
Crescere insieme e fruire di un continuo scambio positivo di esperienze. Non si tratta di teoria dell’impresa, ma di pratica di lavoro tra azienda e Politecnico, che porta a risultati importanti sia dal punto di vista industriale che di ricerca e didattica. La lunga attività di collaborazione tra Prima Industrie e Politecnico è sintetizzata così dagli stessi protagonisti. Che indicano con chiarezza vantaggi e impegni reciproci di un percorso comune che inizia dagli anni Settanta e che va avanti ancora oggi con un progetto innovativo e importante.
“Prima Industrie collabora da sempre con il Politecnico, fin dalla sua nascita come Prima Progetti nel 1977. La collaborazione nel tempo si è tradotta in ricerche condotte insieme, dottorati di ricerca, tesi, partecipazione a programmi di finanziamento, contratti di ricerca e altro ancora”, spiega Roberta Davisod, Head of IP and Advanced Research Projects di Prima Industrie, che precisa: “Prima Industrie, attraverso il suo brand Prima Power, è leader mondiale nelle linee e nei sistemi integrati per la lavorazione della lamiera, un settore hi-tech in continua evoluzione, caratterizzato da alte prestazioni e da un elevato contenuto tecnologico. Per questo avere un contatto diretto con un organismo di ricerca come il Politecnico di Torino è determinante per stare al passo con l’innovazione”.
L’azienda elenca diversi vantaggi. Collaborare con un ente di ricerca attraverso le iniziative di ricerca finanziata significa acquisire conoscenze che l’azienda può applicare nei propri prodotti e nei propri processi aziendali abbattendo i costi e spesso i tempi. Una condizione che vale per molte aree aziendali, da quelle più tecniche a quelle gestionali. Senza dimenticare la possibilità di conoscere giovani studenti, ricercatrici e ricercatori che possono costituire successivamente nuove forze da accogliere in azienda.
Per capire meglio, basta pensare all’ultimo esempio di collaborazione: il progetto ATTRACT (AlgoriTmi di inTelligenza aRtificiale per mACchine di Taglio laser) al quale Prima Industrie partecipa oltre che con Politecnico, anche con SynArea Consultants Srl e GUIDA Srl, due piccole imprese del territorio. ATTRACT ha l’obiettivo di semplificare e ottimizzare il processo di taglio laser 2D della lamiera, attraverso lo sviluppo di un’applicazione software assistita dall’intelligenza artificiale. Grazie all’integrazione di algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale generativa, ogni fase del processo diventa più rapida, precisa ed efficiente. Un progetto che unisce visione e tecnologia, portando l’innovazione direttamente a bordo macchina.
Quattro e ben definiti gli obiettivi: la riduzione dei costi legati alla formazione degli operatori, l’aumento della produttività e della qualità dei prodotti, la riduzione dei tempi richiesti per la configurazione delle macchine a taglio laser e la riduzione degli sprechi. Obiettivi che si traducono per l’impresa in efficienza di produzione e abbattimento dei costi. ATTRACT è reso possibile da un bando della Regione Piemonte su fondi FESR 2021-2027 “SWIch – Sostegno alle attività RSI e alla valorizzazione economica dell’innovazione” e prevede un partenariato esteso tra l’Ateneo e grandi e piccole imprese.
Prendendo spunto proprio da questo progetto, Tania Cerquitelli, docente presso il Dipartimento di Automatica e Informatica-DAUIN e responsabile scientifica del progetto per l’Ateneo, sottolinea come “La collaborazione tra un’impresa e il Politecnico – in questo caso Prima Industrie – è una leva strategica per trasformare la ricerca in impatto concreto. Affrontare sfide reali, con ricadute industriali immediate, significa dare energia e direzione anche alla ricerca teorica e metodologica, accelerando il trasferimento tecnologico. Da un lato, mettiamo in campo la nostra capacità di analizzare e modellare i problemi con uno sguardo innovativo; dall’altro, l’azienda mette a disposizione ciò che rende la ricerca tangibile: dati, tecnologie e competenze di settore. È nell’incontro tra questi due mondi che l’innovazione prende forma e il progresso si realizza.”
La ricchezza della collaborazione deriva, così, dalla condivisione continua di competenze e conoscenze che fornisce un modo efficace per verificare le nuove tecnologie direttamente con l’industria. “I saperi si intrecciano e si trasformano. Fluiscono dai laboratori di ricerca alle aziende e ritornano arricchiti, in un dialogo continuo dove ogni scambio accende nuove idee. È nella contaminazione tra mondi e competenze che prende forma l’innovazione”, precisa la professoressa Cerquitelli.
Alta tecnologia, quindi, ma anche persone che si incontrano, si conoscono e imparano a lavorare insieme. È il punto sul quale insiste Pietro Pittaro, Technical Project Manager del progetto ATTRACT per l’azienda, che sottolinea: “Lavoriamo bene insieme perché abbiamo la stessa mentalità, molto spesso la stessa formazione: una condizione che ci porta a sviluppare una conoscenza umana e professionale preziosa. Parliamo lo stesso linguaggio. Certo, ci possono essere difficoltà come, i tempi di azione e di realizzazione e le dinamiche di decisione diverse nelle varie realtà, ma si tratta di ostacoli che si superano di slancio. Collaborazione dopo collaborazione si impara reciprocamente”.
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