
Roma, 31 marzo – Avvicendamento alla presidenza dello Iapg, il Gruppo farmaceutico italo-americano, componente di Farmindustria che riunisce 15 aziende che rappresentano il 30% del fatturato totale del settore. A Paivi Perkola (Pfizer Italia) succede infatti il presidente neoeletto Elias Khalil (nella foto), presidente e amministratore delegato di Italy Hub di Lilly (Italia, Centro-Est Europa e Israele), Khalil è il dodicesimo presidente nella storia gruppo-
“È un onore coordinare questo prestigioso gruppo di imprese italiane a capitale americano che oggi contribuiscono in modo molto significativo non solo all’innovazione terapeutica in Italia tramite la ricerca, ma anche alla crescita economica e occupazionale del Paese attraverso lo Sviluppo e la Produzione” ha dichiarato il nuovo presidente Iapg dopo la nomina. “In linea e condivisione con la strategia di Farmindustria, rafforzeremo la call to action del presidente Cattani alle istituzioni per chiedere una progressiva eliminazione del payback, che consideriamo uno strumento non più sostenibile e che potrebbe portare l’Italia a non essere più un polo attrattivo dell’innovazione e di investimenti esteri nel Paese. Vogliamo inoltre continuare a supportare il grande lavoro dell’Aifa per accelerare i tempi di accesso alle cure e valorizzare le terapie maggiormente innovative attraverso l’approccio dell’Hta”.
Khalil, libanese, si è trasferito negli Stati Uniti nel 2003 e ha maturato una forte esperienza nell’industria farmaceutica. Entrato nel 2008 in Eli Lilly, ha rivestito ruoli sempre più importanti nelle vendite e nel marketing, fino a diventare vicepresidente della Business unit Neuroscienze di Lilly negli Stati Uniti da settembre 2021 fino al 2024, quando è passato a guidare la divisione Italia, Centro-Est Europa ed Israele dell’azienda.
Le 15 aziende che fanno parte di Iapg impiegano oggi in Italia 14.000 dipendenti qualificati, rappresentano come già ricordato il 30% del fatturato totale del settore farmaceutico italiano e hanno introdotto nel nostro Paese oltre 2,4 miliardi di euro di nuovi investimenti in R&S e Produzione negli ultimi cinque anni. L’Italia è il secondo Paese dell’Unione europea in termini di occupazione nel settore farmaceutico per le aziende statunitensi (dopo la Germania) e il pharma italiano è tra i primi tre settori per gli investitori statunitensi in termini di valore aggiunto. Per le vendite ex-factory il Gruppo conta 6,6 miliardi di euro (31% del totale dell’industria), mentre per l’export raggiunge gli 8 miliardi di euro.
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