Conflavoro PMI Rimini: “Estendere i sostegni per l’affitto a chi si trasferisce per motivi professionali”


Corrado Della Vista, Presidente di Conflavoro PMI Rimini, propone un’estensione delle misure di sostegno per l’affitto ai lavoratori che si trasferiscono per motivi professionali, andando oltre le previsioni della Legge di Bilancio, che attualmente riconosce un’agevolazione limitata ai neoassunti con contratto a tempo indeterminato.

“La difficoltà nel reperire personale, soprattutto nei settori stagionali e nelle aree turistiche, è un problema crescente. Il costo degli affitti rappresenta un ostacolo concreto per chi è disposto a spostarsi per lavoro. Per questo riteniamo fondamentale introdurre un contributo per l’affitto come fringe benefit o misura di welfare aziendale, destinato a tutti i lavoratori che devono trasferire temporaneamente la propria residenza per motivi professionali”, spiega Della Vista.

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Un sostegno che favorisca la mobilità senza svuotare i piccoli centri

Attualmente, la Legge di Bilancio prevede il beneficio solo per chi sposta la residenza in un comune situato ad almeno 100 km da quello di origine. Tuttavia, questa rigidità potrebbe contribuire allo spopolamento di borghi, paesi e aree già a bassa occupazione, costringendo chi si trasferisce a interrompere il legame con il proprio territorio di origine.

“Proponiamo che l’agevolazione venga estesa anche a chi si sposta solo con il domicilio, senza l’obbligo di cambiare residenza. Questo permetterebbe ai lavoratori di mantenere un legame con le proprie comunità e ridurre l’impatto negativo sui territori più fragili, senza compromettere la mobilità necessaria per le esigenze del mercato del lavoro”, sottolinea Della Vista.

Le proposte di Conflavoro PMI Rimini:

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1. Fringe benefit detassato – Le aziende potrebbero riconoscere ai lavoratori un contributo per l’affitto, fino a una soglia stabilita (es. 3.000-5.000 euro annui), esente da tassazione, come già avviene per altri benefit aziendali.

2. Voucher abitativo aziendale – Un rimborso diretto o un contributo per i canoni di locazione, destinato ai dipendenti che si trasferiscono per motivi professionali, sia in ambito stagionale che per incarichi temporanei.

3. Credito d’imposta per le aziende – Un incentivo fiscale per le imprese che si fanno carico dell’alloggio dei propri dipendenti, per rendere più conveniente offrire soluzioni abitative ai lavoratori.

4. Accordi con enti locali e strutture ricettive – La creazione di una rete di alloggi a canone calmierato, in collaborazione con amministrazioni locali e associazioni di categoria, per sostenere i lavoratori stagionali o trasferiti.

“Questa misura – conclude Della Vista – ha un duplice obiettivo: facilitare la mobilità lavorativa e ridurre il divario tra domanda e offerta di lavoro, soprattutto in territori dove il costo degli affitti scoraggia l’occupazione. Tuttavia, è fondamentale evitare che questo meccanismo si traduca in un’ulteriore perdita di popolazione per borghi e piccole realtà già in difficoltà, favorendo soluzioni più flessibili come lo spostamento del domicilio anziché della residenza.”

Conflavoro PMI Rimini ribadisce la necessità di un mercato del lavoro più dinamico ed equo, che dia sicurezza economica ai lavoratori e competitività alle imprese, senza sacrificare l’equilibrio demografico tra le diverse aree del Paese.



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