26 Marzo 2025
Il 2025 è l’anno delle cooperative: protagoniste dello sviluppo sostenibile



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«Le cooperative costruiscono un mondo migliore». È questo lo slogan che accompagna l’Anno internazionale delle Cooperative 2025, voluto dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Succede per la seconda volta, dopo l’analoga iniziativa del 2012. «Un riconoscimento importante, che ci permette, legandoci ad una celebrazione globale, di raccontare cosa è la cooperazione a livello locale», spiega Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Insubria. (foto sopra)
Con 377 cooperative aderenti, distribuite tra le province di Como e di Varese, Confcooperative è la più grande associazione cooperativa del territorio. Se entriamo nel merito dei dati, aggiornati al 2024, le nostre imprese hanno quasi 35mila soci e oltre 11mila occupati, in media 30 per cooperativa. Il valore della produzione sfiora i 400milioni di euro, con una crescita rispetto al periodo Covid di oltre il 35%.

UN SETTORE STRATEGICO
Sono dati che testimoniano centralità e strategicità di un settore economico troppo spesso considerato marginale. Ma che, invece, è sempre più fondamentale: oltre che nei numeri anche (e soprattutto) nella capacità di supportare ambiti delle nostre comunità, in cui l’approccio mutualistico e solidaristico è condizione necessaria per uno sviluppo equo e sostenibile. «Le cooperative – prosegue Frangi – sono forme economiche moderne e attuali. L’opposto di una visione, purtroppo troppo diffusa nell’opinione pubblica e nei decisori, che vorrebbe relegarle nel passato, una sorta di reperto archeologico del nostro sistema economico. O di coloro che le vorrebbero confinate nella marginalità dell’economia. Utili solo in quei settori o ambiti a cui l’impresa di capitali non è interessata oppure è necessario costruire risposte ai fallimenti del mercato».

DALLA SOLIDARIETÀ ALLE BCC
A dimostrare l’ampiezza degli “ambiti di lavoro” delle cooperative ci sono i settori in cui operano. Sempre i dati del 2024, la maggior parte delle cooperative insubriche (province di Como e di Varese) sono attive nel campo della solidarietà (202) e dell’utenza (78). Numeri più contenuti per lavoro e servizi (35), habitat (25), cultura, turismo e sport (18). Sette sono le cooperative aderenti nel settore dell’agricoltura e della pesca. Ancora meno (3), ma ovviamente con volumi di affari consistenti e con ruolo decisivo per l’intero tessuto economico della provincia sono le 3 Banche di credito cooperativo (i cui dati però non vengono considerati nelle statistiche riportate): le uniche banche di proprietà della comunità locale.
«Ancora una volta una istituzione sovranazionale così importante come l’ONU – dice Frangi – riconosce il contributo fondamentale delle cooperative allo sviluppo sociale ed economico e invita a celebrarlo e potenziarlo ulteriormente. Richiama il loro essere una soluzione originale cruciale e decisiva per affrontare le sfide globali ambientali e sociali del nostro tempo e per realizzare effettivamente gli Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG) definiti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite».

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AUMENTANO SOCI, ADDETTI E VALORE DELLA PRODUZIONE
Una consapevolezza che si deve confrontare con la difficoltà a far nascere nuove imprese cooperative. Il confronto sul 2014 dice per esempio che il numero è lievemente diminuito (erano 400, oggi 377) ma con un contestuale aumento dei soci, degli addetti e del valore della produzione. Il mondo della cooperazione conosce una dinamica che favorisce le imprese più grandi.
«Su questo è necessario lavorare per comunicare sempre più l’idea che fondare una cooperativa è, anche e forse soprattutto per i giovani, una straordinaria scommessa sul futuro, personale e della comunità in cui vivono», prosegue Frangi. In questo senso l’Anno internazionale – per Confcooperative e più in generale per tutto il mondo cooperativo – è un’opportunità per agire sui governi e sulla politica perché contribuiscano a creare un contesto normativo ed operativo più favorevole allo sviluppo delle cooperative. Ma anche per promuovere maggiore consapevolezza nella pubblica opinione sul ruolo e sul contributo che le imprese cooperative offrono quotidianamente a lavoratori, cittadini, comunità. Costruendo sviluppo e generando occupazione e ricchezza e, nello stesso tempo, prendendosi cura delle fragilità e rafforzando coesione ed inclusione sociale. Collaborando con le istituzioni pubbliche per garantire servizi essenziali ed insostituibili: nella scuola e nell’educazione, nella sanità, nel welfare.

