1 Aprile 2025
ADUC – Articolo – Il monopolio di PayPal Mafia


 Di Elon Musk si parla tutti i giorni. Di Peter Thiel quasi mai e resta sconosciuto ai più, ma è uno dei più grandi finanziatori di Trump e sponsor diretto di J.D. Vance, il Vice Presidente USA, quello che va a prendersi la Groenlandia. Musk e Thiel condividono una formazione culturale giovanile nelle scuole del Sudafrica in un periodo dominato dall’Apartheid di cui si fanno vanto. Condividono anche l’appartenenza alla PayPal Mafia, un gruppo di fondatori, amministratori e dipendenti di PayPal, divenuti miliardari in dollari.

Peter Thiel ha studiato filosofia e matematica e sostiene che per il bene complessivo della società il monopolio sia meglio del mercato di concorrenza. Quando un’impresa non ha competitori di mercato significativi, ha la “libertà” di soddisfare il benessere dei propri dipendenti e di controllare l’impatto della produzione sulla società perché è in grado di accumulare grandi profitti. 

L’unica impresa che merita di essere messa in piedi è quella che assicura profitto che, per essere tale, deve produrre qualcosa che ha valore di mercato ed essere in grado di monetizzare una parte di questo valore. 

Solo il monopolio assicura profitti all’impresa, mentre in concorrenza perfetta il profitto tende a zero. 

Questo succede quando molti competitori producono lo stesso bene, senza apprezzabili differenze, l’accesso al mercato è senza costi e l’aggiustamento tra domanda e offerta al variare dei prezzi è immediato. Nel lungo periodo il mercato si stabilizza intorno a prezzo e quantità di equilibrio. 

Conto e carta

difficile da pignorare

 

Peter Thiel dice che questo “è il problema”, cioè che le imprese possono spuntare solo prezzi che appena coprono i costi di produzione. Diversamente, in monopolio l’impresa può alzare i prezzi a piacimento sopra il livello dei costi e fare profitti. 

Questa è la “libertà” per la quale Thiel si batte insieme a Trump, Musk e altri affiliati alla PayPal Mafia. Per questo si definiscono libertari.

Il pensiero economico di Thiel equivale alla scoperta dell’acqua calda. 

Nella realtà la concorrenza perfetta non esiste e anzi, per certi beni, non esiste proprio il mercato. Il mercato reale si allontana dal modello di concorrenza perfetta e “fallisce” producendo effetti non voluti, cioè “esternalità” sia positive che negative. 

La più nota delle negative è l’inquinamento ambientale. Una meno nota è l’accumulazione di potere di mercato nelle mani di pochi o di uno solo, appunto il monopolista. 

Mettiamo di dare un po’ di ragione teorica a Peter Thiel, riconoscendo che un’impresa che vuole spendere molto in ricerca e sviluppo deve poter accumulare profitti. Ma il suo potere non può essere senza limiti e la collettività deve poter controllare e limitare la sua azione. Le leggi antitrust erano un vanto degli USA e gli Americani farebbero bene a svegliarsi su questo. 

Se poi il monopolio si esercita sull’informazione, la situazione è del tutto inaccettabile e ha bisogno di un risveglio della consapevolezza democratica di tutte le società.

 

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