1 Aprile 2025
Sustainable Procurement Applications: per portare l’ESG nelle supply chain


Raggiungere obiettivi di sostenibilità, per qualsiasi impresa, significa controllare e coinvolgere in modo attivo la propria catena di fornitura attraverso strumenti come le Sustainable Procurement Applications. Un’azienda può pensare di raggiungere la sostenibilità se le collaborazioni che mettono a disposizione materie prime, semilavorati, prodotti e servizi sono ispirate e controllate in funzione degli obiettivi di sostenibilità.

Cosa si intende per Sustainable Procurement Applications

In questo senso un ruolo fondamentale è svolto appunto dalle Sustainable Procurement Applications, ovvero da strumenti per le aziende che permettono di rendere sostenibili le proprie pratiche di acquisto.

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Le Sustainable Procurement Applications consistono in piattaforme digitali che consentono alle organizzazioni di valutare, monitorare e migliorare le performance ESG dei propri fornitori. Grazie a questionari standardizzati, dashboard regolatorie e sistemi di punteggio. Si tratta di applicazioni che aiutano a mappare i rischi, a verificare la conformità normativa e a promuovere comportamenti virtuosi lungo tutta la filiera.

Nello specifico le Sustainable Procurement Applications non si limitano alla raccolta dati, ma offrono strumenti di analisi, auditing e formazione che abilitano la possibilità di accompagnare i fornitori in percorsi di miglioramento continuo. Alcune soluzioni più evolute consentono anche di misurare le emissioni Scope 3, di individuare e monitorare eventi negativi e raccogliere dati a livello di sito o prodotto.

L’obiettivo finale dei Sustainable Procurement Applications è di integrare la sostenibilità nei processi decisionali del procurement, contribuendo a costruire supply chain sostenibili più resilienti, trasparenti e responsabili. Queste applicazioni rappresentano una leva strategica per ridurre i rischi, per migliorare la reputazione aziendale e per rispondere alle crescenti richieste normative e di mercato.

Sustainable Procurement Applications: in cosa consistono

Le applicazioni per il procurement sostenibile sono tecnologie pensate per aiutare le organizzazioni ad analizzare e migliorare le performance ambientali, sociali e di governance, ovvero secondo criteri ESG dei loro fornitori. Si tratta di una categoria di software nata da circa un decennio che ha visto una crescita esponenziale negli ultimi anni, trainata dalla pressione normativa, dalle aspettative degli stakeholder e dalla crescente consapevolezza delle imprese sui temi della sostenibilità.

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Secondo il Sustainable Procurement Pulse Survey 2024 di Gartner, il 70% delle organizzazioni già utilizza strumenti di questo tipo, un netto aumento rispetto al 54% del 2022. E un ulteriore 21% prevede di adottarli entro il 2026.

La funzione acquisti da centro di costo a leva strategica per l’innovazione sostenibile

La transizione verso modelli aziendali sostenibili passa in modo sempre più importante dalla supply chain. Le Sustainable Procurement Applications svolgono dunque un ruolo cruciale in questo percorso, offrendo strumenti concreti per integrare i criteri ESG nei processi d’acquisto e controllare dunque le performance dei propri partner.

Grazie a queste soluzioni, le aziende possono valutare in modo sistematico l’impatto ambientale, sociale e di governance dei propri fornitori, intervenendo laddove emergono criticità e premiando le buone pratiche. È un cambio di paradigma che trasforma la funzione acquisti da mero centro di costo a leva strategica per l’innovazione sostenibile.

Le applicazioni consentono inoltre di monitorare in tempo reale le performance ESG lungo tutta la filiera, favorendo la trasparenza e il rispetto delle normative. Ma soprattutto permettono di creare valore condiviso, coinvolgendo i fornitori in percorsi di miglioramento continuo.

In concreto le Sustainable Procurement Applications non si limitano a raccogliere dati: guidano una vera e propria trasformazione con una serie di funzionalità che includono: Questionari ESG personalizzati, Analisi dei dati e visualizzazioni dinamiche, Punteggi di sostenibilità del fornitore, Monitoraggio degli eventi negativi, Gestione delle emissioni Scope 3

Grazie alle funzionalità dei Sustainable Procurement Applications è possibile passare da una valutazione statica a un controllo dinamico, coinvolgendo attivamente i fornitori attraverso feedback, azioni correttive e strumenti di formazione.

