La “più complessa seduta di Bilancio” da quando si è insediata la sua amministrazione, le difficoltà nell’affrontare le contingenze quotidiane ma anche l’esigenza di guardare con lucidità alle sfide future. Sfide, queste ultime, comuni sia agli enti locali sia al mondo delle piccole imprese artigiane. Ed è per questo che occorre un “patto per i produttori di ricchezza” che coinvolga “mondo produttivo, istituzioni di comunità e sindacati (quindi i lavoratori)”. Una sorta di spin-off della Zona Franca Urbana. L’idea arriva dal segretario provinciale di Confartigianato, Paolo Cirelli durante la serata di coordinamento territoriale della sezione centese. Oltre allo storico coordinatore centese, Donato Toselli, il consigliere di Confartigianato Cento (nonché presidente del Rotary), Gilberto Galantini e il presidente provinciale (neo rieletto vice regionale), Graziano Gallerani sono intervenuti anche il sindaco Edoardo Accorsi e l’assessore alle attività produttive Filippo Taddia. Il ‘regista’ della serata, è stato il segretario della sezione centese, Francesco Buttino. “Ci aspettiamo – così Gallerani in apertura – il Comune attenta alle istanze del mondo imprenditoriale. Cento deve essere centrale nelle logiche di sviluppo di questo territorio. Ma una leva imprescindibile in questo senso resta quella infrastrutturale: sono quarant’anni che aspettiamo la Cispadana“. Le promesse di completare l’arteria viaria sono state tantissime: da quelle di Alfredo Bertelli “era il 1999”, ricorda Cirelli a “quelle di Bonaccini, nel 2013 che aveva promesso la posa della prima pietra entro la fine della legislatura”. Dalla Regione, insomma, serve una risposta. Accorsi non si sottrae. Anzi, si fa carico di questo impegno. “Benché la giunta regionale sia politicamente affine – scandisce il sindaco – non ho alcun problema a sottolineare personalmente al presidente de Pascale l’esigenza di questa infrastruttura strategica per il nostro territorio. Adesso la gara di Autobrennero è stata bandita, è arrivato l’assenso della pre conferenza dei servizi. Faremo sentire la nostra voce”. Se nel quadro finanziario degli enti pubblici è complesso “assecondare la richiesta di ridurre l’Imu, ma se ce lo potremo permettere sarà mia cura procedere verificandone la fattibilità”, il sindaco arriva dritto a un altro punto nevralgico del dibattito – dopo un attento excursus sulle vicende di Vm – : i cantieri Pnrr (e non solo). “Come primo impegno di mandato – ricorda – abbiamo intercettato 22 milioni del Pnrr. Tutti investimenti che danno respiro al territorio e che stanno già avendo, come dimostra la scuola di Alberone, una ricaduta positiva sulla comunità”.
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