Fondi pensione e investimenti ESG. Impatto socio-ambientale e ritorno finanziario « LMF Lamiafinanza


Fondi pensione e investimenti ESG. Come si muove il mercato italiano?

— di Roberto Carli

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari

 

Il risparmio previdenziale, in considerazione della finalità sociale cui tende, appare particolarmente coerente con le finalità ESG. Come si muove il mercato italiano?

Di particolare interesse sono le evidenze che emergono dal recente Osservatorio elaborato dal Forum per la Finanza Sostenibile pubblicato nello scorso mese di novembre, in collaborazione con Mefop e MondoInstitutional. Lo studio ha coinvolto piani previdenziali appartenenti alle casse di previdenza, fondi pensione aperti, fondi pensione negoziali, fondi pensione preesistenti (istituiti prima della riforma del 1993) e piani individuali pensionistici

Nel 2024 aumenta la quota di piani che includono i criteri ESG nelle scelte di investimento che sono infatti passati da 76 nel 2023 a 79 . Evolvono poi da 48 a 53 i rispondenti che estendono gli investimenti sostenibili alla quasi totalità del patrimonio in gestione (tra il 75% e il 100%). Di questi, 16 piani (il 20%) dichiarano di includere i criteri ESG in tutti i loro investimenti.

Tra le principali motivazioni che spingono a orientarsi verso gli investimenti sostenibili figurano la possibilità di coniugare l’impatto socio-ambientale con un congruo ritorno finanziario, l’impulso impresso dal contesto normativo e la gestione più efficace dei rischi finanziari. Politiche di remunerazione e preferenze

Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

In merito alle politiche di remunerazione, il 26% dei rispondenti valuta il raggiungimento di obiettivi ESG da parte dei dipendenti attraverso indicatori qualitativi e/o quantitativi.

Passano poi da 17 a 21 i piani che raccolgono le preferenze degli iscritti in merito all’inclusione degli aspetti ESG nelle politiche di investimento, mentre altri 19 hanno in programma di farlo in futuro.

Per quanto concerne la selezione dei gestori, gli elementi maggiormente considerati sono i fattori ESG inclusi nella politica di investimento, gli approcci ESG adottati dal gestore e le relative asset class, la presenza di un team ESG dedicato, la trasparenza della reportistica ESG e, infine, le metriche e i provider utilizzati per l’analisi ESG.

Va poi sottolineato come 38 piani dichiarano di avvalersi della consulenza di un advisor ESG per attività quali l’assegnazione di rating o score ESG ai singoli titoli in portafoglio, il monitoraggio e la gestione dei rischi ESG, l’assegnazione di rating o score ESG al portafoglio nel suo complesso e la misurazione della carbon footprint del portafoglio. Neutralità climatica, impronta di carbonio e approcci ESG adottati .

Ulteriori progressi riguardano l’aumento dei piani che dichiarano di prendere in considerazione l’obiettivo net-zero nella politica di investimento (da 16 a 19) e dei rispondenti che misurano l’impronta di carbonio del portafoglio di investimento (da 41 a 43).

Tra gli approcci ESG adottati dai piani attivi in ambito SRI, il più diffuso rimane quello delle esclusioni (89%). Altri approcci ESG che riscuotono sempre più interesse sono best in class e convenzioni internazionali .



Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!