2 Aprile 2025
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La Regione Marche, l’INAIL e l’ANMIL hanno siglato un importante protocollo d’intesa per promuovere la cultura della sicurezza non solo sul lavoro ma in tutti gli ambiti della vita quotidiana. L’obiettivo è chiaro: garantire a tutti i cittadini migliori condizioni di vita, lavoro e salute attraverso attività di informazione, formazione e sensibilizzazione.

Alla firma hanno partecipato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, l’assessore regionale al Lavoro Stefano Aguzzi, il direttore nazionale INAIL Marcello Fiori e regionale Piero Iacono, di presidente nazionale ANMIL Antonio Di Bella, il presidente regionale, Stefania Benedetti, e il presidente di ANMIL PRO (Cooperativa di promozione umana e di integrazione sociale di persone svantaggiate), Marcello Luciani. Il protocollo sarà valido fino al 31 dicembre 2028.

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Tra le iniziative più significative, le Marche sono la prima regione in Italia ad aver avviato la Scuola regionale della Testimonianza, un progetto che ha permesso a chi ha subito un infortunio sul lavoro di formarsi per raccontare la propria esperienza e a sua volta formare lavoratori, datori di lavoro e studenti. Alla prima edizione hanno partecipato 15 persone, di cui 7 hanno dato vita ad ANMIL PRO, una cooperativa che promuove la formazione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Un’iniziativa concreta per sensibilizzare giovani e lavoratori sull’importanza della prevenzione.

“La lotta contro gli infortuni sul lavoro deve essere una priorità assoluta, ma anche un segno di maturità per la nostra società” – ha dichiarato il presidente Acquaroli, dopo aver ricevuto in dono dal direttore di INAIL una felpa delle Paralimpiadi, ideate da un medico INAIL nel 1960, e il gioco “Sicurezza e Memoria” dal presidente ANMIL. “Nelle Marche stiamo compiendo passi importanti in questa direzione, e un ruolo fondamentale è svolto da chi, dopo aver vissuto un infortunio sulla propria pelle, sceglie di trasformare la propria esperienza in testimonianza e formazione. Questo tipo di formazione ha un valore che va oltre il semplice rispetto delle procedure: ci insegna che basta un solo istante di disattenzione per cambiare radicalmente una vita. I formatori-testimonial svolgono un ruolo cruciale nel far comprendere quanto il mancato rispetto delle regole possa mettere a rischio non solo se stessi, ma anche gli altri, con conseguenze drammatiche per le persone, le loro famiglie e, indirettamente, anche sul sistema sanitario. Oltre a garantire l’applicazione delle normative, la Regione ha il dovere di sostenere la formazione, diffondere l’informazione e promuovere la consapevolezza, affinché la sicurezza sul lavoro diventi un valore condiviso e parte integrante della nostra cultura”.

“Questo accordo rappresenta un unicum nella nostra regione, un’iniziativa innovativa per incentivare azioni concrete volte a prevenire gli incidenti sul lavoro e a migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro – ha detto Aguzzi -. Si traduce in corsi di formazione e iniziative rivolte ai giovani nelle scuole, fondamentali per diffondere una vera cultura della prevenzione. Due esempi significativi già attuati nelle Marche sono particolarmente rilevanti. Il primo, in collaborazione con ANMIL, ha visto appunto la formazione di persone che hanno subito un infortunio sul lavoro e riportato un’invalidità: oggi, queste stesse persone diventano testimonial della sicurezza, portando la loro esperienza nelle aziende e nelle scuole. Si tratta della prima iniziativa di questo genere in Italia. Il secondo progetto, realizzato con INAIL, prevede un finanziamento aggiuntivo di circa 320 mila euro messi a disposizione proprio da INAIL, destinato a corsi di formazione extra per i lavoratori, oltre a quelli già obbligatori. Queste ore di formazione supplementare hanno l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la sicurezza nei luoghi di lavoro, contribuendo a ridurre il rischio di incidenti”.

Secondo il direttore generale Inail Marcello Fiori occorre “rafforzare la collaborazione con le istituzioni e le parti sociali, per ridurre il numero di infortuni e migliorare salute e sicurezza nelle imprese. Nelle Marche le denunce di infortuni nel 2024 sono state 16.676, con una diminuzione rispetto all’anno precedente (-1,4%) con 22 vittime (-21%). Le malattie professionali denunciate sono state 7.725 nel 2024, con un aumento del 14% rispetto al 2023. Con gli incontri di oggi – rimarca Fiori – proseguiamo il dialogo col territorio e le istituzioni, nell’ambito di “Inail insieme”, con l’obiettivo di perseguire la mission istituzionale: mettere sempre la persona al centro e prevenire gli infortuni e le malattie professionali, attraverso misure di incentivazione della sicurezza nelle imprese, la formazione degli operatori e la promozione della cultura della sicurezza nella società e nelle scuole. Per le imprese marchigiane nel 2024 sono stanziati incentivi, tramite i bandi Isi, per circa 28milioni di euro”.

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“Grazie a questo protocollo l’Inail – afferma il direttore regionale Inail Marche Piero Iacono – ribadisce le proprie finalità istituzionali in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, esercitando anche attività di divulgazione in modo innovativo, partendo dalla testimonianza di persone che hanno vissuto il dramma dell’infortunio sul lavoro sulla propria pelle e formate, partendo da un concreto coinvolgimento emotivo, per compiere la propria attività in diversi contesti”.

“Questo protocollo rappresenta un atto di grande senso civico e di profonda responsabilità nei confronti del buon vivere in una società che sia a misura d’uomo. Ci stiamo impegnando per dare alle nuove generazioni – ha dichiarato il presidente ANMIL Di Bella – competenze, saperi e strumenti per prevenire situazioni di rischio e per richiedere l’osservanza delle regole e il rispetto dei diritti nei luoghi di lavoro, cominciando dai più giovani che saranno i lavoratori del domani”.

“La Regione Marche è stata la prima in Italia ad aver creduto in questo progetto. Già nel 2021 – ha affermato la presidente Benedetti – aveva stanziato un fondo che ha permesso di realizzare un corso professionalizzante per il riconoscimento del ruolo del ‘formatore-testimonial’. Ricordiamo che le sedi di Ancona, Ascoli Piceno, Fermo, Macerata e Pesaro Urbino sono a disposizione di chiunque sia interessato alle tematiche trattate nel protocollo e alla tutela delle vittime del lavoro”.

Il protocollo prevede anche campagne di comunicazione rivolte a scuole, università e istituzioni, con l’obiettivo di costruire una vera e propria cultura della prevenzione. La Regione Marche, inoltre, si impegnerà a supportare le iniziative e garantirne l’efficacia nel tempo.



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