3 Aprile 2025
chi dovrà assicurarsi subito (e chi no)


È stata prorogato di nuovo l’obbligo per le aziende di assicurarsi contro le catastrofi naturali. Dal governo è arrivata infatti la decisione di fissare nuovi termini di scadenza: al 1 ottobre 2025 per le medie imprese e al 1 gennaio 2026 per le piccole e micro-imprese.

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Una norma che era stata introdotta dalla legge di Bilancio 2024 e che inizialmente imponeva a tutte le imprese di stipulare contratti di assicurazione a copertura dei danni causati da calamità naturali ed eventi catastrofali entro il 31 dicembre 2024. Una novità che avrebbe riguardato da vicino anche le imprese bolognesi, proprio in quelle settimane alle prese con i datti causati dall’ultima alluvione a ottobre.

Ma la maggioranza ha cominciato a tentennare e a prorogare, prima al 31 marzo di quest’anno, e ora è arrivato anche l’ultimo rinvio. Questo nonostante lo scorso mercoledì 26 marzo la commissione Attività produttive, commercio e turismo della Camera avesse bocciato l’emendamento al decreto bollette presentato dal deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi con il quale il governo voleva posticipare di 7 mesi la scadenza.

L’obbligo dovrebbe invece rimanere al 1° aprile per le grandi imprese, ma fonti di Palazzo Chigi fanno sapere che “per tali soggetti non si tiene conto, per ulteriori 90 giorni, dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali”. Dall’obbligo sono escluse anche le attività che operano nella pesca e nell’acquacoltura, per le quali il termine era già stato posticipato al l 31 dicembre 2025.

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Come funziona la nuova polizza

La normativa impone la copertura per eventi quali terremoti, frane e alluvioni, ma non comprende altri fenomeni come grandine o trombe d’aria, per i quali è necessario sottoscrivere garanzie aggiuntive. Tra gli eventi esclusi dalla copertura anche mareggiate, slavine e valanghe. Inoltre, ci sono alcune specificità del fenomeno atmosferico che possono influire sulla validità della garanzia. Perciò, è importante che le imprese valutino la polizza più adatta alle proprie esigenze, tenendo inoltre a mente che edifici abusivi o non a norma non potranno in alcun modo essere assicurati.

Quanto costa assicurarsi contro le catastrofi?

Per le imprese dunque è in arrivo una spesa extra.  Un’indagine condotta da Facile.it e riportata da Today.it ha simulato il costo dei premi annuali per diverse categorie di attività in 3 città campione: Milano, Roma e Palermo.  Nel caso del ristorante è stato considerato un immobile da 300mila euro contenente attrezzatura di valore pari a 100mila euro; con queste caratteristiche, il premio annuale per sottoscrivere un’assicurazione contro le catastrofi naturali a Milano è pari a 343,50 euro. A Roma assicurare lo stesso ristorante costerebbe valore 401 euro, 469 a Palermo.

Facendo un altro esempio, per gli hotel i prezzi sono più elevati: un immobile dal valore di 1 milione di euro e attrezzatura per 500mila euro a Milano vedrebbe un premio annuale pari a 703,5 euro, a Roma 720,5 euro, mentre a Palermo più di mille.

Paolo Cavini (Cna): “Evitato un onere per le imprese del territorio”

Una proroga accolta favorevolmente da Cna Emilia-Romagna: “Un risultato importante – ha dichiarato Paolo Cavini – frutto anche del dialogo costante che come Cna abbiamo portato avanti con le istituzioni in queste settimane. Questa scelta tutela migliaia di piccole imprese del nostro territorio, evitando loro un onere immediato e confuso. Adesso il nostro impegno prosegue: lavoreremo insieme al Governo affinché la normativa venga applicata in modo chiaro, sostenibile e davvero attento alle reali esigenze delle imprese.

Il tempo guadagnato con la proroga dovrà essere utilizzato al meglio – continua Cavini – e l’impegno che CNA metterà in campo sarà massimo nel richiedere e vigilare sulla costruzione di prodotti assicurativi che tengano conto del costo, così da garantire la sostenibilità economica alle imprese, e saremo altrettanto determinati nel chiedere la massima chiarezza su quali eventi devono essere coperti obbligatoriamente dalle polizze”.

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