14 Aprile 2025
contributi a fondo perduto per sostenere il recupero, la qualificazione e la diversificazione delle imprese


Il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano ha pubblicato un bando che prevede contributi a fondo perduto a sostegno del settore turistico locale, con una dotazione complessiva di 1.745.659,80 euro.

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L’iniziativa nasce da un’analisi territoriale che ha messo in evidenza il potenziale del turismo lento, sempre più richiesto per la sua attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione dei territori. Tuttavia, molte strutture ricettive locali sono in difficoltà a causa della concorrenza di altre destinazioni, dei pochi investimenti fatti in passato e della bassa redditività, spesso gestite da imprenditori con età medio-alta.

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Il piano mira anche a promuovere l’occupazione, la parità di genere (con particolare attenzione alla partecipazione femminile in agricoltura), l’inclusione sociale e lo sviluppo delle aree rurali, incoraggiando modelli virtuosi come la bioeconomia circolare e la silvicoltura sostenibile.

CONTRIBUTI

I progetti presentati devono prevedere una spesa ammissibile compresa tra un minimo di 50.000 euro e un massimo di 250.000 euro.

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Non saranno ammessi a finanziamento i progetti che, anche a seguito dell’istruttoria tecnico-amministrativa, risultino con un importo inferiore al limite minimo previsto.

L’intensità del contributo a fondo perduto varia in base alla localizzazione dell’investimento:

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Procedura celere

 

  • 40% della spesa ammissibile per interventi nei Comuni classificati in area B
  • 60% della spesa ammissibile per interventi nei Comuni classificati in area D

Nel caso in cui un progetto interessi più aree con aliquote diverse, saranno applicate le percentuali corrispondenti alla zona in cui si realizza ciascuna spesa.

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Il contributo è concesso nel rispetto del regime “de minimis”, fino a un importo massimo erogabile di 250.000 euro per singolo progetto.

BENEFICIARI E REQUISITI

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Possono partecipare microimprese e PMI singole attive nel settore turistico;

  • 55.10.00 – Alberghi;
  • 55.20.51 – Case vacanze, affittacamere, residence;
  • 55.30.00 – Campeggi e aree attrezzate per camper;
  • 55.20.10 – Villaggi turistici;
  • 55.20.20 – Ostelli della gioventù;
  • 55.20.30 – Rifugi di montagna.

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  • Iscrizione all’Anagrafe regionale delle Aziende Agricole con fascicolo aziendale aggiornato;
  • Rispetto dei contratti collettivi per i dipendenti;
  • Regolarità contributiva INPS;
  • Iscrizione attiva alla CCIAA territorialmente competente;
  • Partita IVA attiva;
  • Nessuno stato di fallimento o procedura concorsuale in corso;
  • Assenza di motivi ostativi di moralità.

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Condizioni per essere ammessi al contributo

  • Presentazione di un Piano di Investimento con relazione tecnico-economica;
  • Avvio degli investimenti solo dopo la presentazione della domanda;
  • Titolarità o possesso dell’immobile o dell’area oggetto dell’intervento;
  • Localizzazione dell’investimento nei comuni del territorio del GAL.

INTERVENTI AGEVOLABILI

  • Recupero; ampliamento; ristrutturazione di beni a finalità produttiva;
  • Acquisto di nuovi macchinari, attrezzature, impiantistica e arredi;
  • Investimenti immateriali.

SPESE AMMISSIBILI

Il bando sostiene investimenti per il recupero, la qualificazione e la diversificazione delle strutture turistiche ricettive. Le spese ammesse si suddividono in tre grandi categorie:

Interventi strutturali

  • Recupero, ristrutturazione, ampliamento e manutenzione straordinaria di immobili già adibiti ad attività ricettiva;
  • Allestimento di locali e spazi esterni;
  • Realizzazione di nuovi servizi a supporto dell’attività turistica: centri benessere, fitness, aree gioco, piccoli impianti sportivi e ricreativi, aree cortilive, sale per intrattenimento, punti informativi, depositi per attrezzature da escursione.

Acquisto di beni e impianti

  • Acquisto di acchinari e attrezzature funzionali allo sviluppo aziendale;
  • Mezzi di trasporto non industriali legati all’attività (es. bici, e-bike, pulmini, mezzi per disabili, autonegozi), fino a un massimo di 30.000 euro;
  • Impianti per il risparmio energetico;
  • Acquisto e installazione di attrezzature per l’accesso a Internet in banda larga;
  • Installazione di nuovi arredi per la qualificazione dell’offerta turistica;

Investimenti immateriali

  • Software e hardware (fino al 20% del valore del progetto);
  • Siti web e piattaforme e-commerce (massimo 5.000 euro);
  • Consulenze per la creazione di esperienze turistiche legate al territorio;

Presenti anche le spese generali (solo se collegate direttamente agli investimenti):

  • Spese tecniche per progettazione, direzione lavori, assistenza tecnica e adempimenti amministrativi, entro le aliquote di seguito riportate: – per interventi di importo fino a 200.000 euro: 10%; – per interventi di importo pari a 300.000 euro: 8%; – per interventi di importo pari a 500.000 euro: 6%; – per interventi di importo pari a 800.000 euro e oltre: 4%.
  • Spese collegate all’acquisto di nuovi macchinari, impianti, attrezzature ed allestimenti, inclusa la messa in opera e opere di miglioramento fondiario, entro l’aliquota del 3%.
  • Studi di fattibilità, elaborati tecnici e progettazione (compresi nel calcolo delle spese generali).

SPESE NON AMMISSIBILI

Non possono essere finanziate le seguenti tipologie di spesa:

  • Impianti per energie rinnovabili con potenza superiore al fabbisogno medio annuo aziendale;
  • Acquisto, costruzione o manutenzione ordinaria di fabbricati già utilizzati per l’attività ricettiva;
  • Leasing e beni usati;
  • Interessi passivi:
  • Spese di manutenzione ordinaria, costi di esercizio o funzionamento;
  • Spese destinate al solo adeguamento alla normativa vigente;
  • Assistenza post-vendita dei beni di investimento;
  • Ammortamenti;
  • IVA e ogni altro onere o tributo fiscale.

Inoltre, non sono ammissibili le spese:

  • Collegate a interventi realizzati in violazione delle normative ambientali, urbanistiche o paesaggistiche. In caso di accertata irregolarità, si procede con la revoca del contributo;
  • Relative a beni, forniture o impianti non conformi alla normativa vigente, come accertato in sede di verifica amministrativa;
  • Documentate tramite auto-fatturazione o pagate con modalità non consentite dal bando;
  • Che non riportano il codice CUP obbligatorio nella documentazione di spesa.

Infine, non sono ammesse le spese se i fornitori presentano rapporti di cointeressenza con l’impresa beneficiaria, ad esempio:

  • Persone fisiche legate all’impresa (soci, amministratori, rappresentanti legali);
  • Società collegate o controllate ai sensi dell’art. 2359 c.c., o legate ad amministratori e procuratori dell’impresa, salvo che lo statuto escluda la distribuzione di utili.

MODALITÀ DI PRESENTAZIONE, VALUTAZIONE E SCADENZA DOMANDE

Le domande di sostegno possono già essere presentate e dovranno pervenire entro le ore 17:00 del 30 giugno 2025.

La procedura è a graduatoria e avviene esclusivamente tramite compilazione online sulla piattaforma SIAG, secondo le modalità previste dal bando. Il punteggio minimo obbligatorio da conseguire è di 7 punti, pena l’inammissibilità della domanda.



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