
Con un decreto congiunto che coinvolge diversi dicasteri, è definito il quadro di misure pensate per favorire la nascita e la crescita di imprese nei settori della transizione digitale ed ecologica. Il provvedimento, firmato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con altri ministeri chiave, concretizza le disposizioni previste dall’articolo 21 del Decreto Legge Coesione (convertito nella legge 4 luglio 2024 n. 95), focalizzandosi sugli incentivi start up green e digitali, elementi centrali della strategia di rilancio economico del Paese.
Il decreto, attualmente in fase di verifica da parte degli organi di controllo competenti, una volta ricevuti il pass sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
L’obiettivo è duplice: da un lato, incentivare l’autoimprenditorialità giovanile nei settori considerati ad alto potenziale strategico; dall’altro, stimolare l’occupazione stabile nelle imprese emergenti che operano all’interno della transizione ecologica e tecnologica.
Incentivi start up green: settori strategici e criteri di accesso
Il provvedimento introduce criteri precisi per individuare le imprese che possono beneficiare del supporto pubblico. La selezione si basa su parametri oggettivi e misurabili, che riguardano la composizione degli investimenti aziendali, il livello di innovazione, e le performance in termini di occupazione e competitività.
Tra i principali criteri di valutazione figurano:
- la quota media di investimenti dedicati a tecnologie verdi e digitali rispetto al totale delle risorse impiegate;
- il tasso medio di occupazione generato;
- l’efficienza per addetto, calcolata sulla base del rapporto tra ricavi, salari, investimenti complessivi e spesa tecnologica.
Questi indicatori permetteranno di individuare le realtà imprenditoriali realmente impegnate nella doppia transizione – green e digitale – e di premiarle in modo mirato attraverso sostegni economici.
Le parole del Ministro: giovani protagonisti del cambiamento
La titolare del Ministero del Lavoro, Marina Calderone, ha evidenziato l’importanza del decreto sugli incentivi start up green, come strumento di promozione della partecipazione giovanile allo sviluppo sostenibile. L’impegno personale di chi decide di intraprendere un’attività in settori innovativi, ha sottolineato il Ministro, rappresenta un elemento chiave per disegnare un’Italia proiettata verso il futuro, capace di coniugare crescita economica, inclusione sociale e tutela ambientale.
Questa visione si traduce in un’azione concreta che punta non solo alla creazione di nuova impresa (start up), ma anche al rafforzamento del tessuto produttivo attraverso l’assunzione stabile di giovani under 35, considerati veri e propri motori di innovazione.
Due tipologie di agevolazioni
Il decreto introduce due misure principali, distinte ma complementari, entrambe focalizzate sui settori innovativi e sostenibili.
Contributo per l’avvio d’impresa
La prima agevolazione è rivolta a giovani disoccupati con meno di 35 anni, intenzionati ad avviare un’attività imprenditoriale in Italia tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025. Le imprese devono operare all’interno dei comparti considerati strategici, come quelli legati alla transizione ecologica, alle tecnologie digitali e alla sostenibilità.
Per questi soggetti, il decreto prevede un contributo economico pari a 500 euro mensili, erogato in anticipo su base annuale dall’INPS. L’incentivo può durare al massimo tre anni, e comunque non oltre il 31 dicembre 2028.
La misura rappresenta un sostegno concreto per coprire parte dei costi iniziali e favorire la stabilità delle nuove imprese nella fase più delicata del loro sviluppo.
Esonero contributivo per assunzioni a tempo indeterminato
La seconda misura è pensata per favorire l’inserimento lavorativo stabile di giovani under 35 all’interno delle start up nate in seguito al provvedimento. Le imprese che assumeranno con contratto a tempo indeterminato tra il 1° luglio 2024 e il 31 dicembre 2025 potranno beneficiare di un esonero contributivo fino a 800 euro mensili per ciascun dipendente, per una durata massima di tre anni, fino comunque al 31 dicembre 2028.
Il beneficio riguarda esclusivamente le piccole imprese, e non è applicabile ai contratti di lavoro domestico o di apprendistato. Nonostante l’esonero non sia cumulabile con altri sgravi contributivi, esso è pienamente compatibile con la maxi-deduzione Irpef per nuove assunzioni, prorogata fino al 2027, rendendo l’opportunità ancor più vantaggiosa per i datori di lavoro.
Modalità di accesso agli incentivi start up green
Le domande per accedere agli incentivi start up green dovranno essere presentate esclusivamente in modalità telematica tramite il portale INPS. L’ente previdenziale valuterà l’ammissibilità delle richieste e, in caso positivo, calcolerà l’importo spettante annualmente a ciascun beneficiario.
Questa procedura centralizzata mira a garantire trasparenza, efficienza e rapidità nella gestione delle domande, riducendo al minimo gli oneri burocratici per le imprese.
Una leva per l’occupazione giovanile e la transizione ecologica
Il decreto si inserisce in un quadro più ampio di politiche economiche volte a rafforzare l’imprenditoria giovanile, promuovere l’innovazione tecnologica e sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni. L’attenzione particolare rivolta alle nuove generazioni è coerente con l’obiettivo di costruire un tessuto produttivo più resiliente, dinamico e orientato alla sostenibilità.
Attraverso gli incentivi start up green, il Governo mira a intercettare e sostenere le idee imprenditoriali più promettenti, favorendo la nascita di nuove realtà che sappiano coniugare crescita economica e responsabilità ambientale. In un’epoca di rapidi cambiamenti e sfide globali, investire sui giovani e sulla sostenibilità rappresenta una scelta strategica per assicurare al Paese un futuro prospero, inclusivo e in linea con gli obiettivi europei del Green Deal e della transizione digitale.
Riassumendo
- Approvato decreto per sostenere start up nei settori green e digitali.
- Accesso basato su investimenti tecnologici, occupazione creata e competitività aziendale.
- Contributo mensile di 500 euro ai giovani under 35 che avviano imprese.
- Esonero contributivo fino a 800 euro per assunzioni stabili di giovani under 35.
- Domande solo online tramite portale INPS, con verifica e calcolo importi annuali.
- Obiettivo: promuovere imprenditoria giovanile, occupazione e transizione ecologica e digitale.
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