Le aziende statunitensi temono reazioni ai dazi di Trump

Beyond Meat, un produttore di sostituti per la carne a base vegetale, ha recentemente avvertito che essere un’azienda americana potrebbe danneggiarla nelle vendite in un contesto di reazioni internazionali contro i dazi del presidente Donald Trump.

All’inizio del mese, l’azienda di El Segundo, in California, ha presentato alla Sec il rapporto annuale 10-K, che comprendeva una sezione sui fattori di rischio.

Nei documenti normativi, tali sezioni costituiscono spesso un ampio elenco, dove sono riportati fattori più probabili di altri. Beyond Meat ha segnalato i possibili rischi associati a epidemie, disastri naturali, condizioni meteorologiche avverse, conflitti civili, guerre, attività terroristiche e altre tensioni geopolitiche.

Il documento menziona anche i dazi di Trump e le ritorsioni da parte dei partner commerciali degli Stati Uniti come il Canada, affermando che l’azienda potrebbe essere costretta ad aumentare i prezzi, a incrementare i livelli delle scorte o a trovare nuove fonti di approvvigionamento per i prodotti importati.

“Non c’è alcuna garanzia che saremo in grado di trasferire qualsiasi aumento dei costi ai nostri clienti, e/o noi potremmo perdere clienti in Paesi come il Canada a causa del sentimento antiamericano, e tutto ciò potrebbe incidere materialmente sui nostri ricavi, sul margine lordo e sui risultati delle operazioni”, ha avvertito Beyond Meat.

Eventuali guerre commerciali caratterizzate da politiche di “buy national” o altre forme di ritorsione contro i dazi statunitensi potrebbero danneggiare le catene di approvvigionamento, i prezzi, la domanda e i mercati dell’azienda, ha aggiunto il documento.

Per esempio, Beyond Meat acquista le proteine dei piselli prevalentemente dal Canada e produce alcuni dei suoi prodotti lì.

“Non siamo in grado di prevedere le future politiche e normative commerciali negli Stati Uniti e in altri Paesi, i termini di eventuali accordi o trattati commerciali rinegoziati o le tariffe e il loro impatto sulla nostra attività. Una guerra commerciale potrebbe avere un effetto negativo significativo sul commercio e sull’economia mondiale”, ha dichiarato l’azienda, sottolineando che l’incertezza sulla politica commerciale può anche avere un impatto sulla fiducia e sulla spesa dei consumatori.

L’azienda non ha risposto immediatamente a una richiesta di ulteriori commenti.

A dire il vero, le vendite di Beyond Meat avevano subito un crollo prima del ritorno di Trump alla Casa Bianca, quando la domanda di sostituti della carne era diminuita in generale.

Ma di recente le vendite hanno iniziato ad invertire la rotta. I ricavi del quarto trimestre sono aumentati del 4% a 76,7 milioni di dollari, segnando il secondo trimestre consecutivo di crescita annuale, ha dichiarato il mese scorso l’azienda.

Tuttavia, il contraccolpo contro i prodotti statunitensi è reale, dagli alcolici alle armi all’avanguardia. I canadesi stanno ritirando dagli scaffali le bottiglie di liquore americano e le vendite delle auto Tesla stanno crollando in Europa, mentre l’amministratore delegato Elon Musk si intromette nelle elezioni nazionali e si associa sempre più strettamente alle politiche di Trump.

Anche il caccia stealth F-35 non è immune. Gli alleati della Nato, Canada e Portogallo, stanno ripensando all’acquisto del caccia dagli Stati Uniti e stanno valutando le alternative europee.

L’articolo originale è stato pubblicato su Fortune.com