
L’Italia è molto indietro sull’alfabetizzazione finanziaria, soprattutto quella che riguarda le donne e i giovani. Particolarmente rappresentativo di questo contesto è il rapporto Edufin Index 2024, elaborato da Alleanza Assicurazioni, insieme a Fondazione Mario Gasbarri e con la collaborazione scientifica di Sda Bocconi School of Management, secondo cui solo il 22% dei giovani sotto i 25 anni e il 30% delle donne ha competenze finanziarie di base, rispetto al 50% degli uomini.
Un divario “strettamente” legato alla condizione occupazionale: difatti, le donne economicamente indipendenti mostrano livelli di educazione finanziaria superiori alla media femminile, mentre quelle che dipendono dal partner registrano punteggi significativamente più bassi. Il dato è “sicuramente preoccupante” in un Paese in cui il tasso di occupazione femminile è tra i più bassi dell’Unione europea: secondo l’Istat, solo nel 2023, il 44,1% delle donne dichiarava di non essere autonoma economicamente, una percentuale che saliva all’89,3% tra le studentesse. Questa situazione “crea terreno fertile per la violenza economica, una forma di controllo che limita la libertà delle donne”.
A fornire una panoramica sulla situazione di alfabetizzazione finanziaria in Italia la chief marketing officer di Adecco, Virginia Stagni, che in questa intervista a MF-Newswires sottolinea come l’educazione finanziaria possa rappresentare, soprattutto per le donne, una protezione contro la violenza economica. “Solo nel 2023, il 40,2% delle donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza ha indicato di avere subito violenza economica, ad esempio attraverso il controllo del proprio reddito e delle proprie spese, limitato accesso alle risorse finanziarie personali e familiari, l’impedimento nello svolgere una professione e l’esclusione dalle decisioni finanziarie all’interno del nucleo famigliare”, sottolinea Stagni che spiega come le aziende possono svolgere un ruolo “cruciale” per aiutare le donne a colmare il gap sull’educazione finanziaria, favorendo l’indipendenza economica. Per il 2025 Adecco ha creato il primo programma di educazione finanziaria sponsorizzato dal gruppo ed è partner del Tour dell’Educazione Finanziaria realizzato da Alleanza Assicurazioni. Un progetto in cui Adecco crede molto perché “riteniamo fondamentale sensibilizzare concretamente diversi pubblici sull’importanza dell’educazione finanziaria, integrandola con il tema centrale per noi: l’educazione al lavoro. Sono davvero convinta che possa fare la differenza”, ha sottolineato Stagni.
Domanda. Una delle forme di forme di violenza più difficili da riconoscere e contrastare è quella economica. Come l’alfabetizzazione finanziaria e l’indipendenza finanziaria possono aiutare a prevenirla?
Risposta. Un’adeguata educazione finanziaria per donne e giovani rappresenta uno strumento importante per tutelarli e ridurne la vulnerabilità: aiuta a comprendere l’importanza dell’indipendenza economica, non delegando la gestione delle proprie economie, ma acquisendo maggiore consapevolezza delle risorse finanziarie che possono essere sfruttate per costruire una propria indipendenza economica. Alla base dell’indipendenza vi sono infatti due elementi: il lavoro e gestione autonoma del ricavo dal lavoro stesso, lo stipendio.
D. Il tema principale per le donne è il lavoro: quanto può essere importante per le donne imparare a comprendere appieno il proprio valore
R. L’educazione al lavoro, intesa come la consapevolezza del proprio valore professionale, è sicuramente un punto di partenza fondamentale per favorire l’indipendenza economica delle donne. Questo significa comprendere le proprie competenze, sviluppare una propensione alla crescita personale e professionale, anche attraverso lo sviluppo continuo delle proprie abilità, e imparare a saper negoziare condizioni lavorative adeguate. In questo modo, ciascuna donna può affrontare il mercato con maggiore sicurezza, avendo accesso a posizioni lavorative più soddisfacenti e in linea con le proprie esigenze. Proprio per questo abbiamo creato per il 2025 il primo programma di educazione finanziaria sponsorizzato dal nostro gruppo, Adecco. Come prima agenzia per il lavoro in Italia non possiamo non dare un messaggio forte in tal senso.
D. Quali sono le sfide per colmare il divario generazionale e il ruolo delle aziende per supportare le donne nell’ottenimento della propria indipendenza economica. Ci parla del progetto di Alleanza Assicurazioni?
R. Le sfide per colmare il divario nell’alfabetizzazione finanziaria, in particolare per le donne, sono molteplici. La socializzazione finanziaria è innanzitutto un aspetto che va promosso, intensificando l’approfondimento di questi temi nel dialogo familiare affinché diventino parte integrante della formazione personale. Parallelamente, il gap formativo, dato dalla mancanza di corsi accessibili che considerino le specificità femminili come ad esempio la gestione finanziaria durante la maternità, il divario pensionistico o la pianificazione in caso di separazione, rappresenta una barriera significativa. Le donne, spesso, non si sentono incluse nei canali di divulgazione finanziaria, il che impedisce loro di sviluppare l’autostima necessaria per prendere decisioni finanziarie consapevoli. Infine, tornando al tema dell’educazione al lavoro, è purtroppo noto che molte donne non negoziano il proprio stipendio o avanzamenti di carriera, spesso a causa di una bassa autostima o paura di essere giudicate negativamente. In questo contesto, le imprese possono svolgere un ruolo cruciale, adottando politiche di tutela per le lavoratrici vittime di violenza e creando ambienti di lavoro che promuovano la parità salariale e la leadership femminile, riducendo le disuguaglianze di genere.
D. Che consiglio darebbe alle donne per iniziare a impegnarsi nella gestione del denaro?
R. Non bisogna avere paura, sentirsi inadatte o incapaci di poter comprendere questi temi. Finanza personale, economia, gestione del denaro sono materie facili: le stiamo rendendo accessibili proprio per questo. Un primo piccolo passo è sicuramente quello di provare a leggere, informarsi e chiedere supporto a chi ha competenze finanziarie, lasciandosi guidare da esperti. E, perché no, iniziare a fare pratica, anche con piccole somme: creare un budget, risparmiare, pianificare spese e piccoli investimenti, per acquisire sempre maggiore dimestichezza. E seguire questo nostro tour dell’educazione finanziaria è un aiuto tangibile in tal senso, per tutte le donne d’Italia.
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