Il settore Life Science si conferma il motore trainante dell’innovazione in Italia, registrando nel 2024 un record di 303,3 milioni di euro raccolti in startup e PMI innovative, con una crescita del 63% rispetto ai 185,6 milioni del 2023. Sono questi i dati emersi dalla terza edizione di LISTUP, il primo Osservatorio di ricerca dedicato all’ecosistema italiano delle imprese innovative operanti nelle scienze della vita.
Con oltre 1.600 aziende innovative attive nel settore e 359 nuove realtà nate nel 2024 (+33% rispetto all’anno precedente), il Life Science si conferma il comparto più attrattivo per investitori e venture capital. L’Osservatorio, realizzato da Indicon Società Benefit in collaborazione con Growth Capital, Italian Tech Alliance e InnovUp, e con il patrocinio di Assolombarda e IAB (Italian Angel for Biotech), ha analizzato le tendenze dell’ultimo quinquennio, evidenziando il consolidamento di un ecosistema sempre più solido e attrattivo.
Una crescita senza precedenti per le startup Life Science
Secondo i dati presentati, il secondo semestre del 2024 ha visto investimenti per 122,5 milioni di euro, segnando un’accelerazione significativa rispetto ai periodi precedenti. Questo trend riflette una crescente fiducia degli investitori in un settore che combina ricerca, tecnologia e impatti diretti sulla salute pubblica e la qualità della vita.
Alla presentazione della ricerca, tenutasi presso la sede di Assolombarda a Milano, hanno partecipato figure di spicco del settore, tra cui:
- Fabrizio Cannioto, Senior Research Analyst del Centro Studi Confindustria Dispositivi Medici,
- Francesco Cerruti, Direttore Generale di Italian Tech Alliance,
- Fabrizio Chines, Componente della Giunta di Farmindustria.
Durante l’evento è stato sottolineato come il Life Science non solo sia il settore con i maggiori investimenti in startup e PMI innovative, ma anche uno dei comparti con il più alto tasso di crescita e innovazione.
Le startup del Life Science: driver di innovazione e attrazione di capitali
Dal 2019 ad oggi, le imprese del Life Science hanno rappresentato circa l’11,4% dell’intero ecosistema italiano dell’innovazione, dimostrando la capacità di attrarre finanziamenti sia a livello nazionale che internazionale. Questa crescita è stata possibile grazie al contributo di diversi attori del sistema, tra cui Confindustria Dispositivi Medici e la Fondazione Enea Tech e Biomedical, che hanno sostenuto attivamente lo sviluppo delle startup del settore.
Le principali aree di innovazione nelle startup Life Science includono:
- Biotecnologie e terapie avanzate, con focus su farmaci innovativi e terapie geniche,
- Dispositivi medici di nuova generazione, con soluzioni digitali integrate per la diagnostica e il trattamento,
- HealthTech e Digital Health, che sfruttano AI e big data per migliorare la prevenzione e la gestione delle malattie.
Milano e la Lombardia: hub dell’innovazione nel Life Science
Il territorio lombardo si conferma il cuore pulsante dell’innovazione in ambito Life Science, ospitando un’alta concentrazione di startup, centri di ricerca e investitori specializzati. Milano, in particolare, continua a rafforzare il suo ruolo di polo di attrazione per nuove imprese, grazie alla sinergia tra università, incubatori e fondi di investimento.
Secondo gli esperti presenti alla conferenza, il futuro delle startup Life Science in Italia dipenderà dalla capacità di:
- Creare sinergie tra pubblico e privato, favorendo collaborazioni con il mondo accademico e ospedaliero,
- Sostenere l’accesso ai capitali di crescita, aumentando i fondi disponibili per il scale-up delle imprese,
- Accelerare i processi di regolamentazione e certificazione, per facilitare l’ingresso di nuovi prodotti innovativi sul mercato.
Con una pipeline di progetti in continua espansione e un flusso crescente di capitali, il Life Science si conferma un settore chiave per la crescita dell’ecosistema italiano dell’innovazione, con prospettive di ulteriore sviluppo nei prossimi anni.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link