C’è tempo fino al 30 aprile 2025 per sfruttare i fondi che la Regione Emilia-Romagna mette a disposizione degli imprenditori del settore del vino. L’obiettivo è quello di tagliare la spesa delle bollette.
Soldi a fondo perduto per le cantine della regione
Le informazioni essenziali: 7 milioni di euro a disposizione; soldi a fondo perduto fino al 40%, impianti fotovoltaici tra i progetti ammessi; imprese e cooperative di qualsiasi dimensione con sede in Emilia-Romagna. In ultimo, come detto, le tempistiche: i progetti devono essere presentati entro le ore 13 del 30 aprile 2025.
Progetti mirati all’efficienza
Gli interventi proposti saranno valutati sulla base di criteri specifici, tra cui quelli energetici. Il risparmio energetico, dell’intero sito produttivo o dello stabilimento oggetto dell’investimento, è perseguibile per esempio attraverso l’isolamento termico degli edifici, la razionalizzazione o la sostituzione di sistemi di riscaldamento, condizionamento e illuminazione. Il risparmio energetico va calcolato raffrontando i consumi delle nuove macchine e attrezzature introdotte, con quelli delle attrezzature dismesse, come percentuale di riduzione di consumo espressa in kWh; la soglia minima di risparmio dovrà essere del 5%.
Gli impianti fotovoltaici
I fondi della Regione Emilia-Romagna possono dare una grossa mano a chi vuol tagliare finalmente le spese energetiche. Viene infatti finanziata la realizzazione di impianti fotovoltaici che prevedono l’immissione in rete dell’energia elettrica prodotta in eccedenza, qualora non venga immediatamente consumata per la normale attività aziendale. L’impianto deve essere dimensionato in base al consumo medio annuo dello stabilimento, calcolato come media dei consumi degli ultimi tre anni.
Progetti a partire da 10mila euro
Gli investimenti ammissibili proposti dovranno essere compresi tra 10mila e 2 milioni di euro. L’aiuto si concretizza in contributi concessi in conto capitale, con un’intensità che varia a seconda della grandezza dell’impresa: è pari al 40% per le micro, piccole e medie imprese, al 20% per le imprese intermedie e 19% per le grandi Imprese. Questi contributi non saranno cumulabili con altri aiuti di Stato o altre agevolazioni, compresi i crediti di imposta.
Cosa si può finanziare
Oltre all’impianto fotovoltaico, gli interventi finanziabili riguardano investimenti materiali o immateriali in impianti di trattamento e in infrastrutture vinicole, nonché in strutture e strumenti di commercializzazione del vino diretti a migliorare il rendimento globale dell’impresa e ad aumentarne la competitività. Sono ammessi al contributo gli investimenti per la costruzione e ristrutturazione di immobili strumentali allo svolgimento dell’attività vitivinicola; l’acquisto di impianti, macchinari ed attrezzature specifici per l’attività di trasformazione o commercializzazione; gli arredi ed allestimenti finalizzati alla funzionalità di punti vendita diretta al consumatore finale; la creazione o implementazione di siti internet, finalizzati all’ e-commerce; l’acquisto di software destinati esclusivamente alla gestione delle operazioni di cantina; le spese tecniche, quali onorari di professionisti e consulenti, direttamente riconducibili agli investimenti proposti.
“Un settore che guarda al mondo”
“Il nostro settore vitivinicolo è organizzato in un sistema di filiera importante, che conferisce valore sia alla produzione agricola sia alla trasformazione agroalimentare – ha ricordato l’assessore regionale Alessio Mammi – Questi investimenti sono fondamentali per la commercializzazione e promozione dei nostri prodotti vitivinicoli, presenti in tutto il mondo, e che hanno sempre più necessità di essere diffusi, tutelati e promossi per rendere le nostre imprese sempre più competitive”.
Per tutte le informazioni sul bando, i consulenti Ubisol sono a vostra disposizione
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