in quel all’origine del sequestro c’erano attività legate al contrabbando di carburanti e e all’evasione di accise.
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