
Aree idonee, Meloni convoca a Roma la governatrice Todde. Si riaccende il caso rinnovabili. La presidente della Regione Alessandra Todde presto si presenterà a Palazzo Chigi per partecipare a una delle prossime sedute del Consiglio dei ministri in cui si dibatterà di questioni energetiche. Non si sa ancora quando, ma a darne notizia è stata la stessa governatrice, ieri, dal palco del teatro Eliseo a Nuoro, dove è in corso la Festa del M5S sardo: «Sono orgogliosa di aver sollevato i conflitti di attribuzione», ha detto Todde. «Su questo abbiamo fatto una Giunta straordinaria, perché per troppo tempo la Sardegna ha evitato di occupare il suo posto. Noi siamo una Regione a statuto speciale, abbiamo rango costituzionale, ma non è tollerabile che un ministero si permetta di dire che una legge sarda non è applicabile. Quindi l’importanza è anche di far capire che noi vogliamo fare i sardi che si prendono in mano il loro destino, la loro regione e la loro terra».
L’annuncio. La governatrice ha ricordato: «Noi non ci siamo mai sottratti al dialogo, si è visto anche con le nostre interazioni con il ministero dell’Ambiente, sia per quanto riguarda il dpcm Energia, sia per quanto riguarda il gas, sia per quanto riguarda i parchi. La questione è che quando un ministero scrive che non vuole applicare una legge vigente di una Regione a statuto autonomo ricordo che le nostre norme non hanno rango costituzionale ma è una cosa intollerabile. Si vuole far capire che i sardi sono cittadini di Serie B, e noi non ci stiamo».
Conflitto di attribuzione. L’annuncio arriva all’indomani della decisione della Regione di ricorrere alla Consulta per le autorizzazioni rilasciate dal ministero dell’Ambiente per tre diversi impianti agrivoltaici nell’Oristanese. «Sono stata convocata dalla presidente Meloni in Consiglio dei ministri, proprio per quanto riguarda la legge 20, la legge sarda sulle aree idonee, dopo avere sollevato il conflitto di attribuzione davanti alla Corte costituzionale. «Credo sia stato importante aver alzato la testa: abbiamo fatto capire che noi su questo tema andiamo fino in fondo».
Esposto. Intanto il Comitato Scientifico “Insularità in Costituzione” ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica della Sardegna per richiedere l’avvio di indagini per accertare eventuali responsabilità penali per danni gravi e irreversibili arrecati al territorio sardo. Domani alle 17, nella sala Tirso 1 dell’Hotel Palazzo Tirso a Cagliari, verrà fatto il punto della situazione con i promotori dell’iniziativa. Non a caso, interverranno all’incontro Maria Antonietta Mongiu, Rita Dedola, Giovanni Barroccu, Giuseppe Biggio, Gianvalerio Sanna, Nicolò Migheli, Franco Masala e Gianni Marilotti. Sono sotto accusa i decreti nazionali che impongono all’Isola oltre 6mila mw di produzione senza pianificazione né coinvolgimento delle comunità. Il comitato ha chiesto l’apertura di indagini per disastro ambientale e danneggiamento del patrimonio paesaggistico in modo da accertare eventuali responsabilità penali.
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