
Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) con il decreto direttoriale dell’11 marzo 2025 ha definito le modalità e i termini per la presentazione delle domande di agevolazione per la realizzazione di programmi di sviluppo volti ad incrementare e a sostenere la competitività e resilienza delle catene di approvvigionamento strategico, tra cui il settore dell’automotive, mediante lo strumento dei Contratti di sviluppo.
La gestione della misura è affidata a Invitalia Spa, sulla cui piattaforma le aziende potranno presentare domanda telematica, a partire dall’8 aprile 2025 e fino al 10 giugno 2025.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.
La dotazione finanziaria ammonta a ben 500 milioni di euro, di cui il 40% destinato a progetti da realizzare nelle seguenti regioni meno sviluppate, quali Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Obiettivi e caratteristiche dei progetti di investimento
Possono partecipare le imprese di qualsiasi dimensione, operanti sull’intero territorio nazionale, con l’interesse di realizzare programmi di sviluppo industriale, includendo eventualmente progetti di ricerca, sviluppo e innovazione e di sviluppo per la tutela ambientale.
Nello specifico i beneficiari potranno essere rappresentati da:
- più aziende appartenenti alla stessa filiera produttiva;
- da una singola impresa, a condizione che il programma di sviluppo presenti forti elementi di integrazione con la filiera di appartenenza.
La misura ha come obiettivo quello di finanziare investimenti privati indirizzati a rafforzare le seguenti filiere strategiche:
- agroindustria;
- design, moda e arredo;
- sistema casa;
- metallurgia e siderurgia;
- meccanica strumentale, elettronica e ottica;
- automotive;
- treni, navi, aerei e industria aerospaziale;
- chimica;
- farmaceutica.
Sono ammissibili i progetti d’investimento concernenti le attività di logistica e di packaging facenti parte della filiera strategica di appartenenza.
Tali programmi devono:
- essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione;
- prevedere spese ammissibili non inferiori a 20 milioni di euro;
- essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (con eventuale proroga non superiore a 18 mesi);
- rispettare il divieto del doppio finanziamento.
- rispettare il principio del DNSH.
Tra le spese ammissibili: suolo aziendale (max 10%), opere murarie (max 40%), macchinari, impianti e attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze,consulenze (4% solo PMI)
Il regime agevolativo
Le agevolazioni saranno concesse nelle seguenti forme:
- finanziamento agevolato;
- contributo in conto interessi;
- contributo in conto impianti;
- contributo diretto alla spesa;
nei limiti delle intensità massime di aiuto previste nei Titoli II, III e IV del decreto ministeriale 9 dicembre 2014.
Procedura valutativa
L’ammissione delle domande avverrà attraverso una procedura valutativa a graduatoria, basata su precisi criteri, tra cui:
- l’innovatività del programma di sviluppo, con la valorizzazione delle spese in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, individuati dagli allegati A e B della legge 11 dicembre 2016, n. 232;
- l’impatto occupazionale connesso al programma realizzato, con particolare riguardo all’impiego di personale in possesso di laure in discipline di ambito tecnico o scientifico;
- il coinvolgimento di piccole e medie imprese nel programma di sviluppo.
Il punteggio complessivamente ottenuto potrà essere incrementato fino al 15% nel caso in cui l’impresa sia in possesso:
- del rating di legalità;
- di almeno una certificazione ambientale (EMAS, ISO 140001, ISO 50001);
- della certificazione della parità di genere.
Per eventuali chiarimenti o informazioni non esitare a contattare il team di Open Group Italia!
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