
Dal 9 all’11 aprile a Trieste si discuterà del futuro della ricerca europea sull’idrogeno, all’interno dell’edizione 2025 di EPHyC, la European PhD Hydrogen Conference che sarà ospitata al Generali Convention Center e al Magazzino 26 del Porto Vecchio.
L’evento, organizzato dall’Università di Trieste in collaborazione con Hydrogen Europe Research – la principale organizzazione europea di ricerca sull’idrogeno, che riunisce oltre 150 università e centri di ricerca internazionali – accoglierà dottorandi provenienti da tutta l’Unione Europea impegnati in progetti innovativi legati al combustibile pulito.
Oltre 150 giovani ricercatori, afferenti a 85 istituzioni accademiche e centri di ricerca di 21 Paesi europei, si incontreranno a Trieste per tre giorni di confronto scientifico. L’iniziativa si inserisce nel contesto dello sviluppo della North Adriatic Hydrogen Valley (NAHV), progetto strategico promosso dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dalla Slovenia e dalla Croazia per accelerare la transizione energetica.
EPHyC 2025 si distingue per il format innovativo: saranno gli stessi dottorandi a organizzare e coordinare le sessioni scientifiche, presentando i propri studi con l’obiettivo di ricevere feedback, stimolare collaborazioni interdisciplinari e innescare nuove linee di ricerca.
I temi della conferenza copriranno le principali sfide del settore, dalla produzione e dallo stoccaggio dell’idrogeno fino agli aspetti economici e normativi. Attesi anche rappresentanti di aziende del settore energetico, interessati sia ai contenuti della conferenza sia ai profili dei giovani ricercatori partecipanti.
L’apertura di EPHyC 2025 si terrà mercoledì 9 aprile, alle ore 9, nella Sala Luttazzi del Magazzino 26, con i saluti istituzionali, la presentazione dei partner coinvolti e le keynote lecture di esperti internazionali come Mirela Atanasiu, già Executive Director del Clean Hydrogen Partnership, il partenariato che vede la partecipazione della Commissione Europea. Alle 10.30, presso la sala dei Curatori del Museo del Mare, si svolgerà la presentazione dei progetti finanziati nell’ambito dell’Avviso regionale dedicato al sostegno, alla creazione e all’ammodernamento di infrastrutture di ricerca nel settore dell’idrogeno rinnovabile per cui l’Amministrazione regionale ha previsto uno stanziamento di 11 milioni di euro.
In questa cornice, l’Università di Trieste ribadisce il suo impegno nella ricerca sul combustibile pulito, ambito in cui è attiva da oltre vent’anni con gruppi di lavoro internazionali e progetti europei dedicati allo sviluppo di tecnologie per l’idrogeno. Le attività di ricerca, sia di base che applicata, si svolgono in un contesto multidisciplinare, coinvolgendo ingegneri, chimici, fisici, geologi e giuristi, in collaborazione con partner pubblici e privati. UniTS, in quest’ottica, è stata una delle prime università italiane a aderire alla rete Hydrogen Europe Research.
L’impegno dell’Università di Trieste si estende anche alla formazione nel settore della transizione energetica: dallo scorso anno è attivo il corso di laurea magistrale Engineering for the Energy Transition, interamente in inglese, volto a formare professionisti capaci di gestire il passaggio alle energie pulite e rinnovabili nei settori civile e industriale.
«L’organizzazione di EPHyC 2025 – afferma il professor Rodolfo Taccani, delegato del Rettore per il trasferimento tecnologico e i rapporti con le imprese – conferma il ruolo di Trieste, del Friuli Venezia Giulia e della North Adriatic Hydrogen Valley come hub internazionale della ricerca e dell’innovazione nel settore dell’energia sostenibile, grazie anche al contributo dell’Università di Trieste. La conferenza rappresenta non solo un’occasione di approfondimento su ricerca e tecnologia, ma assume anche un forte valore simbolico, riunendo alcuni dei migliori giovani scienziati europei impegnati nella ricerca sulla transizione energetica e sull’idrogeno. L’Università di Trieste, attraverso EPHyC, contribuisce a delineare una visione comune per il futuro dell’Unione Europea nel settore dell’energia, in cui la ricerca di base e applicata rivestono un ruolo fondamentale».
«EPHyC 2025 incarna perfettamente la missione di Hydrogen Europe Research: sostenere e connettere la comunità scientifica europea per accelerare l’innovazione nel settore dell’idrogeno. Questo evento offre ai giovani ricercatori l’opportunità di presentare il proprio lavoro, creare sinergie e gettare le basi per la prossima generazione di scienziati e innovatori. Siamo orgogliosi di supportare questa iniziativa, che rafforza il legame tra ricerca accademica e industria, contribuendo alla costruzione di un ecosistema europeo sempre più solido e integrato», ha dichiarato Luigi Crema, presidente di Hydrogen Europe Research.
L’evento è realizzato anche con il contributo della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e con il patrocinio dell’Associazione Termotecnica Italiana – Sezione Friuli Venezia Giulia, del Maritime Technology Cluster FVG e di Confindustria Friuli Venezia Giulia.
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