Meloni: Rearm nome fuorviante, difesa non solo acquisto armi
«Ritengo che ReArm europe sia un nome fuorviante per i cittadini perché siamo chiamati a rafforzare le nostre capacità difensive ma oggi questo non significa acquistare banalmente armamenti» ma innanzitutto «semmai produrli» e ancora «rispetto al semplice potenziamento degli arsenali» anche «operatività, servizi essenziali, infrastrutture energetiche, catene di approvvigionamento: tutte cose che non si fanno semplicemente con le armi. Senza questo approccio non c’è difesa». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante le comunicazioni in vista del Consiglio europeo in Aula al Senato.
Meloni: con articolo 5 Nato entrata in guerra non automatica
«Vista la confusione che si è fatta anche su questo, ricordo che i termini dell’articolo 5 del Trattato Nato non prevedono, come si dice, l’automatica entrata in guerra in caso di aggressione di uno Stato membro. Prevedono l’assistenza alla nazione aggredita con l’azione che si reputa più necessaria. Il ricorso all’uso della forza è una delle opzioni possibili, ma non è l’unica opzione possibile». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, ribadendo la proposta di estendere le garanzie di sicurezza all’Ucraina. «Il meccanismo che immaginiamo non sarebbe ovviamente a senso unico – ha aggiunto -, ma permetterebbe alle nazioni che intendono sottoscrivere le garanzie di poter contare anche sull’Ucraina in chiave difensiva, e oggi l’Ucraina possiede uno degli eserciti più solidi dell’intero continente».
Meloni: per difesa nemmeno un euro dei Fondi coesione
«Approfitto per annunciare che l’Italia non intende distogliere un solo euro dai Fondi di coesione per la difesa e su questo siamo tutti d’accordo». Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo, parlando del Rearm Ue. Meloni ha ricordato che gli 800 miliardi del Piano «non sono né risorse tolte da altri capi di spesa ne risorse aggiuntive europee» e che «l’Italia si è opposta a che una quota dei Fondi di coesione venisse automaticamente spostata sulla difesa ed è una battaglia che abbiamo vinto».
Meloni: truppe italiane in Ucraina mai all’ordine del giorno
«Di fronte a proposte che rispettiamo ma non ci convincono, sempre ringraziando chi in questa fase si prende la responsabilità di fare delle proposte, sarò chiara di fronte a quest’Aula: l’invio di truppe italiane in Ucraina è un tema che non è mai stato all’ordine del giorno, così come riteniamo che l’invio di truppe europee, proposto in prima battuta da Regno Unito e Francia sia un’opzione molto complessa, rischiosa e poco efficace». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: non c’è sicurezza staccando Ue dagli Usa
«È un banale dato di realtà che non è possibile immaginare una garanzia di sicurezza duratura dividendo l’Europa e gli Stati Uniti. È giusto che l’Europa si attrezzi per fare la sua parte – ha aggiunto – ma ingenuo pensare possa fare da sola fuori dalla cornice» della Nato. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l’informativa in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.
Ucraina, Meloni: sosteniamo sforzi di Trump per pace
Nel conflitto tra Russia e Ucraina «è lo stallo sul campo che oggi può portare ai negoziati della pace e penso si debba rivendicare con orgoglio il sostegno compatto e determinato al popolo ucraino. Dunque salutiamo positivamente questa fase e sosteniamo lo sforzo avviato dal presidente Trump». Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo
Meloni: sostegno a popolo ucraino mai stato in discussione
«Ho sentito molte ricostruzioni e vorrei ribadire alcuni punti fermi: il primo è la ferma e totale condanna della brutale aggressione all’Ucraina e il sostegno al popolo ucraino che non è mai stato in discussione». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l’informativa in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: determinati al fianco di Mattarella a ogni attacco
«Con la stessa determinazione voglio dire che siamo al fianco del presidente della Repubblica Sergio Mattarella ogni qual volta che viene attaccato per la sola ragione di aver ricordato chi sono gli aggressori e chi gli aggrediti». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, dopo aver ribadito che il sostegno dell’Italia all’Ucraina è rimasto «immutato».
Meloni: auguri al Papa, mai mancata sua forza e guida
«Mi sento di rivolgere un affettuoso saluto al Santo Padre che mai ha fatto mancare la sua forza e sua guida.
