Pagamenti alle imprese, Dagnino: «Già erogati 429 milioni impegnati nel 2024»


«Ammontano a 429 milioni di euro le risorse, impegnate nel 2024, che la Regione Siciliana ha pagato a imprese e creditori. Di questi, 196 milioni sono stati liquidati quest’anno senza attendere il riaccertamento dei fondi residui grazie a un’innovazione da me fortemente voluta nelle procedure di pagamento». Ad annunciarlo è l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino a seguito della ricognizione realizzata dagli uffici della Ragioneria generale, propedeutica all’emanazione della circolare con cui si apre la fase del riaccertamento ordinario dei residui.

«Adesso le imprese possono ricevere i pagamenti – spiega l’assessore – fin dall’inizio dell’anno nelle more del riaccertamento da parte della Regione e, quindi, senza l’attesa dei tempi necessari al completamento delle procedure contabili legate al Rendiconto». Finora, infatti, la chiusura della cassa regionale a fine anno determinava il congelamento dei pagamenti sino all’approvazione del riaccertamento, con conseguenti ritardi nell’erogazione delle risorse a fornitori e altri creditori. A essere pagati sono i crediti esigibili e non liquidati prima del 31 dicembre o divenuti tali dopo questa data.

«Con l’adozione di questa nuova prassi amministrativa – aggiunge Dagnino – portata avanti in accordo con il presidente Schifani, la Regione realizza obiettivi prioritari per il governo regionale, ovvero l’efficienza della spesa pubblica, la riduzione dei tempi di pagamento e l’attenzione agli operatori economici. Ciò è stato possibile grazie a una nuova e più estensiva interpretazione dei principi contabili, operata dall’assessorato, e al miglioramento delle applicazioni informatiche utilizzate per la gestione della contabilità regionale. Siamo a lavoro per l’implementazione di ulteriori soluzioni per migliorare le performance di spesa dell’amministrazione».

Intanto, prende oggi avvio il processo di riaccertamento dei residui la cui pronta definizione da parte dei dipartimenti, quest’anno, diventa obiettivo di valutazione della performance dei dirigenti generali, grazie all’accoglimento da parte del presidente Schifani della proposta in tal senso dell’assessore dell’Economia.



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