Finanziamenti bancari: linee guida per le imprese


Le imprese in temporanea difficoltà finanziaria possono chiedere alle banche l’applicazione di misure che possano favorire il rimborso della propria esposizione tra le quali, in particolare, la sospensione del pagamento delle rate dei finanziamenti.

Nell’ambito del Tavolo di coordinamento con le Associazioni d’impresa (cosiddetto Tavolo CIRI) – in collaborazione con Fondo di garanzia per le PMI, ISMEA, SACE – l’Associazione Bancaria Italiana (ABI) ha elaborato le Linee Guida che illustrano i presupposti, le procedure, nonché il quadro normativo e regolamentare in base ai quali è possibile ottenere dalle banche la facilitazione in discorso, al fine di favorire il dialogo tra banche e imprese.

Valutazione della domanda

L’impresa in difficoltà può valutare di richiedere alla banca di sospendere il pagamento delle rate dei finanziamenti in essere (intera rata o solo quota capitale delle rate) per un periodo circoscritto di tempo, in attesa della ripresa dell’attività economica. L’accoglimento della richiesta di sospensione non è automatico ma legato alle valutazioni di natura creditizia da parte della banca, secondo anche quanto richiesto dalla disciplina di vigilanza a cui essa è soggetta.

La valutazione della sospensione del pagamento delle rate del finanziamento considera in particolare i seguenti elementi:

  • il carattere transitorio della difficoltà finanziaria;
  • la durata della sospensione;
  • le conseguenze sulla classificazione di rischio dell’impresa;
  • la possibilità di allungare le eventuali garanzie che assistono il finanziamento;
  • l’eventuale presenza di misure agevolative.

In ogni caso, è facoltà della banca, al termine del periodo di sospensione, verificare che il cliente sia in grado di riprendere la regolarità dei pagamenti.

Sospensione del pagamento

La sospensione del pagamento delle rate può essere realizzata secondo modalità diverse (intera rata o sola quota capitale), anche in considerazione delle esigenze dell’impresa e del possibile impatto in termini di trattamento prudenziale dell’esposizione e del debitore, secondo le regole di vigilanza prudenziale di matrice europea.

La sospensione della sola quota capitale minimizza i possibili impatti negativi per l’impresa derivanti dall’applicazione delle regole di vigilanza bancaria sulle misure di concessione. Inoltre, è più facile gestire il pagamento degli interessi di sospensione, evitando l’accumulo di un debito eccessivo a carico dell’impresa.

È buona regola durante il periodo di sospensione di pagamento delle rate tenere costantemente informata la banca circa l’evoluzione della situazione economica-finanziaria dell’impresa e della sua capacità di riprendere il regolare rimborso del finanziamento al termine del periodo di sospensione del pagamento delle rate.

È bene ricordare che le imprese dovrebbero individuare, anche mediante il ricorso a consulenti di propria fiducia, le misure di sostegno più adatte alla propria situazione fin dai primi segnali di difficoltà, per poi avviare l’interlocuzione con la banca.

Fonte: Linee Guida ABI



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