23 Marzo 2025
Autovelox omologati di ufficio: multe, stop ai ricorsi e comuni a rischio


La norma riconosce a tutti i dispositivi approvati dal 13 agosto 2017 la omologazione d’ufficio che mette fine a qualsiasi contestazione sulle multe: tutti gli altri rilevatori però dovranno essere spenti

Sette articoli in tutto che vogliono riordinare l’utilizzo degli autovelox in Italia, risolvendo una evidente dimenticanza del nuovo Codice della strada capace di generare negli ultimi mesi una quantità enorme di ricorsi. Il decreto attuativo voluto dal ministero dei trasporti e delle infrastrutture contiene un dettagliato allegato tecnico che specifica le caratteristiche e le procedure di omologazione, taratura e verifica dei dispositivi e sistemi per l’accertamento delle violazioni dei limiti massimi di velocità ai sensi dell’art. 142 del Codice della Strada. Ma è ancora più importante quanto previsto dall’articolo sulle disposizioni transitorie: “I dispositivi o sistemi approvati secondo quanto previsto dal decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti del 13 giugno 2017, n. 282, essendo conformi alle disposizioni dell’allegato tecnico, sono da ritenersi omologati d’ufficio”. Tecnicamente, questa frase segna la parola fine ad un periodo di facili ricorsi, legittimati dalla stessa Corte di Cassazione, che nella sentenza n°10505 del 2024 ha ribadito come approvazione e omologazione siano procedimenti distinti e che il secondo vada considerato indispensabile per garantire il funzionamento corretto dello strumento, dunque la validità legale delle multe. Tutti gli autovelox approvati dal 13 agosto 2017 in poi, e dunque realizzati in modo conforme agli standard previsti, sono ora automaticamente installabili senza ulteriori passaggi, ma soprattutto al riparo da contestazioni. Ben diverso l’effetto del decreto sui dispositivi che risalgono ad una data precedente.

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Rischio caos

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Secondo quanto risulta al Corriere della Sera e all’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale, sarebbero solamente 12 i sistemi autovelox già omologati d’ufficio su un totale di oltre 100 modelli diversi di macchinario correntemente utilizzati sul territorio italiano. Che andranno spenti fino al superamento di un nuovo esame tecnico, questo il punto. “Tutti gli altri dispostivi dovranno seguire una procedura tassativa che prevede la disattivazione” specifica il decreto attuativo, che diventerà operativo dal prossimo luglio e porterà dunque una possibile situazione di caos per i Comuni: le multe emesse su segnalazione degli apparecchi approvati prima del 13 agosto 2017 sarebbero annullate in modo piuttosto veloce ed evidente proprio a seguito del decreto.



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