La sostenibilità entra direttamente nei criteri di selezione

Non basta più che un fornitore sia affidabile sul piano economico e operativo. Le aziende oggi chiedono trasparenza su emissioni, diritti dei lavoratori, gestione dei rifiuti, uso di risorse idriche e impatti sociali. Le piattaforme digitali supportano questa transizione, fornendo dashboard regolatorie, questionari tematici (ad esempio per la legge tedesca LkSG o il CBAM europeo), e la possibilità di valutare anche i fornitori indiretti (Tier 2 e oltre).

Sustainable Procurement Applications e Intelligenza artificiale

L’introduzione dell’Intelligenza Artificiale nelle applicazioni per il green procurement sta trasformando radicalmente il modo in cui le aziende valutano e gestiscono la sostenibilità lungo tutta la supply chain. Queste tecnologie non solo facilitano l’automazione di processi complessi, ma permettono anche alle organizzazioni di prendere decisioni più informate e strategiche in tempo reale, migliorando così l’efficienza e riducendo i rischi ambientali e sociali.

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L’AI al servizio del procurement sostenibile

Le Sustainable Procurement Applications sono piattaforme digitali che aiutano le imprese a raccogliere e analizzare i dati relativi alle performance ESG dei fornitori. Integrando l’AI in queste applicazioni, le aziende possono automatizzare la raccolta dei dati, analizzare enormi volumi di informazioni e predire i rischi legati alla sostenibilità in modo molto più rapido ed efficiente.

Ad esempio, l’IAI può analizzare i dati storici dei fornitori, monitorare eventi esterni che potrebbero influenzare la sostenibilità e identificare pattern di rischio che potrebbero sfuggire a un’analisi manuale. Inoltre, l’AI è in grado di prevedere l’impatto delle decisioni di acquisto su aspetti come le emissioni di carbonio o l’uso delle risorse naturali, consentendo alle aziende di ottimizzare i loro processi di approvvigionamento sostenibile in modo da ridurre l’impronta ecologica complessiva.

Automazione e ottimizzazione nella gestione dei fornitori

L’uso dell’AI nelle applicazioni di procurement sostenibile consente anche di automatizzare la valutazione dei fornitori. Ad esempio, grazie al machine learning, le piattaforme possono classificare i fornitori in base al loro rating ESG, migliorando la selezione dei partner commerciali in base a criteri di sostenibilità. Questo processo è particolarmente utile quando si tratta di fornitori globali che operano in contesti normativi e culturali diversi, dove le informazioni sono eterogenee e difficili da comparare.

Inoltre, l’Intelligenza artificiale consente di analizzare in tempo reale l’efficacia delle azioni correttive adottate dai fornitori per migliorare la loro sostenibilità. Questo non solo semplifica la gestione del rischio, ma aiuta anche a prendere decisioni più rapide e precise in caso di non conformità.

Intelligenza artificiale per il monitoraggio delle emissioni e dei consumi

Le applicazioni di procurement sostenibile integrate con l’AI possono anche monitorare e gestire le emissioni Scope 3, ovvero quelle indirette derivanti dalla filiera di approvvigionamento, un aspetto cruciale per le aziende che vogliono perseguire obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione. Utilizzando algoritmi predittivi, l’AI può stimare le emissioni future sulla base di dati storici, dei comportamenti dei fornitori e delle tendenze globali, consentendo alle aziende di prevedere e pianificare in modo più preciso le azioni da intraprendere.

Sustainable Procurement Applications e ESG

Le Sustainable Procurement Applications sono diventate strumenti essenziali per integrare i principi ESG nelle operazioni quotidiane di approvvigionamento, contribuendo a una gestione responsabile e trasparente delle risorse.

Queste piattaforme permettono alle imprese di raccogliere dati sui fornitori, monitorare la loro performance ESG e applicare criteri di sostenibilità nelle decisioni di acquisto. L’automazione dei processi di raccolta e analisi dei dati consente di ridurre i rischi legati alla non conformità con le normative ambientali e sociali, migliorando la responsabilità sociale d’impresa.

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Con l’adozione di queste tecnologie, le aziende possono valutare i fornitori non solo in base ai costi, ma anche alla loro capacità di rispettare standard ambientali e sociali. Inoltre, queste applicazioni facilitano la gestione delle emissioni Scope 3, ovvero quelle indirette provenienti dalla filiera, un aspetto cruciale per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione.

