
Il festival ha riunito esperti, istituzioni e imprese per confrontarsi su innovazione, sostenibilità e gestione del rischio in agricoltura. Workshop, talk e hackathon hanno offerto soluzioni concrete per affrontare le sfide del settore
Si è conclusa con successo l’edizione 2025 del Festival Agri Risk Management, confermandosi come evento di riferimento in Italia per la gestione del rischio in agricoltura e per l’innovazione sostenibile nel comparto. Organizzato da Agriduemila Hub Innovation, con la collaborazione di Codipra Trento, Condifesa Bolzano e Asnacodi Italia, il Festival ha registrato la partecipazione di oltre 250 tra esperti, professionisti e rappresentanti istituzionali, diventando una piattaforma strategica per discutere soluzioni concrete alle grandi sfide del settore:
- cambiamento climatico,
- volatilità dei mercati,
- sostenibilità economica e ambientale,
- digitalizzazione
- e innovazione tecnologica.
Tre giorni di dialogo, formazione e visione strategica
Durante i tre giorni dell’evento, il Festival ha proposto un programma ricco e articolato, con tavole rotonde, workshop, sessioni scientifiche e attività di networking, offrendo uno spazio dinamico di confronto tra le realtà più avanzate del settore agricolo. Il messaggio emerso con forza è stato chiaro: il futuro dell’agricoltura passa da un approccio integrato che combini tecnologia, sostenibilità, strumenti finanziari innovativi e strategie di gestione del rischio.
Experts Talk Agri Risk, confronto ad alto livello
Uno dei momenti chiave dell’edizione 2025 è stato l’Experts Talk Agri Risk. Questo nuovo format ha coinvolto alcuni tra i massimi esperti nazionali e internazionali, che si sono confrontati su politiche, strumenti e strategie per la gestione del rischio in agricoltura. Il dialogo tra istituzioni, imprese e mondo accademico ha favorito la nascita di spunti concreti per l’evoluzione del comparto. L’iniziativa ha sottolineato l’urgenza di valorizzare la tecnologia e l’innovazione come leve chiave per affrontare le sfide emergenti.
Hackathon per l’agricoltura del futuro
Grande interesse ha suscitato anche la Hackathon “Creare soluzioni per l’agricoltura del futuro”, organizzata in collaborazione con BF Educational. Giovani talenti e innovatori si sono sfidati nello sviluppo di tecnologie e modelli operativi innovativi, volti a migliorare la produttività agricola, rispondere alle emergenze climatiche e promuovere pratiche sostenibili. I progetti finalisti hanno evidenziato il potenziale trasformativo dell’intelligenza artificiale, dell’agricoltura di precisione e della contaminazione interdisciplinare.
Strategie globali e soluzioni locali, il cuore della plenaria
La sessione plenaria del Festival ha rappresentato un momento di riflessione strategica, analizzando con profondità le opportunità e i rischi che attendono l’agricoltura nei prossimi anni. Apre i lavori Giovanni Menapace (Codipra Trento) e Michael Simonini (Condifesa Bolzano), seguiti da un intervento di Roberto Sommella che ha evidenziato i principali trend globali e il ruolo della transizione digitale. Il dibattito ha coinvolto figure chiave del panorama agricolo e finanziario, come Andrea Mignanelli, Alessandro Molinari, Francesco Pugliese, Giulia Zanotelli, Salvatore Parlato, Gianluca Nardone, Albano Agabiti e Marcello Donatelli. Moderati da Angelo Frascarelli e Alessandro Ceschi, i relatori hanno discusso l’importanza di adottare un approccio integrato alla gestione del rischio, non più limitato agli strumenti assicurativi tradizionali ma aperto a soluzioni finanziarie e tecnologiche innovative.
Workshop tematici: strumenti pratici per affrontare le sfide
Grande valore formativo è stato offerto dai workshop tematici, momenti di approfondimento tecnico e confronto diretto su strumenti e approcci concreti. Ogni sessione ha trattato temi cruciali per la resilienza agricola, tra cui
- la digitalizzazione,
- il rischio climatico,
- la sostenibilità
- e la finanza agricola.
Focus specifici hanno riguardato l’uso dell’intelligenza artificiale, dei big data, dei digital twin, e delle tecnologie predittive. Di rilievo anche l’analisi di strumenti assicurativi e finanziari avanzati, capaci di offrire protezione dalle incertezze economiche e ambientali.
I workshop si sono articolati in cinque filoni tematici:
- Workshop 1: Innovazione e punti di leva strategici degli strumenti di gestione del rischio del futuro;
- Workshop 2: Vantaggi competitivi dell’economia circolare, pratiche ESG e crediti carbonio;
- Workshop 3: Strumenti digitali e nuova cultura finanziaria sostenibile;
- Workshop 4: Hub innovation: ecosistema territoriale dell’innovazione;
- Workshop 5: Digital twin e sistemi predittivi per valorizzare dati e conoscenze.
FarmX e case study: idee innovative e buone pratiche
La seconda parte del Festival ha dato spazio al format dinamico FarmX, con interventi rapidi e stimolanti da parte di innovatori che in soli tre minuti hanno presentato soluzioni per il settore agricolo. Ampia attenzione è stata data anche a case history significative, come la quantificazione del rischio agricolo in Regione Sicilia, presentata da Enrico Trombetta di AON. L’obiettivo: condividere modelli replicabili e stimolare nuove sinergie tra ricerca, impresa e istituzioni.
Numeri da record e partecipazione internazionale
L’edizione 2025 ha registrato una crescita significativa rispetto agli anni precedenti: oltre 250 partecipanti, più di 80 speaker, 13 enti patrocinanti, tra cui il Parlamento Europeo, e il supporto di importanti realtà del mondo agricolo e assicurativo, tra cui il main sponsor Itas Mutua. Numeri che testimoniano l’interesse crescente verso la gestione del rischio come tematica trasversale e strategica per l’intero ecosistema agricolo.
Verso l’edizione 2026: nuove sfide e opportunità
Il Festival si è chiuso con l’intervento di Samuele Trestini, presidente del comitato scientifico, che ha tracciato la rotta per il futuro. L’Agri Risk Management 2025 ha lanciato un messaggio chiaro: il comparto agricolo deve adottare un modello di sviluppo integrato, che unisca innovazione, digitalizzazione, sostenibilità e strumenti evoluti di gestione del rischio. L’appuntamento è per il 2026, con nuove sfide da affrontare e opportunità da cogliere per costruire un’agricoltura sempre più sicura, resiliente e competitiva.
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