Cresce la presenza delle donne nell’imprenditoria e nel lavoro indipendente, ma non in provincia di Rimini. O meglio, non secondo gli auspici. Nel Riminese, infatti, le imprese femminili sono 8.548, il 21,6% del totale, che equivale al 76esimo posto fra le province italiane. Le imprese artigiane femminili sono 1.685, il 19,7% delle imprese femminili, che equivale al 49esimo posto in Italia e l’ultimo in regione.
A livello italiano, nel 2024, si sono contate 1.307.116 imprese a conduzione femminile (22,2% del totale). Fra quelle artigiane, quelle a conduzione femminile sono il 17,5%, un trend in crescita negli ultimi cinque anni. Quanto all’Emilia-Romagna, le imprese femminili sono 91.516, il 21,1%, che equivale al 17esimo posto in Italia. Le imprese artigiane femminili sono 20.826, il 22,8% del totale delle imprese artigiane, che equivale al terzo posto in Italia.
Per quanto concerne la nostra provincia, secondo il report della Camera di commercio della Romagna, la maggioranza delle imprese femminili provinciali si trova nel comune di Rimini (43,3%). Seguono Riccione (13,1%), Bellaria-Igea Marina (6,8%), Santarcangelo di Romagna (5,8%), Coriano (2,3%), e l’area del Basso Conca (totale 13,4%), ossia Cattolica (7,3%), Misano Adriatico (4%) e San Giovanni in Marignano (2,1%). A essi vanno aggiunti i comuni di Morciano di Romagna (2,2%), Verucchio (2,1%) e Novafeltria (2,1%).
Otto donne imprenditrici premiate in comune. La consegna della pergamena dalla vicesindaca Chiara Bellini
I comuni con la più alta incidenza percentuale delle imprese femminili sul totale delle imprese attive risultano essere, rispettivamente, Maiolo (32,9%), Novafeltria (27,4%), Cattolica (25,6%), San Leo (25,5%), Pennabilli (24,7%), Morciano di Romagna (24,1%), Casteldelci (24,1%), Sant’Agata Feltria (23,6%), Riccione (23,4%), Montefiore Conca (23,1%) e Bellaria-Igea Marina (23%).
“L’imprenditoria femminile – dice Cristina Vizzini, presidente di Confartigianato Donne Impresa Rimini – è un motore fondamentale dell’economia ed è protagonista di un cambiamento che sta riducendo il gender gap. Tuttavia c’è ancora molto da fare per rimuovere le difficoltà che ostacolano le donne. In primis serve un welfare che risponda alle esigenze delle donne come madri, mogli, figlie e lavoratrici. Chiediamo alla politica, nazionale e locale, di ascoltare le nostre ragioni e di investire in un concreto sostegno all’imprenditoria femminile. A Rimini sta crescendo un movimento di giovani donne imprenditrici animate dalla volontà di diffondere questi messaggi e Confartigianato Donne Impresa è un ambito nel quale si elaborano proposte e si diffonde un messaggio di attenzione ad una ‘economia rosa’ forte e affidabile”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link