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“Riteniamo che i Fondi di coesione debbano essere lasciati esclusivamente per ridurre le disparità economiche tra le Regioni italiane e quindi non ci avverremo di questo strumento per finanziare le spese della difesa. Sosteniamo invece la possibilità di introdurre strumenti comuni europei che possano servire a finanziare lo sviluppo dell’industria della difesa a partire, ad esempio, dal meccanismo di garanzie europee per investimenti privati che è stato proposto non a caso dall’Italia all’Ecofin dello scorso 11 marzo”. Lo ha detto il ministro per gli Affari europei, le Politiche di coesione e il Pnrr, Tommaso Foti, intervistato a “Caffè Europa”, su Rai Radio 1.
Per Foti “la libertà manifestare è un valore. Ritengo però che la manifestazione di oggi non sia né risolutiva, né propositiva. Il problema del rilancio dell’Europa è legato al fatto che la stessa dovrebbe occuparsi più della competitività delle imprese e degli alti costi dell’energia piuttosto che del diametro dei piselli”. “L’Europa – ha proseguito il ministro – deve occuparsi meno di produrre Gazzette ufficiali con normative che ormai raggiungono oltre 400 chilometri di lunghezza e deve calarsi di più nella realtà di tutti i giorni dei cittadini europei”.
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