31 Marzo 2025
L’intelligenza artificiale al servizio dell’industria, nuovi orizzonti nell’intesa storica tra Politecnico e Prima Industrie


Crescere insieme e fruire di un continuo scambio positivo di esperienze. Non si tratta di teoria dell’impresa, ma di pratica di lavoro tra azienda e Politecnico, che porta a risultati importanti sia dal punto di vista industriale che di ricerca e didattica. La lunga attività di collaborazione tra Prima Industrie e Politecnico è sintetizzata così dagli stessi protagonisti. Che indicano con chiarezza vantaggi e impegni reciproci di un percorso comune che inizia dagli anni Settanta e che va avanti ancora oggi con un progetto innovativo e importante.

“Prima Industrie collabora da sempre con il Politecnico, fin dalla sua nascita come Prima Progetti nel 1977. La collaborazione nel tempo si è tradotta in ricerche condotte insieme, dottorati di ricerca, tesi, partecipazione a programmi di finanziamento, contratti di ricerca e altro ancora”, spiega Roberta Davisod, Head of IP and Advanced Research Projects di Prima Industrie, che precisa: “Prima Industrie, attraverso il suo brand Prima Power, è leader mondiale nelle linee e nei sistemi integrati per la lavorazione della lamiera, un settore hi-tech in continua evoluzione, caratterizzato da alte prestazioni e da un elevato contenuto tecnologico. Per questo avere un contatto diretto con un organismo di ricerca come il Politecnico di Torino è determinante per stare al passo con l’innovazione”

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L’azienda elenca diversi vantaggi. Collaborare con un ente di ricerca attraverso le iniziative di ricerca finanziata significa acquisire conoscenze che l’azienda può applicare nei propri prodotti e nei propri processi aziendali abbattendo i costi e spesso i tempi. Una condizione che vale per molte aree aziendali, da quelle più tecniche a quelle gestionali. Senza dimenticare la possibilità di conoscere giovani studenti, ricercatrici e ricercatori che possono costituire successivamente nuove forze da accogliere in azienda. 

Per capire meglio, basta pensare all’ultimo esempio di collaborazione: il progetto ATTRACT (AlgoriTmi di inTelligenza aRtificiale per mACchine di Taglio laser) al quale Prima Industrie partecipa oltre che con Politecnico, anche con SynArea Consultants Srl e GUIDA Srl, due piccole imprese del territorio. ATTRACT ha l’obiettivo di semplificare e ottimizzare il processo di taglio laser 2D della lamiera, attraverso lo sviluppo di un’applicazione software assistita dall’intelligenza artificiale. Grazie all’integrazione di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale generativa, ogni fase del processo diventa più rapida, precisa ed efficiente. Un progetto che unisce visione e tecnologia, portando l’innovazione direttamente a bordo macchina. 

Quattro e ben definiti gli obiettivi: la riduzione dei costi legati alla formazione degli operatori, l’aumento della produttività e della qualità dei prodotti, la riduzione dei tempi richiesti per la configurazione delle macchine a taglio laser e la riduzione degli sprechi. Obiettivi che si traducono per l’impresa in efficienza di produzione e abbattimento dei costi. ATTRACT è reso possibile da un bando della Regione Piemonte su fondi FESR 2021-2027 “SWIch – Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell’innovazione” e prevede un partenariato esteso tra l’Ateneo e grandi e piccole imprese.

 Prendendo spunto proprio da questo progetto, Tania Cerquitelli, docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN e responsabile scientifica del progetto per l’Ateneo, sottolinea come “La collaborazione tra un’impresa e il Politecnico – in questo caso Prima Industrie – è una leva strategica per trasformare la ricerca in impatto concreto. Affrontare sfide reali, con ricadute industriali immediate, significa dare energia e direzione anche alla ricerca teorica e metodologica, accelerando il trasferimento tecnologico. Da un lato, mettiamo in campo la nostra capacità di analizzare e modellare i problemi con uno sguardo innovativo; dall’altro, l’azienda mette a disposizione ciò che rende la ricerca tangibile: dati, tecnologie e competenze di settore. È nell’incontro tra questi due mondi che l’innovazione prende forma e il progresso si realizza.” 

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La ricchezza della collaborazione deriva, così, dalla condivisione continua di competenze e conoscenze che fornisce un modo efficace per verificare le nuove tecnologie direttamente con l’industria. “I saperi si intrecciano e si trasformano. Fluiscono dai laboratori di ricerca alle aziende e ritornano arricchiti, in un dialogo continuo dove ogni scambio accende nuove idee. È nella contaminazione tra mondi e competenze che prende forma l’innovazione”, precisa la professoressa Cerquitelli.

Alta tecnologia, quindi, ma anche persone che si incontrano, si conoscono e imparano a lavorare insieme. È il punto sul quale insiste Pietro Pittaro, Technical Project Manager del progetto ATTRACT per l’azienda, che sottolinea: “Lavoriamo bene insieme perché abbiamo la stessa mentalità, molto spesso la stessa formazione: una condizione che ci porta a sviluppare una conoscenza umana e professionale preziosa. Parliamo lo stesso linguaggio. Certo, ci possono essere difficoltà come, i tempi di azione e di realizzazione e le dinamiche di decisione diverse nelle varie realtà, ma si tratta di ostacoli che si superano di slancio. Collaborazione dopo collaborazione si impara reciprocamente”.



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