(Teleborsa) – Alleanza per il Fotovoltaico in Italia è intervenuta oggi nel corso delle audizioni presso la Commissione Attività Produttive della Camera dei deputati nell’ambito dell’esame del decreto-legge Bollette, volto a introdurre agevolazioni tariffarie per la fornitura di energia elettrica e gas per famiglie e imprese. L’Alleanza accoglie positivamente la volontà del Governo di intervenire nel breve termine per proteggere famiglie e imprese attraverso sussidi e misure di trasparenza. Tuttavia, ritiene fermamente che per affrontare in maniera definitiva il problema del costo elevato dell’energia, è indispensabile che il provvedimento venga integrato con interventi strutturali che rafforzino lo sviluppo delle rinnovabili, in particolare del fotovoltaico su larga scala. Solo così si potrà mitigare l’impatto del caro bollette e favorire la transizione verso un sistema energetico sostenibile, competitivo e resiliente.
Il prezzo dell’energia in Italia rimane, infatti, tra i più alti d’Europa: secondo i dati del Centro Studi di Assolombarda, il prezzo medio dell’elettricità in Italia è di 143,03 euro/MWh, significativamente più alto rispetto a Spagna (90 euro/MWh), Francia (100 euro/MWh) e Germania. Questa disparità incide fortemente sulla competitività del sistema produttivo italiano, penalizzando le imprese nazionali rispetto ai competitor europei e incidendo negativamente sul potere d’acquisto delle famiglie. Inoltre, la forte dipendenza del Paese dalle importazioni di energia, che nel 2024 hanno coperto il 74,8% della domanda energetica nazionale, aggrava ulteriormente la vulnerabilità del sistema energetico italiano, esponendolo a oscillazioni dei prezzi internazionali e a tensioni geopolitiche.
In questo contesto, l’aumento della produzione di energia da fonti rinnovabili, in primis solare, può ridurre i costi dell’energia, aumentare l’indipendenza dalle fonti fossili e contribuire alla stabilizzazione dei prezzi nel lungo periodo, favorendo una transizione energetica verso basse emissioni di carbonio. L’espansione del fotovoltaico non solo comporta una riduzione immediata dei costi grazie alla produzione di energia a costi marginali nulli, ma permette anche una riduzione della volatilità dei prezzi, mitigando gli effetti delle fluttuazioni nei mercati globali delle materie prime energetiche. Senza dimenticare che l’evoluzione delle tecnologie di accumulo ha eliminato molte delle criticità legate all’intermittenza delle rinnovabili, consentendo un’integrazione più efficiente del solare e delle altre FER nel sistema energetico nazionale.
In aggiunta, oltre ai benefici ambientali ed economici, lo sviluppo del fotovoltaico utility-scale genera un ampio indotto occupazionale e opportunità di investimento sui territori, contribuendo alla loro valorizzazione con 3 miliardi di euro destinati alla loro riqualificazione.
“Mentre le misure d’emergenza offrono un sollievo temporaneo, la vera risposta alla crisi energetica passa per interventi strutturali. Il fotovoltaico utility-scale è una leva strategica per abbattere i costi dell’energia, ridurre la dipendenza dalle fonti fossili e stabilizzare i prezzi nel lungo periodo. L’evoluzione delle tecnologie di accumulo ha reso il solare ancora più affidabile, consentendo un’integrazione efficace nel sistema energetico nazionale. È essenziale rimuovere gli ostacoli normativi che frenano lo sviluppo di nuovi impianti – come l’articolo 5 del DL Agricoltura, difficilmente conciliabile con la normativa vigente e passibile di ulteriori ambiguità regolatorie – allineando le politiche di settore agli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica”, ha dichiarato Filippo Fontana, portavoce di Alleanza per il Fotovoltaico in Italia.
(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF)
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