
Il bonus nido 2025 parte a metà: l’INPS ha pubblicato l’attesa circolare con le istruzioni ma ancora non è possibile fare domanda per ottenere il contributo
Le famiglie che intendono beneficiare del bonus nido devono aspettare ancora prima di avere il via libera all’invio della domanda per i contributi.
Con parecchio ritardo rispetto all’anno scorso, l’INPS ha pubblicato la tanto attesa circolare con le istruzioni operative, ma la data di apertura della piattaforma sarà comunicata con un apposito messaggio che l’Istituto assicura “arriverà a breve”.
Buone notizie invece per le aziende che hanno avviato programmi di assunzione in prospettiva di beneficiare del bonus giovani previsto dal decreto Coesione. La Ministra Calderone ha confermato che saranno agevolate anche le assunzioni dal 1° settembre 2024, che sembrava dovessero restare escluse.
Con la pubblicazione del modello Redditi si aggiunge l’ultimo tassello per la trasmissione della dichiarazione dei redditi e parte ufficialmente la nuova stagione.
Bonus nido 2025: pronte le istruzioni ma domande ancora bloccate
L’anno scorso le domande per il bonus nido sono partite a fine febbraio, quest’anno, invece, si attende ancora il via libera da parte dell’INPS e il ritardo continua ad accumularsi.
Il 20 marzo l’Istituto ha pubblicato l’attesa circolare con le istruzioni operative, nella quale però non è fornita la data di apertura della piattaforma, per la quale si rimanda ad un prossimo messaggio.
Ci sarà ancora da aspettare, dunque, prima di poter procedere con la domanda per i contributi, ma considerata la pubblicazione delle istruzioni il via libera non dovrebbe tardare. Arriverà probabilmente in settimana.
La domanda dovrà essere presentata con la relativa documentazione, esclusivamente in modalità telematica, dal sito INPS o presso i patronati.
Il bonus, ricordiamo, è la prestazione a sostegno della genitorialità che indennizza parte delle spese sostenute per le rette dell’asilo e per il pagamento di forme di assistenza domiciliare, fino ai tre anni, in caso di gravi patologie croniche.
Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025 le famiglie possono ottenere fino a 3.600 euro sulla base del valore ISEE del nucleo.
Bambini nati prima del 1° gennaio 2024
Valore del bonus asilo nido 2025 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.000 euro | Fino a 25.000 euro | 272,73 euro per 11 mensilità |
2.500 euro | Da 25.001 a 40.000 euro | 227,27 per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 o senza ISEE | 136,37 euro per 11 mensilità |
Bambini nati dal 1° gennaio 2024
Valore del bonus asilo nido 2025 | ISEE minorenni | Importo mensile |
---|---|---|
3.600 euro | Non superiore a 40.000 euro | 327,27 euro per 11 mensilità |
1.500 euro | Da 40.001 o senza ISEE | 136,30 euro per 11 mensilità |
Sempre per effetto delle novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, quest’anno è prevista l’esclusione delle somme ricevute a titolo di assegno unico per i figli carico dal calcolo dell’ISEE.
Bonus giovani under 35: le assunzioni già effettuate saranno agevolate
In settimana si è tornati a parlare del bonus assunzione giovani under 35, con la questione relativa ai contratti attivati dal 1° settembre 2024 che sembra avviarsi verso una conclusione positiva per le parti interessate.
La Ministra del Lavoro, Marina Calderone, infatti, intervenuta sulla web tv dei Consulenti del lavoro ha confermato che le assunzioni già effettuate dallo scorso settembre e prima che arrivasse l’autorizzazione della Commissione UE saranno agevolate, proprio come stabilito dal decreto Coesione.
La questione, ricordiamo, è nata proprio perché il decreto attuativo della misura, pubblicato e poi ritirato dopo qualche giorno, specificava nero su bianco che a poter beneficare dell’esonero contributivo potevano essere solamente le assunzioni effettuate dopo l’autorizzazione UE e dopo l’invio della domanda all’INPS (che ancora ad oggi non si può inviare). Questa formulazione escludeva di fatto tutte le assunzioni di giovani già effettuate.
Si attende quindi ora la pubblicazione del nuovo decreto, e la successiva pubblicazione della circolare INPS con le indicazioni per la presentazione delle domande.
Dichiarazione dei redditi 2025: tutto pronto per la nuova stagione
Con il provvedimento del 17 marzo l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione la versione definitiva del modello Redditi PF 2025, relativo al periodo d’imposta 2024 e che deve essere utilizzato dalle persone fisiche, partite IVA e contribuenti che non possono, o scelgono di non utilizzare, il modello 730.
Con la messa a disposizione del modello si aggiunge l’ultimo tassello per la trasmissione della dichiarazione dei redditi dando il via alla nuova stagione dichiarativa.
Per quanto riguarda le date da segnare in calendario, la prima è quella del 30 aprile, a partire dalla quale l’Agenzia delle Entrate metterà a disposizione la dichiarazione dei redditi precompilata, sia il modello 730 che il modello Redditi.
Per i titolari di redditi dichiarabili con il modello 730, la scadenza per l’invio è fissata al 30 settembre, mentre la dichiarazione con il modello Redditi PF può essere trasmessa entro il 31 ottobre.
Dall’INPS le istruzioni per il bonus anziani da 850 ero mensili
In settimana dall’INPS sono arrivate novità anche per quel che riguarda il bonus anziani, la nuova prestazione universale per gli anziani non autosufficienti con più di 80 anni, l’accompagnamento e un ISEE non superiore a 6.000 euro.
Il decreto attuativo della misura è stato firmato ed è in corso di pubblicazione, a breve quindi sarà possibile fare domanda per ottenerlo. Nel mentre l’INPS ha fornito ulteriori istruzioni operative.
La prestazione, dal valore di 850 euro mensili, ha l’obiettivo di sostenere le spese contrattuali per l’assunzione di badanti e per quelle di cura e assistenza.
L’assegno prevede una quota fissa, corrispondente all’indennità di accompagnamento, e una quota integrativa, del valore appunto di 850 euro.
Quest’ultima può essere utilizzata esclusivamente per determinate spese:
- pagare gli assistenti domiciliari regolarmente contrattualizzati.
- acquistare servizi di assistenza non sanitaria da imprese qualificate.
Queste due modalità di spesa sono alternative tra loro e non possono essere utilizzate contemporaneamente nello stesso mese.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link