2 Aprile 2025
Polizze catastrofali: rinvii scaglionati | Quotidianopiù


Il Consiglio dei Ministri del 28 marzo 2025 ha approvato un decreto-legge che differisce il termine per stipulare polizze assicurative a copertura dei danni direttamente cagionati da calamità naturali ed eventi catastrofali verificatisi sul territorio nazionale a seconda delle dimensioni delle imprese.

In particolare, il termine è spostato:

Contabilità

Buste paga

 

– al 1° ottobre 2025 per le medie imprese;

– al 1° gennaio 2026 per le piccole e micro imprese.

Rimane fermo al 31 marzo il termine per le grandi imprese per le quali però il governo ha stabilito che non scatteranno le sanzioni. In sostanza le grandi imprese avranno ulteriori 90 giorni in cui non si terrà conto dell’eventuale inadempimento dell’obbligo di assicurazione nell’assegnazione di contributi, sovvenzioni o agevolazioni di carattere finanziario a valere su risorse pubbliche, anche con riferimento a quelle previste in occasione di eventi calamitosi e catastrofali. È auspicabile che tale interpretazione sia tenuta in considerazione anche dal mondo bancario.

Le citate proroghe si sono rese necessarie in quanto tutte le categorie hanno chiesto un maggior arco di tempo dopo l’entrata in vigore del decreto attuativo (avvenuta il 28 febbraio 2025). I dubbi sulle modalità di attuazione sono molti ed esiste una forte differenza sul costo dei premi in base all’area geografica e ai rischi della singola impresa. Fino a che le polizze non saranno diffuse tra tutte le imprese, i costi per le imprese più esposte ai rischi saranno molto elevati.

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Il rinvio dovrà servire a chiarire alcuni punti e a lasciare il tempo necessario alle imprese per valutare le offerte assicurative, compararle e scegliere la soluzione migliore.

Confindustria ha accolto positivamente il rinvio, sottolineando come questa proroga sia necessaria alle imprese per orientarsi, verificare l’andamento del mercato, chiedere preventivi e compare i costi, fare un assessment dei rischi. Restano aperti alcuni interrogativi che sarebbe sicuramente stato meglio approfondire prima dell’emanazione del decreto attuativo. Per il futuro, si auspica di poter procedere sempre con una maggiore pianificazione, perché per le imprese è fondamentale poter operare in un contesto chiaro e con regole precise.



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