Pari ai blocchi di partenza «La formazione adeguata prepara alle responsabilità»


Gender equality Marta Penati, Ceo di Tecnologie d’Impresa a Cabiate «Aiutiamo a crescere senza precludersi a scelte personali e di famiglia»

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«Sono contraria alla quote rosa perché se una donna viene spinta a una posizione apicale senza averne pienamente i requisiti o a scapito di una persona più adeguata e preparata, si apre il rischio che questo discrediti tutte» commenta Marta Penati, Ceo di Tecnologie d’Impresa, azienda di consulenza e servizi per le imprese con sede a Cabiate.

«Dopo Ingegneria sono entrata in azienda in modo graduale»

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«Perché ci sia davvero uguaglianza, serve che la parità sia garantita ai blocchi di partenza. Le donne vanno accompagnate attraverso dei percorsi di formazione e di miglioramento dell’esperienza fin dall’inizio – prosegue Marta Penati – nelle grandi organizzazioni dove esiste questa modalità ci sono le condizioni per crescere e assumersi responsabilità e ruoli via via sempre più rilevanti».

Tecnologie d’Impresa è un gruppo con 350 dipendenti complessivi. Diversa è la situazione per le piccole e micro imprese, dove è molto più difficile garantire la tutela della conciliazione lavoro e famiglia.

«La conciliazione vita e lavoro non si può lasciare in carico alle sole imprese»

«Questo accade perché le aziende sono lasciate da sole a gestire aspetti che hanno un impatto sociale e che richiedono un supporto anche da parte pubblica – aggiunge Penati – la conciliazione vita lavoro è un ambito molto più complesso e non lo si può lasciare solo in carico alle imprese che a volte non hanno la dimensione per poter far fronte a tutte le esigenze. Bisogna essere molto concreti: il ruolo del pubblico è anche arrivare là dove i piccoli imprenditori non possono arrivare».

Conciliare l’attività lavorativa con le necessità di vita e famiglia delle lavoratrici è il cuore del problema della parità ed è una questione che richiede molto pragmatismo e meno ideologia.

«È un tema complesso, ma fondamentale. Certamente, il supporto esterno gioca un ruolo cruciale in questo processo – osserva l’imprenditrice – la mia esperienza indica che molte organizzazioni oggi offrono un supporto. Ad esempio, nella nostra azienda abbiamo istituito un nido aziendale che ha sicuramente agevolato la conciliazione famiglia-lavoro per le nostre collaboratrici, me compresa. Detto ciò, quando si passa dalle scuole materne alle elementari, la mancanza di strutture adatte per la gestione degli orari del bambini rimane una sfida irrisolta.

È raro trovare scuole pubbliche che offrano servizi post-scolastici con orari oltre le 16.00 e quindi molti genitori devono ancora affrontare questo problema con il supporto familiare, in genere sono i nonni a farsene carico».

Un percorso esemplare

Marta Penati ha fatto il suo ingresso in azienda, in modo graduale, nel 2008. «Dopo aver completato gli studi in ingegneria, una scelta dettata non solo dall’interesse personale ma anche dalla prospettiva di entrare nell’azienda, ho iniziato a occupare posizioni nei settori più tecnici e operativi attraverso passi successivi e graduali – racconta – inizialmente mio padre, Giorgio Penati, mi ha proposto di contribuire a un progetto specifico, che si allineava perfettamente con i miei interessi in gestione e analisi. Ho anche fatto un anno di stage all’esterno, che mi ha fornito esperienza preziosa al di fuori della mia azienda. Si è trattato di una formazione vitale, ma il mio inserimento diretto in azienda, iniziando dal basso, è stato altrettanto fondamentale. Essere parte integrante di un team mi ha permesso di comprendere a fondo il funzionamento interno dell’azienda e guadagnare credibilità.

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Questa mia esperienza ha anche contribuito al consolidare una cultura di inclusione di genere all’interno dell’azienda. Ho potuto portare un valore aggiunto, essendo consapevole delle difficoltà di conciliazione che vivo quotidianamente».

Il Gruppo è riconosciuto come Organizzazione con sistema di gestione certificato per la Parità di genere e Marta Penati partecipa al comitato interno che si occupa di questo tema, lavorando per migliorare il supporto alla conciliazione e sviluppare le competenze sia maschili che femminili all’interno dell’organizzazione.

«Lavoriamo quotidianamente sulle diverse questioni che riguardano la parità, veniamo misurati e ci misuriamo – conclude Marta Penati – significa che andiamo a verificare che ci sia parità salariale tra uomini e donne e che i ruoli di vertice interni della nostra azienda siano coperti in modo equilibrato da uomini e donne. Il nostro approccio è di monitorare in modo sistematico tutti questi indicatori e garantire una visione nuova, attuale del lavoro, delle possibilità per le donne di crescere così come per gli uomini, senza precludere a scelte personali che riguardano la famiglia».

Tecnologie d’Impresa è stata scelta, nel 2020, da una rosa di 90 Pmi finaliste, scelte tra le 900 che si sono autocandidate in tutta Italia, per il premio istituito da Fondazione Marisa Bellisario e Gruppo Intesa Sanpaolo per dare visibilità alle aziende che investono sulle donne, sulla gender equality e sul welfare.

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