8 Aprile 2025
I mutui ad alto loan to value arrivano al 20% nel 2024. Sale l’età media


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Circa un quinto dei mutui erogati nel 2024 ricadono nella categoria “a elevato loan to value”, coprono cioè oltre l’80% del valore dell’immobile. Il dato, riportato da Qualis Credit Risk nel “Report sui mutui a elevato loan-to-value nel 2024”, risulta in crescita rispetto agli anni precedenti.

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E vede così i mutui HLTV (High Loan to Value) crescere di importanza per l’acquisto della prima casa. E non solo per i più giovani: il 52,9% dei mutuatari HLTV nel 2024 era rappresentato da over 36.

Cambiamento demografico e “caro casa”

D’altronde, è l’età media in generale ad aumentare: la prima casa si acquista ora a 38,3 anni. Complice anche il forte incremento del prezzo delle case, stimato da Qualis al +10% nel corso del 2024. E il 49% dei mutui riguarda monorichiedenti, individuando così un ulteriore cambiamento verso nuclei famigliari monopersonali.

Nonostante il reddito medio per singolo mutuatario sia salito a 23.000 euro (+6,4% rispetto al 2023), il potere d’acquisto fatica a tenere il passo col prezzo medio degli immobili, che nel 2024 è salito a 142.000 euro.

Piace il tasso fisso

I mutui a tasso fisso restano la scelta preferita dall’84% dei mutuatari, grazie alla stabilità delle rate. La durata media dei finanziamenti si attesta sui 28 anni, confermando la tendenza a diluire nel tempo l’impegno economico per rendere le rate più sostenibili.

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La riduzione dei tassi di interesse ha inoltre favorito un incremento dell’importo medio finanziato, in aumento del 12% rispetto al 2023.

Ancora più HLTV nel mutuo green

La rilevanza delle soluzioni a elevato LTV cresce ulteriormente in riferimento agli immobili ad alta efficienza energetica o da ristrutturare. I dati sui cosiddetti mutui green, infatti, mostrano un prezzo medio di acquisto di un’abitazione “verde” superiore del 40% rispetto a un mutuo tradizionale, con un importo di finanziamento mediamente più alto del 35%.

Forti al nord ovest e nel canale diretto

Sul piano geografico, le erogazioni si concentrano principalmente nelle regioni più popolose: la Lombardia guida con il 25,1%, seguita dal Piemonte (11,6%) e dal Lazio (10,2%).

Le grandi città vedono un aumento sia delle compravendite che dei prezzi, con Milano che registra un costo medio delle abitazioni superiore del 41% rispetto alla regione, toccando i 259.000 euro. Roma e Genova si distinguono per l’elevata concentrazione delle compravendite, totalizzando più del 50% del totale delle rispettive regioni. Inoltre, Genova è l’unico capoluogo in cui il prezzo medio è inferiore a quello regionale, con un valore più basso del 12% rispetto alla media ligure.

Per quanto riguarda la modalità di sottoscrizione, il canale diretto si conferma il più utilizzato, con il 60% dei mutui erogati direttamente dalle banche senza intermediari, tendenza che riflette una fiducia consolidata, da parte di chi acquista casa, nei confronti degli istituti bancari.

«L’adozione di strumenti finanziari in linea con le esigenze di mercato è fondamentale affinché le persone siano supportate nel raggiungimento di obiettivi importanti come l’accesso alla casa di proprietà – dichiara Vittorio Bruno, Commercial and Underwriting Head, Italia di Qualis Credit Risk. Gli operatori finanziari sono chiamati a rispondere ai cambiamenti del mercato con soluzioni adeguate ai bisogni emergenti. Studiare le dinamiche di settore e coglierne le evoluzioni è il primo passo essenziale per affrontare le sfide del futuro di una società che continua a cambiare».



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