31 Marzo 2025
parte da Vicenza Obiettivo Italia 2025 della Divisione IMI CIB


INTESA SANPAOLO: PARTE DA VICENZA OBIETTIVO ITALIA 2025 DELLA DIVISIONE IMI CIB

  • L’iniziativa prevede diversi incontri sul territorio italiano dedicati all’imprenditoria e al settore pubblico del Paese
  • Prima tappa a Vicenza con la partecipazione di circa 50 esponenti dei principali gruppi economici del Nord-Est
  • Nelle regioni del Nord-Est, l’Italian Network della Divisione IMI Corporate & Investment Banking segue 300 gruppi e 1.800 aziende, con circa 10 miliardi di impeghi nel 2024

Milano, 27 marzo 2025 – La Divisione IMI Corporate & Investment Banking di Intesa Sanpaolo, guidata da Mauro Micillo, ha scelto Vicenza per dare avvio a Obiettivo Italia 2025, un percorso dedicato all’incontro tra figure chiave della Banca ed esponenti di primo piano e top manager del mondo imprenditoriale e del settore pubblico del Paese.

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L’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, si rinnova dopo l’ampio apprezzamento ricevuto nel 2024, con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il valore del dialogo e del supporto strategico offerto alle aziende su specifici filoni di business di particolare attualità.

Obiettivo Italia 2025 nasce con l’intento di offrire alle aziende strumenti concreti per affrontare le sfide di un contesto economico in continua evoluzione. I vari incontri saranno un’importante occasione di networking e confronto tra imprese e manager di Intesa Sanpaolo, con l’obiettivo di individuare strategie e soluzioni innovative a supporto della crescita. Le otto tappe si svilupperanno durante tutto l’arco dell’anno per dare continuità all’iniziativa e al dialogo con la clientela, toccando diverse località, rappresentanti di altrettante aree che sono epicentri del tessuto economico del Paese, fra cui Vicenza, Firenze, Lonato del Garda (BS), Torino, Bologna, Milano, Napoli, per poi concludersi nella Capitale.

Con Obiettivo Italia vogliamo consolidare il nostro ruolo di partner strategico per i clienti, affiancandoli in un contesto che richiede sempre più visione, innovazione e capacità di adattamento. Il nostro impegno è fornire soluzioni e servizi di advisory su misura, valorizzando le eccellenze dei territori e accompagnando le aziende in un percorso di crescita sostenibile e competitiva” – ha dichiarato Michele Sorrentino, Responsabile IMI CIB Italian Network di Intesa Sanpaolo. “Il progetto consolida la strategia della Divisione IMI CIB volta a potenziare il sodalizio con i champion italiani che operano nei diversi settori produttivi e finanziari e che competono ogni giorno sui complessi mercati internazionali, anche attraverso un’offerta dedicata in ambito transaction banking e nei servizi di capital structure advisory”.

Un network radicato nei territori italiani e nel Nord-Est a supporto delle imprese

L’Italian Network è la struttura che, all’interno dell’Area Distribution Platforms & GTB della Divisione IMI CIB, coordina le attività di business presenti in 6 Region, con 15 Corporate Center ubicati nelle principali città del nostro Paese, seguendo oltre 2.300 Gruppi con circa 260 professionisti che lavorano nelle diverse sedi.

Grazie all’impegno di un team di 50 professionisti operativi nell’area del Nord-Est, la rete territoriale della Divisione IMI CIB segue 300 gruppi, per un totale di circa 1.800 clienti sia Corporate sia istituzionali. Nel 2024, gli impieghi medi della Divisione nell’area hanno raggiunto un valore di quasi 10 miliardi di euro, con un’incidenza del 12% sul totale complessivo.

L’evento di Vicenza: un’occasione di confronto per le imprese

Come prima tappa, il 26 marzo, è stata scelta Vicenza, punto di riferimento per il settore manifatturiero e distretto strategico per l’economia italiana. L’evento inaugurale ha visto la partecipazione di 50 esponenti aziendali di circa 40 società che rappresentano i principali gruppi economici del territorio.

