Le contraddizioni della Commissione UE sulla sostenibilità aziendale.


Il pacchetto omnibus di semplificazione presentato dalla Commissione europea ha sollevato interrogativi sulle incongruenze nella regolamentazione della sostenibilità aziendale. L’iniziativa, promossa dalla Presidente Ursula von der Leyen, punta, infatti, a ridurre gli oneri burocratici per le imprese dopo le rigidità normative introdotte nella scorsa legislatura.

Il dibattito sulla sostenibilità aziendale, aspetto evidente, si inserisce in un contesto più ampio di bilanciamento tra obiettivi ambientali e tutela della competitività economica.

Tra le principali modifiche spiccano l’esclusione dell’80% delle imprese dagli obblighi della direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità, l’esenzione del 90% delle aziende dal meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere e una revisione della direttiva sul dovere di diligenza per le grandi aziende. Questi interventi, se da un lato alleggeriscono il peso normativo, dall’altro evidenziano un ripensamento delle strategie europee in materia di sostenibilità e competitività.

Interevenendo sul tema, l’eurodeputata Isabella Tovaglieri, ha presentato un’interrogazione parlamentare per chiedere alla Commissione chiarimenti sulle modalità di valutazione d’impatto e di consultazione con le parti interessate, per garantire un’analisi più accurata degli effetti della regolamentazione sulla competitività delle imprese europee. Inoltre, l’esponente del gruppo dei Patrioti per l’Europa ha chiesto all’Esecutivo von der Leyen di quantificare i costi già sostenuti dalle aziende per adeguarsi alle normative ora semplificate e se prevede misure di compensazione per tali spese.

foto Geneviève Engel Copyright: © European Union 2022 – Source : EP



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