16 Aprile 2025
Fondi Sanità, più risultati con i partenariati pubblico-privati


L’Italia sta cercando di sfruttare al meglio i fondi europei per la Sanità attraverso un mix di strategie che coinvolgono istituzioni pubbliche, enti locali, università e imprese. Tuttavia, il successo nella gestione di questi fondi dipende da diversi fattori, tra cui la capacità di progettazione, la collaborazione tra attori diversi e l’efficienza nell’attuazione dei progetti. Ecco alcuni dei principali aspetti che permettono al nostro Paese di sviluppare al meglio progettualità in ambito sanitario con i fondi europei. Uno degli elementi chiave è il ruolo del Ministero della Salute e delle Regioni, che lavorano insieme per pianificare interventi strategici. Poiché la sanità è di competenza regionale, le Regioni svolgono un ruolo cruciale nell’accesso ai fondi e nell’implementazione dei progetti, attraverso piani operativi regionali e collaborazioni con le aziende sanitarie.

Per ottenere i finanziamenti, è fondamentale una progettazione ben strutturata, che parta da un’analisi chiara delle necessità del Sistema sanitario. Gli investimenti si concentrano su:

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  • Assistenza territoriale: potenziamento di Case della Salute, Ospedali di Comunità e telemedicina.
  • Digitalizzazione: miglioramento del Fascicolo Sanitario Elettronico e utilizzo di big data per la prevenzione e la gestione delle malattie.
  • Ricerca e innovazione: sviluppo di nuove terapie, Intelligenza Artificiale applicata alla diagnosi e dispositivi medici avanzati.

Fondi Sanità, non solo PNRR: esistono fondi europei per la ricerca scientifica e le emergenze sanitarie

L’Italia utilizza diversi fondi europei per sviluppare la Sanità:

  • PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza): con 15,6 miliardi di euro dedicati alla Sanità, punta a modernizzare il Sistema sanitario, rafforzare la medicina territoriale e promuovere l’innovazione.
  • EU4Health: finanzia programmi di prevenzione e risposta alle emergenze sanitarie. Un programma con un budget di oltre 5 miliardi di euro destinato a rafforzare la sanità pubblica in tutta Europa. L’obiettivo principale è quello di rendere i sistemi sanitari più resilienti, migliorando l’accesso alle cure, promuovendo la prevenzione delle malattie e investendo nella digitalizzazione della sanità.
  • Il Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+) contribuisce alla salute pubblica, puntando soprattutto sulla formazione del personale sanitario e sull’inclusione sociale. Questo fondo aiuta a garantire che tutti, in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, possano accedere a servizi sanitari di qualità.
  • Un altro strumento essenziale è il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), che finanzia infrastrutture sanitarie, come ospedali e centri di ricerca, e sostiene l’innovazione tecnologica nel settore medico. Questo fondo è particolarmente utile per modernizzare le strutture sanitarie e migliorare i servizi offerti ai cittadini.
  • Horizon Europe: sostiene la ricerca scientifica, con bandi aperti a università, ospedali e imprese innovative.
  • Infine, c’è il Fondo per una Transizione Giusta (JTF), che mira a ridurre le disuguaglianze territoriali, anche nel settore sanitario, garantendo che tutte le regioni abbiano accesso a cure di qualità.

La collaborazione tra pubblico e privato rappresenta una leva strategica per l’innovazione e l’accesso ai fondi

La collaborazione tra pubblico e privato rappresenta una leva strategica per l’innovazione della Sanità in Italia. Grazie ai fondi europei, aziende, università, ospedali e istituzioni pubbliche possono lavorare insieme per sviluppare soluzioni tecnologiche avanzate, migliorare la qualità delle cure e rendere il sistema sanitario più moderno ed efficiente. Questa sinergia non solo accelera l’adozione di nuove tecnologie, ma permette anche di attrarre investimenti e creare posti di lavoro nel settore sanitario, contribuendo allo sviluppo economico del Paese. Uno dei modi più efficaci per accedere ai fondi europei è la creazione di partenariati pubblico-privati (PPP), che permettono di condividere competenze, risorse e investimenti. Le aziende private, in particolare nel settore tecnologico e farmaceutico, possono fornire soluzioni innovative, mentre le istituzioni pubbliche garantiscono la governance del progetto e il rispetto delle normative sanitarie.

Esempi di successo includono:

  • Sviluppo di ospedali intelligenti, con tecnologie avanzate per la gestione dei pazienti e l’automazione dei processi.
  • Creazione di piattaforme di telemedicina, che consentono il monitoraggio a distanza dei pazienti e riducono i tempi di attesa.
  • Digitalizzazione della Sanità, con aziende specializzate che forniscono software per il Fascicolo Sanitario Elettronico o sistemi di Intelligenza Artificiale per la diagnosi precoce.

Le startup e le aziende biotech svolgono un ruolo chiave nell’innovazione sanitaria. Grazie ai fondi europei, queste realtà possono sviluppare nuove tecnologie, terapie e dispositivi medici che migliorano la prevenzione e la cura delle malattie.

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Le opportunità per le imprese innovative includono:

  • Bandi Horizon Europe, che finanziano progetti di ricerca avanzata in campo medico.
  • Fondi per la digitalizzazione, destinati alle aziende che sviluppano soluzioni di Intelligenza Artificiale, big data e cybersecurity in ambito sanitario.
  • Incentivi per la produzione farmaceutica, che sostengono le imprese nella realizzazione di nuovi farmaci e vaccini.

Molte startup italiane hanno già beneficiato di questi fondi per sviluppare strumenti innovativi, come dispositivi medici indossabili per il monitoraggio dei parametri vitali o soluzioni basate su blockchain per la gestione sicura dei dati sanitari.

Le Università e i centri di ricerca sono attori fondamentali nella progettazione di interventi finanziati dai fondi sanità europei

Le Università e i centri di ricerca sono attori fondamentali nella progettazione di interventi finanziati dai fondi europei. Attraverso la collaborazione con ospedali, aziende farmaceutiche e enti pubblici, questi istituti possono accedere a risorse per lo sviluppo di nuove terapie e tecnologie.

Esempi di progetti finanziati includono:

  • Studi clinici per nuovi farmaci e trattamenti personalizzati, finanziati dai programmi europei di ricerca.
  • Progetti di genomica e medicina di precisione, che sfruttano l’Intelligenza Artificiale per migliorare la diagnosi di malattie genetiche.
  • Tecnologie di realtà virtuale per la riabilitazione, sviluppate in collaborazione con aziende specializzate.

Questa sinergia tra ricerca e industria consente di tradurre le scoperte scientifiche in applicazioni pratiche a beneficio del Sistema sanitario.

Infine sempre più Regioni stanno promuovendo la nascita di hub dell’innovazione sanitaria, ovvero distretti tecnologici in cui imprese, startup, ospedali e università lavorano insieme per sviluppare nuove soluzioni.

Esempi di questi ecosistemi in Italia includono:

  • Human Technopole a Milano, un centro di eccellenza per la ricerca biomedica e la genomica.
  • Kilometro Rosso a Bergamo, che ospita aziende innovative nel settore della salute.
  • Il polo della ricerca medica di Torino, con collaborazioni tra Politecnico, Università e ospedali.

Questi hub ricevono finanziamenti europei per progetti che spaziano dalla biotecnologia alla robotica medica, favorendo la crescita dell’intero settore sanitario italiano.

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*Giovanni Candigliota, ricercatore dell’Eurispes.

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