Dopo l’intervento iniziale di Michele Sorrentino, Responsabile IMI CIB Italian Network, Giovanni Foresti, Responsabile Regional Research Intesa Sanpaolo, ha illustrato lo scenario macroeconomico, fornendo alle aziende partecipanti un quadro aggiornato sulle dinamiche economiche che influenzano il contesto nazionale e internazionale. Il programma è proseguito poi con interventi su temi di stretta attualità per il settore imprenditoriale, tra cui innovazione, trasformazione digitale, gestione del rischio finanziario e strategie di crescita.

La Divisione IMI CIB – che segue e presta i propri servizi a gruppi e aziende con fatturato superiore ai 350 milioni di euro – conferma così il proprio impegno nel rafforzare il dialogo con il tessuto imprenditoriale italiano, contribuendo a un percorso di sviluppo sostenibile e competitivo per le aziende del Paese.

Il nuovo scenario macroeconomico e le prospettive economiche per l’Italia e il Veneto

Secondo le analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, nel 2025 la crescita dell’economia italiana sarà trainata dai consumi, che potranno beneficiare del recupero del potere d’acquisto delle famiglie. Tassi di interesse più contenuti consentiranno agli investimenti di tornare a crescere, soprattutto tra le imprese più innovative e guidate da giovani. Una spinta agli investimenti potrà venire poi dalla messa a terra dei fondi del PNRR che subirà un’accelerazione nel biennio in corso. Non mancano i rischi, vista l’elevata complessità del contesto in cui si trovano a competere le imprese italiane. In particolare, se dovesse concretizzarsi una guerra commerciale con gli Stati Uniti, l’evoluzione delle esportazioni italiane ne risentirebbe.

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Grazie a un’indagine interna condotta sui colleghi delle varie strutture di Intesa Sanpaolo che si occupano di internazionalizzazione è stato possibile individuare le reazioni delle imprese alla minaccia di dazi americani. Emerge una forte reattività delle imprese italiane e venete che, di fronte alla minaccia di nuovi dazi da parte degli Stati Uniti, stanno cercando nuovi clienti in altri mercati. Al contempo, oltre all’anticipazione di alcune consegne sul mercato nordamericano, emerge l’interesse da parte degli operatori italiani ad aprire nuove filiali commerciali e produttive proprio negli Stati Uniti.

L’indagine offre poi indicazioni sui mercati dove è possibile diversificare le vendite. Al primo posto si colloca il Medio Oriente che è ritenuto il mercato a maggior potenziale per l’export italiano, grazie a buone prospettive di crescita e consumatori alto spendenti. Segue l’India che spicca soprattutto per dinamica attesa della domanda ed estensione del mercato. E’ poi rilevante il Nord Africa (in evidenza per prospettive di crescita e bassa concorrenza) che precede Sud America ed Europa occidentale.

Le imprese italiane e venete già nel recente passato hanno mostrato di saper cogliere le opportunità offerte da nuovi mercati, confermandosi altamente reattive e veloci nel ridirezionare i propri flussi di export. Non a caso nel 2024 il mercato in cui le esportazioni del Veneto sono aumentate di più in valore sono gli Emirati Arabi Uniti (+190 milioni di euro, pari al +18,8%). Tra i primi dieci mercati per crescita vi sono anche Turchia (+156 milioni; +9,4%), Messico (+77 milioni; +8,2%), Arabia Saudita (+76 milioni; +14,5%), Vietnam (+62,5 milioni; +26,4%) e Cina (+52 milioni; +3,65%).

Un sostegno alla crescita delle esportazioni italiane e venete potrà venire dalla svolta per la finanza pubblica tedesca che porterà i suoi effetti soprattutto a partire dal 2026. La Germania è, infatti, il primo sbocco commerciale del Veneto: nel 2024 l’export veneto su questo mercato è stato pari a 10,5 miliardi di euro, il 13,1% del totale.

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