
“La provincia di Latina si trova oggi in una posizione di evidente svantaggio competitivo rispetto ai territori limitrofi, nonostante le grandi potenzialità che possiede. È per questo che diventa sempre più urgente l’inserimento della nostra provincia nella categoria delle Zone Economiche Speciali (ZES), uno strumento strategico che potrebbe rappresentare un motivo di ripartenza per lo sviluppo economico e occupazionale locale.
Latina, al centro di un’area geograficamente strategica tra Roma e la Campania, paga da anni le conseguenze di una dotazione infrastrutturale insufficiente ed un’economia fortemente dipendente da pochi settori trainanti. Questi due elementi costituiscono un freno per la nascita di nuove imprese e per l’attrazione di investimenti, soprattutto in un contesto economico sempre più competitivo e globalizzato.
Le aziende locali, pur mostrando spirito di iniziativa e capacità produttive, si trovano spesso a dover fare i conti con collegamenti inadeguati, difficoltà logistiche e una carenza di servizi essenziali. Tutto ciò rende complicato lo sviluppo di un tessuto economico moderno, diversificato e attrattivo.
Paradossalmente, la posizione geografica della nostra provincia – tra due aree che godono di importanti, sebbene differenti, vantaggi competitivi – invece di essere un punto di forza, rischia di trasformarsi in un ostacolo. A nord, Roma è un polo produttivo in espansione, capace di attrarre investimenti e garantire crescita costante. A sud, la Campania beneficia già da anni di politiche mirate, agevolazioni fiscali e incentivi per le imprese, diventando nel tempo una valida alternativa per chi vuole fare impresa.
In questo scenario, Latina rischia di restare schiacciata, perdendo risorse, talenti e opportunità di sviluppo. La concorrenza territoriale si fa sempre più serrata e, senza strumenti adeguati, la nostra provincia rischia l’isolamento economico.
L’inserimento della provincia di Latina tra le Zone Economiche Speciali rappresenterebbe un passo fondamentale per invertire questa tendenza. Le ZES offrono agevolazioni fiscali, semplificazioni burocratiche, incentivi per l’assunzione di personale e fondi per l’ammodernamento infrastrutturale. Strumenti concreti, già sperimentati con successo in altre aree, che potrebbero finalmente rendere il nostro territorio competitivo grazie alle enormi implicazioni sotto il profilo dell’utilizzo del credito d’imposta per gli insediamenti e le riqualificazioni industriali.
Non si tratta solo di un’opportunità per le imprese già esistenti, ma anche di una spinta alla nascita di nuove realtà imprenditoriali, capaci di creare occupazione e valorizzare le risorse locali. L’effetto positivo si estenderebbe a tutta la comunità: più lavoro, più investimenti, più servizi.
Insomma, una scelta necessaria e non più rimandabile. L’inserimento della provincia di Latina nelle ZES non può più essere considerato un “vantaggio facoltativo”, ma una necessità strategica per colmare il divario con le aree limitrofe e garantire pari condizioni di crescita. Necessità sempre più vitale, se consideriamo l’evoluzione del mercato internazionale e le ipotetiche ricadute dei dazi sull’export del farmaceutico.
Servono ora la volontà politica ed il sostegno delle istituzioni locali e nazionali, elementi essenziali per ricomporre un quadro favorevole. Riuscirà la tanto decantata “filiera di governo”, in primis la sindaca del capoluogo, a portare avanti con determinazione l’interesse del territorio?”.
Così, in una nota, il segretario del Partito Democratico di Latina, Marco Cepollaro.
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