“Non siamo noi a evitare i


I consiglieri del Pd replicano alle accuse del capo di gabinetto di Italia e criticano la gestione amministrativa della città

Il gruppo consiliare del Partito Democratico di Siracusa, composto da Massimo Milazzo, Sara Zappulla e Angelo Greco, ha replicato alle dichiarazioni di Michelangelo Giansiracusa, capo di gabinetto del sindaco Francesco Italia. Quest’ultimo aveva accusato il PD di fuggire dal confronto” dopo l’assenza del gruppo alla seduta del Consiglio Comunale del 4 marzo.

La nostra scelta di non partecipare ai lavori della seduta del 4 marzo è stata una forma nitida, democratica e pubblica di protesta contro l’atteggiamento dell’amministrazione” spiegano i consiglieri. “Il sindaco diserta sistematicamente il confronto in Aula e anche nella seduta del 3 marzo, dedicata al bilancio, ha lasciato i lavori dopo poche ore“.

Il PD evidenzia inoltre la bocciatura di tutti gli emendamenti presentati dalle forze di opposizione e critica l’aggiornamento della seduta del 3 marzo, che ha interrotto il dibattito su un emendamento relativo al piano di eliminazione delle barriere architettoniche. I consiglieri democratici sollevano anche perplessità sulla scelta dell’amministrazione di privatizzare i parcheggi cittadini e di inserire nel piano delle alienazioni immobili di valore storico-culturale, come la biblioteca di via dei Santi Coronati e l’ex biblioteca San Pietro.

Non appartiene alla nostra cultura politica decidere di privatizzare i parcheggi e vendere edifici storici senza un confronto con il Consiglio Comunale e con la cittadinanza” dichiarano Milazzo, Zappulla e Greco.

Il gruppo PD punta il dito contro la gestione amministrativa del sindaco Italia, accusandolo di non aver risolto problemi chiave della città, tra cui il dissesto stradale, l’illuminazione pubblica e la manutenzione del verde urbano. “Francesco Italia amministra Siracusa dal 2018, ma con sette manovre di bilancio non è riuscito a dare risposte concrete a queste criticità” affermano i consiglieri.

“Il sindaco non sta per strada e non sta in Aula” concludono. “Noi in Consiglio Comunale ci siamo e continueremo a presentare interrogazioni e ordini del giorno per difendere gli interessi della città”.



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