Le sfide emergenti e le tendenze per le Sustainable Procurement Applications

Nel report Sustainable Procurement Pulse Survey 2024 di Gartner si possono trovare in particolare evidenza le quattro tendenze fondamentali che stanno ridefinendo il settore delle Sustainable Procurement Applications:

  1. Dal focus sulla crescita al focus sulla redditività
    I fornitori di soluzioni stanno puntando su modelli di business più solidi e sostenibili, anche attraverso fusioni e acquisizioni.
  2. Orientamento alla compliance normativa
    Le imprese cercano applicazioni in grado di offrire strumenti ad hoc per soddisfare requisiti regolatori multipli, riducendo il rischio di sanzioni.
  3. Riduzione dell’onere per i fornitori
    L’adozione degli strumenti ESG dipende dalla facilità d’uso: le piattaforme consentono il riutilizzo dei dati e introducono funzionalità di precompilazione automatica.
  4. Evoluzione delle funzionalità Scope 3
    Le emissioni indirette della catena di fornitura (Scope 3) sono al centro dell’attenzione. Le applicazioni ora offrono calcolatori di carbon footprint, moduli CBAM, e raccolta di dati a livello di prodotto.

Sustainable Procurement Applications: funzionalità standard vs funzionalità avanzate

Le Sustainable Procurement Applications presenti sul mercato offrono tipicamente funzionalità base come raccolta dati, analisi, supporto normativo e valutazione multipla. Tra gli elementi di distinzione ci sono le capacità avanzate, ovvero la possibilità per ciascuna applicazione di distinguersi nella capacità di svolgere in modo originale e particolarmente affidabile alcune funzioni chiave nel rapporto con i fornitori. In questo senso ci sono cinque esempi particolarmente significativi come

  • Coinvolgimento dei fornitori con programmi formativi e suggerimenti,
  • Customizzazione dei punteggi di sostenibilità,
  • Screening di rischio ESG basato su fonti esterne,
  • Analisi a livello di sito, prodotto o ordine di acquist,
  • Validazione indipendente dei dati

Va poi sottolineato che ogni provider di Sustainable Procurement Applications si distingue per settori serviti, per il grado di personalizzazione, per la capacità in termini di copertura normativa ma anche per i modelli di licensing (buyer-only, supplier-only o condivisi).

Quando (e perché) adottare uno strumento dedicato a livello di Sustainable Procurement Applications

Non tutte le aziende devono necessariamente dotarsi di una piattaforma ESG dedicata. Nel Sustainable Procurement Pulse Survey 2024 di Gartner si trovano raccomandazioni che suggeriscono di partire da un’autovalutazione, in particolare con questi temi chiave:

  • Il livello di maturità del programma di procurement sostenibile
  • I temi ESG rilevanti per il proprio settore
  • La necessità di dati oltre il Tier 1 o a livello di prodotto

Per le imprese meno mature, può bastare l’uso di funzionalità base già presenti nei software di procurement esistenti. Ma per chi ha obiettivi ambiziosi, come ad esempio ridurre drasticamente le emissioni Scope 3 o ottenere una piena tracciabilità diventa inevitabile investire in soluzioni specializzate.

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Verso una sostenibilità come leva competitiva

Le Sustainable Procurement Applications non sono solo strumenti di controllo: sono leve di valore. Offrono trasparenza ai consumatori, riducono i rischi reputazionali, facilitano la compliance e abilitano nuove opportunità di mercato.

Nel prossimo futuro, la capacità di un’impresa di governare la propria supply chain in chiave ESG sarà un differenziale competitivo determinante. E il software sarà l’alleato indispensabile per farlo in modo strutturato, scalabile e intelligente.

Dalla compliance al vantaggio competitivo: il potere del procurement sostenibile

Per molte aziende, la sostenibilità è stata a lungo un obbligo normativo o un tema reputazionale. Ma oggi, grazie alle Sustainable Procurement Applications, può diventare un autentico fattore di vantaggio competitivo.

Queste piattaforme digitali permettono di valutare e gestire in modo strutturato i fornitori sulla base di criteri ESG (ambientali, sociali e di governance), trasformando la supply chain in un asset strategico. Le imprese che adottano questi strumenti riescono a selezionare partner più affidabili, a ridurre i rischi operativi e reputazionali, e a migliorare la trasparenza verso clienti e investitori.

In questo contesto anticipare gli standard è più redditizio che inseguirli. Inoltre, il procurement sostenibile favorisce innovazione, efficienza e fidelizzazione dei fornitori. Adottare una Sustainable Procurement Application è una scelta strategica per differenziarsi e competere meglio in uno scenario globale sempre più attento ai valori, oltre che ai numeri.



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