La misura Più Artigianato Sicilia diventa molto più interessante. La Regione ha infatti innalzato la percentuale il contributo dal 20% al 35%. Ovviamente la cifra è calcolata in base alle spese ammissibili sostenute dalle imprese beneficiarie. Una novità interessante, per un bando già molto apprezzato ed utilizzato (e nei prossimi paragrafi capiremo perché).
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Una doverosa precisazione: il bando Più Artigianato Sicilia non è una novità, l’avviso è stato pubblicato il 30 giugno 2023, ma resterà attivo almeno fino al 2030.
Adesso riepiloghiamo brevemente le principali caratteristiche di Più Artigianato Sicilia, cerchiamo di capire come funziona e, soprattutto, cosa finanzia.
Più Artigianato Sicilia: come funziona
Più Artigianato Sicilia si rivolge a tutte le imprese artigiane siciliane che risultino attive e iscritte agli albi delle CCIAA regionali a loro dedicate. Come molti altri finanziamenti agevolati, anche questa misura eroga un contributo “multiforme”: contributi in conto capitale, contributi in conto interessi e contributi in conto canoni sui leasing sottoscritti.
Per accedere al bando Più Artigianato Sicilia, infatti, le imprese beneficiarie devono aver sottoscritto contratti di leasing finanziario e/o finanziamenti privati per importi non inferiori a 5 mila euro.
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Più Artigianato Sicilia: cosa finanzia
Il vero punto di forza del bando Più Artigianato Sicilia sono le spese ammissibili. Tra le varie voci, infatti, ne troviamo alcune decisamente interessanti:
- Acquisto, costruzione, ampliamento e ristrutturazione fabbricati;
- Acquisto terreni;
- Acquisto di veicoli;
- Acquisto di attrezzature, macchinari e impianti.
Più Artigianato Sicilia: la novità
Come si diceva in introduzione, la novità rispetto al bando Più Artigianato Sicilia è che la Regione ha deciso di innalzare significativamente la percentuale (e quindi l’entità) dell’aiuto concesso: aumentando dal 20% fino al 35%. Insomma, l’importo complessivo dell’aiuto è quasi raddoppiato dopo questo intervento delle istituzioni locali.
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