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+0,4%. Vale 4,5 miliardi di euro


Nel 2024 le esportazioni nella provincia di Forlì-Cesena ammontano a 4,5 miliardi di euro, con un lieve incremento, rispetto al 2023, dello 0,4%. Le importazioni sono di 2,2 miliardi di euro, con un aumento del 9,6%. Positivo il saldo commerciale nell’anno: +2,2 miliardi di euro (ma -7,4% rispetto al 2023). Questi i dati Istat elaborati dall’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna.

“Le nostre imprese devono contare su strategie di internazionalizzazione adeguate, e su un sostegno concreto per affrontare le sfide dei mercati globali – spiega il presidente Carlo Battistini –. Per questo abbiamo realizzato, con il supporto di ’Nomisma’, un’indagine rivolta alle imprese manifatturiere per pianificare le iniziative di formazione, consulenza e supporto operativo. I risultati saranno presentati l’8 maggio, con la condivisione degli indirizzi strategici per sostenere le aziende del territorio, di fronte a sfide sempre più complesse”.

In Emilia-Romagna sono tre le province che registrano una crescita: Piacenza, Parma e appunto Forlì-Cesena. Nell’export, gli aumenti riguardano agricoltura (+12,1%), alimentari (+11,3%), bevande (8,7%) e articoli sportivi (+8,9%). In crescita anche mezzi di trasporto (9,8%), e imbarcazioni (+2,7%). Variazione positiva nelle esportazioni degli autoveicoli, che, nonostante la bassa incidenza (5,4% del comparto, 0,5% del totale dell’export), fanno rilevare un forte incremento (+197,5%). In diminuzione, invece, macchinari (-3,4%) e apparecchi meccanici (-16,7%), prodotti in metallo (-6,2%), mobili (-1,1%) e apparecchi elettrici (-7,3%). Segno negativo (-3,3%) per articoli in gomma e materie plastiche, e -22,2% le calzature.

I primi Paesi di destinazione delle esportazioni sono Francia (15,3% del totale), Germania (11,6%), Stati Uniti (6,6%), Spagna (5,9%), Regno Unito (4,2%), Paesi Bassi (4%) e Polonia (3,8%). Di questi, sono in crescita annua Francia (+1,1%), Germania (+0,7%), Spagna (+9,1%), Regno Unito (+2,2%) e Paesi Bassi (+3,7%), e in flessione Stati Uniti (-12,2%) e Polonia (-7,3%).

Gianni Bonali



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