SOSTENIBILITÀ SOCIALE, AMBIENTALE ED ECONOMICA
«Le nostre sono imprese quindi fondate sulla mutualità, la democrazia, l’eguaglianza, l’equità e la solidarietà, come riconosce anche – oltre all’ONU – l’Unione Europea che le individua come soggetti imprescindibili per costruire un’economia al servizio delle persone, imprese che con la loro azione contribuiscono direttamente al raggiungimento degli obiettivi sociali e di sostenibilità dell’Unione Europea. Sono indispensabili per garantire equità nella transizione energetica, uno sviluppo equo e sostenibile, la partecipazione attiva dei cittadini, il miglioramento della coesione sociale e territoriale. È questa l’esperienza quotidiana delle cooperative sui nostri territori, come quelli varesini che bene raccontate sulle vostre pagine: territori ricchi, densi di opportunità e connessioni col mondo. Ma non per questo privi di contraddizioni, tensioni, fragilità. Il benessere che abbiamo sin qui conosciuto e, al tempo stesso, la qualità delle relazioni sociali che hanno contribuito a generarlo non sono per nulla scontati. Le grandi sfide del nostro tempo – sostenibilità ambientale ed energetica, transizione digitale – possono tradursi in una ulteriore crescita delle diseguaglianze. Soprattutto in un tempo come il nostro in cui sappiamo bene che non è possibile pensare che siano le risorse pubbliche a risolvere i problemi».

SI PARTE DA MATERIA
L’Anno Internazionale delle Cooperative parte da Materia venerdì 28 marzo.
La celebrazione dell’Anno Internazionale delle Cooperative diventa così l’occasione – nella prospettiva di Confcooperative Insubria, ma più in generale di Confcooperative tutta (l’Unione comasco-varesina è tra le realtà locali più strutturata a livello nazionale) – per raccontare un modo di fare impresa originale e di successo. Oltre ad iniziative di sensibilizzazione e di comunicazione, Confcooperative Insubria ha sviluppato un programma di eventi, ampio e trasversale, diffuso sui territori delle province di Como e di Varese, che si svolgerà da marzo a novembre 2025. Attraverso linguaggi e forme diverse (dal convegno alla mostra, dallo spettacolo teatrale alla proiezione di film) l’obiettivo è di parlare di temi che più stanno a cuore al mondo cooperativo, coinvolgendo più comunità e facendo vivere luoghi simbolici ed emblematici.
Il programma dettagliato, con il coinvolgimento delle cooperative aderenti, verrà presentato venerdì 28 marzo in occasione del primo appuntamento programmato a Materia. Si tratta di un incontro di alto livelli sui temi dell’economia sociale. L’appuntamento è a Castronno in via Confalonieri, 5 alle 17. Porterà i suoi saluti introduttivi il direttore di Varese News, Marco Giovannelli. Mentre l’introduzione è a cura di Mauro Frangi, presidente di Confcooperative Insubria. Relatore principale della serata è Giuseppe Guerini, Presidente CECOP-CICOPA* Europa sul tema “Il piano europeo per l’economia sociale: sfide e opportunità”.
Seguirà la relazione una tavola rotonda a cui hanno confermato la presenza: – Davide Galimberti, sindaco Comune di Varese – Mauro Vitiello, presidente CCIAA Varese – Gigi Colzani, presidente CSV dell’Insubria – don Franco Gallivanone, vicario episcopale per Varese – Maria Chiara Gadda, deputata Repubblica Italiana – Alberto Mandelli, Fondazione Comunitaria del Varesotto.

CECOP- CICOPA Europe è la confederazione europea delle cooperative e altre imprese di proprietà dei dipendenti attive nell’industria, nei servizi e nell’artigianato, la maggior parte delle quali sono cooperative di lavoratori e sociali





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