Il mio augurio, e interpreto il sentimento di quest’Aula, e sono sicura di tutto il popolo italiano, di poterlo vedere prima possibile ristabilito del tutto». LO afferma la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo. Alle sue parole è seguito un appaluso dell’Aula con i parlamentari in piedi.
Meloni: grande preoccupazione per ripresa ostilità a Gaza
«Seguiamo con grande preoccupazione la ripresa dei combattimenti a Gaza, che mette a repentaglio gli obiettivi ai quali tutti lavoriamo, il rilascio di tutti gli ostaggi e una fine permanente delle ostilità, così come il ripristino di buna piena assistenza umanitaria nella Striscia». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Meloni: su dazi evitare guerra commerciale con Usa, cercare intesa con pragmatismo
Per quanto riguarda i dazi, il quadro internazionale «è complesso e in costante evoluzione, tenuto conto che gli Stati Uniti hanno attivato misure simili anche nei confronti di altre Nazioni, ma io sono convinta che si debba continuare a lavorare, con concretezza e pragmatismo, per trovare un possibile terreno d’intesa e scongiurare una “guerra commerciale” che non avvantaggerebbe nessuno, né gli Stati Uniti né l’Europa». Così la premier Giorgia Meloni, intervenendo al Senato per le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo di Bruxelles del 20 e 21 marzo. «E credo che non sia saggio cadere nella tentazione delle rappresaglie che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono», ha messo in guardia la presidente del Consiglio. «Se è vero che i dazi imposti sulle merci extra Ue possono teoricamente favorire la produzione interna, in un contesto fortemente interconnesso come quello delle economie europea e statunitense – ha sottolineato Meloni – il quadro si complica».
Meloni: con rappresaglie sui dazi tutti perdono
«Sono convinta che si debba continuare a lavorare con concretezza e pragmatismo, per trovare un possibile terreno di intesa e scongiurare una guerra commerciale che non avvantaggerebbe nessuno, né Stati Uniti né Europa. Credo non sia saggio cadere nella tentazione delle rappresaglie, che diventano un circolo vizioso nel quale tutti perdono». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
Melo: Europa non sia soffocata dalle sue stesse regole
«Se l’Europa pensa di sopravvivere pretendendo una iper-regolamentazione» allora «semplicemente non sopravviverà”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni durante l’informativa in Aula al Senato in vista del Consiglio europeo e parlando della questione della competitività. “È la politica – ha aggiunto – che deve tracciare la rotta. Faremo di tutto perchè l’europa non sia soffocata dalle sue stesse regole».
Meloni: politica industriale Ue non sia Green Deal con nome nuovo
«Intendiamo impedire che il Green Industrial Deal si trasformi in un nuovo Green Deal con un nome diverso». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che «la prima azione non può non riguardare settore dell’auto. Insieme alla Repubblica Ceca abbiamo depositato un documento di lavoro oggi sostenuto da numerosi stati membri».
Meloni: politica industriale Ue non sia Green Deal con nome nuovo
«Intendiamo impedire che il Green Industrial Deal si trasformi in un nuovo Green Deal con un nome diverso». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando che «la prima azione non può non riguardare settore dell’auto. Insieme alla Repubblica Ceca abbiamo depositato un documento di lavoro oggi sostenuto da numerosi stati membri».
Meloni: vincere sfida competizione e non essere gregari
«È importante che questo Consiglio segni passi avanti concreti per vincere la sfida della competizione e non condannarci a essere gregari». Così la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni al Senato, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Meloni: decarbonizzazione sia sostenibile per imprese e cittadini
«L’obiettivo deve essere assicurare un percorso di decarbonizzazione sostenibile per le nostre imprese e i nostri cittadini per risolvere il divario e ridurre le nostre troppe e troppo pericolose dipendenze strategiche». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo, sottolineando la necessità di rinunciare «agli eccessi ideologici che abbiamo purtroppo visto in passato»
Meloni: momento complesso e decisivo per destino dell’Occidente
«Ci troviamo alla vigilia di un Consiglio europeo che cade in un momento estremamente complesso per le vicende globali, e allo stesso tempo decisivo per il destino dell’Italia, dell’Europa dell’Occidente». Lo ha detto la premier Giorgia Meloni nelle comunicazioni in Senato in vista del Consiglio europeo.
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