13 Aprile 2025
Bonus ristrutturazione 2025, a chi spetta la detrazione Irpef del 50%


Il Bonus ristrutturazione è garantito anche nel 2025, ma gli importi variano per la prima casa e le seconde case. La detrazione fiscale sull’Irpef si applica alle spese sostenute per gli interventi di:

  • riqualificazione;
  • ristrutturazione;
  • recupero di immobili.

Si applica sia alle singole unità immobiliari (e relative pertinenze), sia alle parti comuni degli edifici.

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Come funziona il bonus dal 2005 al 2027

Per tutto l’anno 2025, dall’1 gennaio al 31 dicembre, il Bonus ristrutturazioni prevede la detrazione del 50% per gli interventi sulle prime case. Per le seconde case la detrazione dell’imposta lorda cala al 36% delle spese.

Sia per le prime case che per le successive, viene imposto un tetto di spesa che non può superare i 96.000 euro per ogni unità immobiliare. Dopo il 2025, la cinghia va stringendosi: la detrazione per il 2026 e 2027 cala al 36% per la prima casa e al 30% per tutte le altre. Ma attenzione: per le abitazioni principali la soglia della detrazione è prevista solo se le spese sono state sostenute dai titolari di diritto di proprietà o di diritto reale.

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Per tutto il 2025 viene dunque garantita:

  • sulla prima casa la detrazione al 50% con tetto di spesa a 96.000 euro (che garantisce una detrazione massima di 48.000 euro);
  • sulle seconde case la detrazione al 36% con tetto di spesa a 96.000 euro (che garantisce una detrazione massima di 48.000 euro).

Per tutto il 2026 e tutto il 2027 viene garantita:

  • sulla prima casa la detrazione al 36% con tetto di spesa a 96.000 euro (che garantisce una detrazione massima di 34.560 euro);
  • sulle seconde case la detrazione al 30% con tetto di spesa a 96.000 euro (che garantisce una detrazione massima di 28.800 euro).

Questi sono gli importi che verranno restituiti ai contribuenti, spalmati in 10 rate uguali nel corso di 10 anni, sotto forma di sconto sull’Irpef.

Chi può richiederlo oltre ai proprietari

Il Bonus ristrutturazione 2025 può essere richiesto da tutti i contribuenti, italiani e stranieri, residenti e non residenti.

Oltre ai proprietari, possono chiedere l’accesso al bonus:

  • nudi proprietari;
  • titolari di diritti di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie);
  • locatari;
  • comodatari;
  • soci di cooperative (divise e indivise);
  • imprenditori individuali (solo per immobili non classificati come beni strumentali o merce);
  • soggetti indicati dall’articolo 5 del Tuir che generano reddito in forma associata.

La detrazione è godibile anche da una serie di altre categorie che abbiano sostenendo le spese (risultando beneficiari di bonifici e fatture):

  • coniuge, parenti entro il terzo grado, affini entro il secondo grado che siano conviventi del possessore o detentori dell’immobile oggetto dell’intervento;
  • coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge;
  • componente dell’unione civile;
  • convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile né titolare di un contratto di comodato.

Interventi ammessi per il bonus ristrutturazione

Il Bonus ristrutturazione 2025 viene concesso per gli interventi indicati dall’articolo 3 del D.P.R. 380/2001 alle lettere a, b, c e d, ovvero:

  • manutenzione straordinaria;
  • risparmio energetico;
  • restauro e risanamento conservativo;
  • ristrutturazione edilizia;
  • manutenzione ordinaria;
  • ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi;
  • realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali;
  • eliminazione delle barriere architettoniche;
  • bonifica dall’amianto;
  • aumentare la sicurezza contro i furti;
  • cablatura degli edifici;
  • sostituzione del gruppo elettrogeno di emergenza con generatori di emergenza a gas di ultima generazione.

Chi è escluso dal bonus e perché

Sono esclusi dalle detrazioni Irpef gli interventi di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con caldaie uniche alimentate a combustibili fossili.

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