
Riceviamo e pubblichiamo – “Un colpo inaccettabile alle famiglie e alle imprese umbre. La decisione della Giunta Regionale di centrosinistra di aumentare le imposte regionali IRPEF, IRAP e Bollo Auto per coprire un presunto debito sanitario di 243 milioni di euro è un atto irresponsabile e privo di alcuna giustificazione contabile. In questi giorni abbiamo assistito ad un colpo di teatro, con cifre che venivano sparate e poi modificate solo per giustificare l’attuale delibera di aumento imposte. Un’operazione che danneggia cittadini e aziende solo per coprire scelte politiche discutibili”. Così la responsabile del Dipartimento Economia della Lega in Umbria, Paola Fioroni.
“Durante i cinque anni di amministrazione di centrodestra – prosegue Fioroni – abbiamo ereditato dossier pesantissimi e un bilancio complicato, che con responsabilità e competenza abbiamo faticosamente ricostruito ed efficientato. Abbiamo trovato una sanità in ginocchio: ospedali in passivo, mobilità passiva e spesa farmaceutica fuori controllo e un buco strutturale di 40 milioni di euro, che il centrosinistra ripianava con poste straordinarie sottratte agli umbri per curarsi. Eppure, senza aumentare le tasse, abbiamo gestito il bilancio con responsabilità, proteggendo famiglie e imprese già provate dalla pandemia e dal caro energia causato dalla guerra in Ucraina.
Abbiamo finanziato sostegni per le famiglie per un totale di 30 milioni di euro, trasformando questi aiuti in interventi strutturali attraverso una legge regionale che oggi la sinistra si rifiuta di rispettare, sostenendo di non trovare le risorse. Eppure, quando si tratta di aumentare le tasse, le risorse si trovano eccome!
Oggi, invece – spiega l’esponente leghista – la Giunta di centrosinistra, che a parole si è sempre dichiarata a favore delle famiglie e delle imprese, scarica sugli umbri il peso di una gestione finanziaria opaca. Non c’è alcun documento contabile che giustifichi questo debito sanitario, nessuna spiegazione trasparente sulle reali necessità di questa manovra fiscale. Aumenti di imposte come questi significano meno soldi in tasca ai cittadini, meno investimenti per le imprese e un freno alla ripresa economica della regione. Un danno incalcolabile per l’economia umbra, per i fragili, i più a rischio, aggravato dalla mancanza di un piano concreto di rilancio e di efficientamento della spesa pubblica.
Ci chiediamo se la sinistra abbia ancora capito come si amministra: alzare le tasse è la soluzione più semplice e dannosa – conclude Fioroni – La nostra Regione ha bisogno di sviluppo, non di nuove tasse imposte senza criterio ed efficienza indiscriminatamente senza calcolare i reali pesi familiari colpendo così anche le persone vulnerabili”.
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