
L’Unione europea propone un nuovo standard di finanza sostenibile per le piccole e medie imprese, pensato per semplificare l’accesso ai fondi necessari per la transizione ecologica
Le piccole e medie imprese (PMI) europee giocano un ruolo cruciale nella transizione ecologica, contribuendo per oltre il 50% al Pil dell’Ue e generando il 63% delle emissioni aziendali di CO2. Tuttavia, per decarbonizzare le proprie attività e sviluppare modelli di business più sostenibili, le PMI necessitano di un accesso agevolato ai finanziamenti verdi. Ad oggi, molte aziende incontrano ostacoli significativi nell’ottenere fondi dedicati alla sostenibilità, a causa di barriere burocratiche, elevati minimi di prestito e una normativa complessa.
Per rispondere a questa esigenza, la Piattaforma sulla Finanza Sostenibile (PSF), organismo consultivo della Commissione europea, ha pubblicato un nuovo rapporto in cui propone un “standard di finanza sostenibile per le PMI”. Questo strumento mira a semplificare l’accesso al credito per le piccole imprese, permettendo loro di dimostrare in modo chiaro e standardizzato il proprio impegno ambientale.
Uno strumento su misura per le PMI
La tassonomia Ue per la finanza sostenibile, pur essendo un riferimento essenziale per le grandi imprese, non è stata concepita per le PMI, risultando spesso troppo complessa per queste realtà. Il nuovo standard proposto dalla PSF introduce un sistema più accessibile, permettendo alle PMI di fornire informazioni chiave ai finanziatori in maniera semplice e strutturata.
Il rapporto suggerisce anche lo sviluppo di un portale online che aiuti le PMI a valutare in modo autonomo la compatibilità dei propri investimenti con i criteri di finanza sostenibile. Inoltre, le banche e gli istituti finanziari avrebbero un quadro chiaro per classificare i prestiti destinati alle PMI come “finanza verde” o “di transizione”, incentivando così l’erogazione di fondi dedicati.
Requisiti e vantaggi del nuovo standard
Il nuovo standard prevede alcuni criteri minimi per garantire che i finanziamenti siano realmente destinati a iniziative sostenibili. Tra questi, le PMI non dovranno operare in settori esclusi dalla normativa UE sui benchmark allineati a Parigi (PAB) o, se lo fanno, dovranno dimostrare che i loro prodotti o servizi contribuiscono attivamente alla transizione ecologica.
Il rapporto della PSF raccomanda inoltre che gli Standard Volontari per le PMI (VSME) includano indicatori chiave per misurare la sostenibilità aziendale. Questo aiuterà le imprese non solo a soddisfare le richieste di finanziatori e investitori, ma anche a posizionarsi meglio nelle filiere produttive che richiedono elevati standard di sostenibilità.
Per ora, il focus principale dello standard riguarda il cambiamento climatico, ma l’intenzione è quella di estendere il quadro normativo ad altri obiettivi ambientali in futuro. La presidente della Piattaforma sulla Finanza Sostenibile, Helena Viñes Fiestas, ha dichiarato che il nuovo standard rappresenta una soluzione concreta per aiutare le PMI ad affrontare la transizione ecologica senza perdere competitività.
Se implementato con successo, questo strumento potrebbe ridurre significativamente le barriere finanziarie che frenano le PMI, permettendo loro di accedere più facilmente ai capitali necessari per innovare e contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico.
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