Bonus casa, quali dati inviare al Fisco entro il 17 marzo




Francesca Secci

Giornalista

Giornalista pubblicista con esperienza in redazioni rilevanti, è specializzata in economia, finanza e geopolitica.


Pubblicato: 15 Marzo 2025 13:00

Marzo 2025 promette di essere una corsa a ostacoli tra moduli e scadenze, una sorta di gara di sopravvivenza fiscale per contribuenti, amministratori condominiali e intermediari abilitati.

Tra Certificazione Unica, comunicazioni per il Bonus casa e adempimenti Iva, marzo appare denso di obblighi fiscali da gestire con precisione e puntualità. Stavolta, più che mai, evitare penalità e brutte sorprese fiscali significa tenere occhi aperti e agenda pronta.

Scadenze fiscali casa importanti entro il 17 marzo 2025

Prima di farsi inghiottire dai labirinti burocratici, ecco un rapido anticipo delle scadenze fiscali da segnare subito in rosso e da pagare entro il 17 marzo 2025:

  • comunicazione bonus edilizi. Entro il 17 marzo 2025, beneficiari delle detrazioni fiscali per interventi edilizi, amministratori di condominio e intermediari abilitati devono comunicare all’Agenzia delle Entrate l’opzione di cessione del credito o sconto in fattura per le spese sostenute nel 2024;
  • altri adempimenti fiscali. A causa della coincidenza con la domenica, alcune scadenze del 16 marzo slittano al giorno successivo. Tra queste:
    • certificazione Unica: invio dati relativi a redditi da lavoro dipendente, autonomo e pensionistico;
    • versamenti Iva mensili: versamento dell’imposta relativa a febbraio;
    • adempimenti per i condomini: versamento delle ritenute sui corrispettivi pagati per appalti, opere o servizi;
    • saldo Iva 2024: pagamento dell’imposta dovuta per l’anno precedente.

Modalità di invio della comunicazione Bonus edilizi

La comunicazione, rigorosamente online, passa per il portale dell’Agenzia delle Entrate, dove il software aggiornato promette di semplificare (almeno sulla carta) l’invio della documentazione. A occuparsi dell’invio sono direttamente i beneficiari delle detrazioni, gli amministratori condominiali o i professionisti incaricati.

Il mancato rispetto della scadenza del 17 marzo 2025 comporta la decadenza definitiva dell’opzione, senza possibilità di ricorrere alla remissione in bonis, istituto abolito dal DL 39/2024.

Dettagli sulle detrazioni fiscali per interventi edilizi

Le detrazioni per interventi di recupero edilizio comprendono:

  • Bonus Ristrutturazioni: riconosce una detrazione per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo. Per il 2025, la detrazione ammonta al 36%, elevabile al 50% per la prima casa, su una spesa massima di 96.000 euro, ripartita in dieci quote annuali;
  • Ecobonus: sostiene interventi finalizzati all’efficienza energetica, privilegiando l’uso di tecnologie sostenibili. Nel 2025, la detrazione prevista è del 36%, elevata al 50% per abitazioni principali, con ripartizione decennale;
  • Sismabonus: premia chi investe in sicurezza antisismica, anche nei centri storici. Nel 2025 prevede una detrazione del 36%, incrementata al 50% per le prime abitazioni, con un tetto massimo di spesa di 96.000 euro e detrazione suddivisa in cinque anni.
  • Superbonus: riservato a specifici interventi di miglioramento energetico e antisismico, con detrazione del 65% in dieci anni. È fruibile esclusivamente per interventi avviati da condomini, edifici fino a quattro unità e ONLUS prima del 15 ottobre 2024;
  • Bonus Barriere Architettoniche: offre il 75% di detrazione per interventi che eliminano le barriere architettoniche, fino a un massimo di 50.000 euro, suddiviso in cinque quote annuali.





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