12 Aprile 2025
Appennino bolognese, si rilancia verso il futuro grazie a lavoro, sviluppo, servizi e innovazione



Appennino bolognese, si rilancia verso il futuro grazie a lavoro, sviluppo, servizi e innovazione. Oggi all’ex Cartiera di Marzabotto Istituzioni, imprese e sindacati a confronto sulle sfide da vincere per garantire la crescita della montagna

Lavoro, sviluppo, servizi e innovazione. Sono questi gli ingredienti per costruire un futuro di crescita dell’Appennino bolognese, individuati oggi da Enti locali, imprese e sindacati, riuniti all’ex Cartiera Marzabotto a Lama di Reno. Il Convegno “Il futuro in Appennino: lavoro, sviluppo, servizi e innovazione”, è stato incentrato sulle prospettive di sviluppo dell’Appennino bolognese e l’ex Cartiera è stata scelta per l’incontro proprio perché uno dei luoghi nei quali sta avvenendo concretamente la rigenerazione dell’Appennino, attraverso un complesso intervento di riqualificazione urbana che prevede il recupero di vari edifici, per farne uno spazio polifunzionale, in un’ottica di ecosostenibilità.

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L’iniziativa di inserisce nell’ambito delle azioni che BIS – Bologna Innovation Square, progetto di Città metropolitana e Comune di Bologna che sviluppa, tra le altre, azioni
per la valorizzazione dell’Appennino attraverso servizi a sostegno del lavoro, del vivere, del fare ricerca e impresa sul territorio, ed è stata un’occasione di confronto per individuare soluzioni concrete che rafforzino il tessuto sociale ed economico locale, con particolare attenzione al sostegno all’impresa, allo sviluppo di politiche di coesione, al ripopolamento, alla gestione del territorio e al miglioramento delle infrastrutture, al tema del lavoro.

Nel corso dell’incontro, l’Appennino metropolitano è stato raccontato attraverso interventi che hanno evidenziato i nuovi investimenti nel campo della ricerca applicata che si stanno effettuando nel Centro di Ricerche ENEA del Brasimone, i progetti di rigenerazione pubblica e privata, i nuovi servizi che la Città metropolitana ha implementato a favore dei nuovi abitanti, di chi vuole intraprendere un’impresa e della transizione green, le fragilità del territorio e le progettualità degli stakeholder territoriali.

Nella tavola rotonda su “Il lavoro in Appennino” con le organizzazioni sindacali è stato evidenziato come, il momento difficile che si sta vivendo, impone di intercettare le sfide della nostra epoca orientate dalle grandi transizioni, oltre a una grande capacità di resilienza delle realtà produttive che hanno scelto l’Appennino, e quelle che il sistema territoriale si augura lo sceglieranno in futuro, abbracciando una visione del territorio: aperto, pronto e stimolante.

In apertura, il Sindaco metropolitano Matteo Lepore, nell’evidenziare la grande capacità del sistema degli enti pubblici del territorio montano di intercettare finanziamenti in quantità mai viste prima, ha sottolineato che tutto ciò è potuto avvenire perché “abbiamo costruito una visione condivisa del territorio e del suo futuro e un modello di governo che si è posto l’obiettivo di tenere uniti i territori. Oggi abbiamo raccontato quanto abbiamo fatto fino a ora, come attrarre investimenti importanti, complessivamente 82 milioni di euro di cui sui Piani Urbani integrati, 10 milioni di euro per l’ex Cartiera di Marzabotto e 12 milioni di euro sull’area del Brasimone. Opportunità che hanno seguito il lavoro di questi anni sul Turismo, sui cammini, sulla rinascita dell’artigianato e del commercio in Appennino. Ora lavoriamo anche sul fare tornare le persone ad abitare in questi luoghi, con opportunità economiche e con gli sportelli di Bologna Innovation Square, dedicati all’orientamento al lavoro, all’impresa e all’abitare”.
Il sindaco ha toccato anche il tema del lavoro e della capacità di fare impresa, con la convinzione che “se si vuole che la montagna e le aree interne possano tornare a essere territori competitivi, occorre valorizzare lo straordinario capitale sociale e le tante potenzialità per attivare nuovi processi di sviluppo, attrarre nuovi investimenti, generare nuove imprese e nuova occupazione. Certo, le crisi che si sono aperte recentemente preoccupano fortemente, ed è necessario agire in modo unito per trovare soluzioni che salvaguardino tutta l’occupazione”.

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La Sindaca di Marzabotto, Valentina Cuppi, a supporto del Sindaco metropolitano alle Politiche per l’Appennino bolognese, ha dichiarato la volontà di “mettere a disposizione della Regione l’esperienza maturata con i servizi alle imprese, alle start-up, ai cittadini e ai nuovi residenti per valutare insieme la replicabilità sia dopo la chiusura del PNRR sia in altri territori dell’Appennino Emiliano-Romagnolo. L’Appennino bolognese è il luogo dove si stanno portando avanti dei progetti di rilievo nazionale molto importanti, dove sono arrivati tantissimi finanziamenti. Un territorio che sta dimostrando di sapere utilizzare tutti fondi per riuscire a crescere e svilupparsi, per dare nuove opportunità di lavoro a chi vi risiede, ma anche a chi sta decidendo di spostarsi in Appennino per vivere. Tutti gli sportelli di Bologna Innovation Square per l’Appennino sono funzionali a tutto questo. Ci sono tante iniziative che partiranno anche nei prossimi giorni, le possibilità, il valore e le ricchezze sono tantissime”.

Il Presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele De Pascale, ha concluso l’incontro spiegando cosa la Regione può fare per lo sviluppo della montagna bolognese. “Dobbiamo garantire un nucleo di servizi fondamentali, come la scuola. La Regione ha reso già gratuiti i nidi in montagna, ma ovviamente anche mantenere la scuola dell’infanzia, la scuola primaria, la secondaria, cioè mantenere presidi importanti e anche investire sulla formazione superiore. Dall’altra parte i servizi sanitari, un nuovo Patto per la salute in montagna, sia per l’emergenza-urgenza, che nella gestione della cronicità, e anche un Patto con la Medicina Generale per garantire la presenza sul territorio montano. E ancora, azzerare il digital divide e la necessità di un Patto chiaro sulle infrastrutture: abbiamo bisogno di uno scatto da parte dell’Unione europea e del Governo per riconoscere la viabilità di montagna come di interesse strategico per tutta l’Unione. Infine il lavoro, difendendo la produzione della manifattura, dell’agricoltura di qualità in montagna e investendo sulla rete degli agriturismi, perché la montagna può avere un grande beneficio anche da una forma di turismo slow che però lascia valore sul territorio”.

Durante tutta la giornata gli sportelli di BIS e Città metropolitana – Vivere e Lavorare in Appennino, Imprenditoria, Green per le imprese, Insieme per il lavoro – e Bologna for Talent sono rimasti a disposizione del pubblico per informazioni e appuntamenti one to one.



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